giovedì 17 maggio 2012

SANT’ONOFRIO: UN CENTRO POLIVALENTE DEDICATO AI GIOVANI

(SANT’ONOFRIO) Concorrere all’elevazione culturale dei giovani, favorendone la partecipazione sociale e lo sviluppo delle potenzialità inespresse.
Questo lo scopo dichiarato del progetto per la istituzione di un centro polivalente denominato “Gioventù attiva” di recente deliberato dall’esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà. 
Il tutto con lo scopo di attrarre le necessarie risorse finanziarie nell’ambito della programmazione dell’offerta culturale e formativa disciplinata proprio per i centri giovanili polivalenti dalla legge regionale n. 8/2008. 
Alla base di questa scelta, la consapevolezza che proprio a partire dai giovani occorre radicare nella comunità una “cultura rispettosa della dignità umana e fortemente impregnata dei valori etici e cristiani alla base della nostra civiltà”. 
In tale ottica, il centro di aggregazione giovanile di via Raffaele Teti, realizzato con i fondi assegnati dal “Pon Sicurezza”, è destinato a diventare nelle intenzioni della giunta comunale luogo privilegiato di confronto ed elaborazione di nuove idee e proposte in un percorso che porti i giovani del luogo ad affinare la conoscenza dei nuovi linguaggi espressivi attraverso approfondimenti tematici su giornalismo e fotografia, teatro e recitazione, musica e pittura sotto la guida di personale qualificato. 
Il progetto, dalla durata prevista di dodici mesi e destinato alle diverse fasce d’età comprese tra i 12 ed i 30 anni, si articola nelle macroaree ludico-ricreativa, artistico-culturale, multimediale. 
Sostenibili appaiono i costi di attivazione e gestione del progetto, ammontanti complessivamente a 19mila euro di cui 14mila con contributo regionale e la rimanente parte a carico del comune che provvederà a fornire locali, risorse umane, attrezzature e servizi di cui già dispone. 
Su questa iniziativa di promozione socioculturale l’amministrazione comunale punta in modo deciso, nella convinzione che se adeguatamente motivati i giovani possono diventare protagonisti di un percorso condiviso di rinascita e riscatto dell’intera comunità. 

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 17/05/2012)

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