lunedì 28 gennaio 2013

SANT’ONOFRIO: IL CASO DI LOCALITÀ CAO


SANT’ONOFRIO. «Da comune capofila nel 2007, per la provincia di Vibo Valentia, nel progettare e mettere in pratica il metodo della raccolta differenziata, a ultimo della classe»: è quanto denuncia Peppe Ruffa, coordinatore del circolo cittadino del Pd. Mentre in tutta la Calabria l’emergenza rifiuti vive uno delle sue fasi più acute, i democratici lamentano criticità che potrebbero essere gestite con maggiore attenzione da parte del Comune. Secondo il circolo del Pd, la raccolta differenziata è, anzi, «una farsa».  Il Pd ha puntato, in particolare, i suoi riflettori sul deposito temporaneo di località Cao. Questa piazzola, tra l’altro avrebbe già esaurito la sua funzione, visto che, dal mese di luglio del 2011, sono stati completati i lavori per la realizzazione del Centro di raccolta a supporto della differenziata, costato 100mila euro.
«Con i lavori ultimati il 22 giugno 2011, a oltre un anno e mezzo di distanza, viene ancora utilizzato – sottolinea il Pd – per il deposito temporaneo della differenziata l’area certamente non adeguata mente attrezzata di località Cao. Nel domandarsi le motivazioni di un così lungo ritardo nell’uso effettivo della struttura, decidiamo – aggiunge il coordinatore del Pd – di verificare in che condizioni si trovi. Scopriamo che in effetti essa viene utilizzata abusivamente come deposito della spazzatura non differenziata, anche in questo caso al di fuori dei cassoni, che con meraviglia invece restano vuoti. Tante sono le segnalazioni dei cittadini che lamentano cattivi odori e rischi ambientali.
A questo punto non ci  bastano le rassicurazioni generiche del sindaco. Questi episodi minano la già labile anima della raccolta differenziata. I cittadini compiono sforzi per organizzarsi in funzione di questo modo civile di raccogliere i rifiuti, ma ancora oggi il processo iniziato nel 2007 di rendere il nostro paese pulito, rispettoso dell’ambiente e con una incidenza della Tarsu minore sulle tasche dei cittadini non solo non è stato migliorato, ma probabilmente l’attuale amministrazione non ne ha capito il senso».
(Gazzetta del Sud 28/01/2013)

SANT’ONOFRIO: IL CASO DI LOCALITÀ CAO


SANT’ONOFRIO. «Da comune capofila nel 2007, per la provincia di Vibo Valentia, nel progettare e mettere in pratica il metodo della raccolta differenziata, a ultimo della classe»: è quanto denuncia Peppe Ruffa, coordinatore del circolo cittadino del Pd. Mentre in tutta la Calabria l’emergenza rifiuti vive uno delle sue fasi più acute, i democratici lamentano criticità che potrebbero essere gestite con maggiore attenzione da parte del Comune. Secondo il circolo del Pd, la raccolta differenziata è, anzi, «una farsa».  Il Pd ha puntato, in particolare, i suoi riflettori sul deposito temporaneo di località Cao. Questa piazzola, tra l’altro avrebbe già esaurito la sua funzione, visto che, dal mese di luglio del 2011, sono stati completati i lavori per la realizzazione del Centro di raccolta a supporto della differenziata, costato 100mila euro.
«Con i lavori ultimati il 22 giugno 2011, a oltre un anno e mezzo di distanza, viene ancora utilizzato – sottolinea il Pd – per il deposito temporaneo della differenziata l’area certamente non adeguata mente attrezzata di località Cao. Nel domandarsi le motivazioni di un così lungo ritardo nell’uso effettivo della struttura, decidiamo – aggiunge il coordinatore del Pd – di verificare in che condizioni si trovi. Scopriamo che in effetti essa viene utilizzata abusivamente come deposito della spazzatura non differenziata, anche in questo caso al di fuori dei cassoni, che con meraviglia invece restano vuoti. Tante sono le segnalazioni dei cittadini che lamentano cattivi odori e rischi ambientali.
A questo punto non ci  bastano le rassicurazioni generiche del sindaco. Questi episodi minano la già labile anima della raccolta differenziata. I cittadini compiono sforzi per organizzarsi in funzione di questo modo civile di raccogliere i rifiuti, ma ancora oggi il processo iniziato nel 2007 di rendere il nostro paese pulito, rispettoso dell’ambiente e con una incidenza della Tarsu minore sulle tasche dei cittadini non solo non è stato migliorato, ma probabilmente l’attuale amministrazione non ne ha capito il senso».
(Gazzetta del Sud 28/01/2013)

domenica 27 gennaio 2013

MAIERATO:SPAZZATURA, PRONTE LE MISURE D’EMERGENZA


(MAIERATO) Il senso di rabbia ed impotenza dei cittadini cresce di pari passo con i cumuli di rifiuti che ormai ogni giorno di più invadono vie e piazze di tutti i comuni della provincia vibonese.
La chiusura dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani Daneco di San Pietro Lametino che ormai si protrae da diverse settimane, ha infatti fatto raggiungere il livello di guardia al già debole sistema di prevenzione igienica ed ambientale del territorio con le conseguenti prevedibili ricadute sulla salute dei cittadini.
Né purtroppo a più di tanto sembrano essere  servite le ordinanze emesse dal Commissario per l’emergenza rifiuti della Regione Calabria che, varando una calendarizzazione straordinaria dei conferimenti di rifiuti da parte dei diversi comuni vibonesi pensava di tamponare seppur momentaneamente la situazione di emergenza venutasi a determinare.
In questo clima di rassegnata sfiducia si trovano ad operare anche gli amministratori pubblici che, consapevoli dei gravi rischi non solo sanitari ma anche economici e sociali che corrono i tenitori amministrati cercano in tutti i modi di individuare soluzioni praticabili.
Ultimo, in ordine di tempo, il deciso intervento del sindaco Sergio Rizzo che nella giornata di ieri ha fatto pervenire una duplice missiva al Commissario regionale ed al prefetto di Vibo Valentia.
Nella duplice nota il primo cittadino di Maierato, dopo aver fatto presente che “l’ultimo conferimento risulta essere stato effettuato addirittura lo scorso 11 gennaio“, segnala ancora una volta la “situazione di precarietà venutasi a determinare, con l’intero territorio comunale ormai letteralmente invaso da rifiuti di ogni genere“.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, la “presenza dentro il perimetro comunale di ben due parchi commerciali oltre che di attività alberghiere e di ristorazione e delle diverse aziende, specie del comparto agroalimentare, operanti nella zona industriale con una ricaduta occupazionale complessiva pari a circa 1200 unità lavorative“.
Sulla base di queste premesse il sindaco, lamentando “la mancata risposta ad oggi del Commissario regionale per l’emergenza rifiuti” preannuncia la “pubblicazione a breve di una ordinanza sindacale di chiusura degli stabilimenti industriali, delle  attività commerciali e finanche delle scuole  e degli uffici pubblici al fine di tutelare l’igiene e la sicurezza pubblica“.
Si tratta, evidentemente, di una “ipotesi estrema ma ormai praticabile anche se - continua Rizzo - faremo di tutto per evitarla, in considerazione delle tensioni sociali e delle negative ricadute economiche che da una tale decisione potrebbero derivare“.
Da qui l’accorato appello del sindaco Rizzo al prefetto di Vibo Valentia nella “consapevolezza che un suo autorevole quanto risolutivo intervento potrebbe senz’altro contribuire ad alleviare lo stato di difficoltà e disagio che attualmente sta vivendo l’intera comunità di Maierato”.

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 27/01/2013)  

MAIERATO:SPAZZATURA, PRONTE LE MISURE D’EMERGENZA


(MAIERATO) Il senso di rabbia ed impotenza dei cittadini cresce di pari passo con i cumuli di rifiuti che ormai ogni giorno di più invadono vie e piazze di tutti i comuni della provincia vibonese.
La chiusura dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani Daneco di San Pietro Lametino che ormai si protrae da diverse settimane, ha infatti fatto raggiungere il livello di guardia al già debole sistema di prevenzione igienica ed ambientale del territorio con le conseguenti prevedibili ricadute sulla salute dei cittadini.
Né purtroppo a più di tanto sembrano essere  servite le ordinanze emesse dal Commissario per l’emergenza rifiuti della Regione Calabria che, varando una calendarizzazione straordinaria dei conferimenti di rifiuti da parte dei diversi comuni vibonesi pensava di tamponare seppur momentaneamente la situazione di emergenza venutasi a determinare.
In questo clima di rassegnata sfiducia si trovano ad operare anche gli amministratori pubblici che, consapevoli dei gravi rischi non solo sanitari ma anche economici e sociali che corrono i tenitori amministrati cercano in tutti i modi di individuare soluzioni praticabili.
Ultimo, in ordine di tempo, il deciso intervento del sindaco Sergio Rizzo che nella giornata di ieri ha fatto pervenire una duplice missiva al Commissario regionale ed al prefetto di Vibo Valentia.
Nella duplice nota il primo cittadino di Maierato, dopo aver fatto presente che “l’ultimo conferimento risulta essere stato effettuato addirittura lo scorso 11 gennaio“, segnala ancora una volta la “situazione di precarietà venutasi a determinare, con l’intero territorio comunale ormai letteralmente invaso da rifiuti di ogni genere“.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, la “presenza dentro il perimetro comunale di ben due parchi commerciali oltre che di attività alberghiere e di ristorazione e delle diverse aziende, specie del comparto agroalimentare, operanti nella zona industriale con una ricaduta occupazionale complessiva pari a circa 1200 unità lavorative“.
Sulla base di queste premesse il sindaco, lamentando “la mancata risposta ad oggi del Commissario regionale per l’emergenza rifiuti” preannuncia la “pubblicazione a breve di una ordinanza sindacale di chiusura degli stabilimenti industriali, delle  attività commerciali e finanche delle scuole  e degli uffici pubblici al fine di tutelare l’igiene e la sicurezza pubblica“.
Si tratta, evidentemente, di una “ipotesi estrema ma ormai praticabile anche se - continua Rizzo - faremo di tutto per evitarla, in considerazione delle tensioni sociali e delle negative ricadute economiche che da una tale decisione potrebbero derivare“.
Da qui l’accorato appello del sindaco Rizzo al prefetto di Vibo Valentia nella “consapevolezza che un suo autorevole quanto risolutivo intervento potrebbe senz’altro contribuire ad alleviare lo stato di difficoltà e disagio che attualmente sta vivendo l’intera comunità di Maierato”.

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 27/01/2013)  

domenica 20 gennaio 2013

SANT’ONOFRIO: RAFFORZATI I LEGAMI CON STEFANACONI, MAIERATO E FILOGASO, DIRIGENZA SCOLASTICA CONFERMATA



(SANT‘ONOFRIO) L’intera comunità ha accolto con soddisfazione la notizia della riassegnazione della sede di dirigenza scolastica. 
A formalizzare il tutto, la pubblicazione lo scorso 16 gennaio del nuovo Piano di dimensionamento scolastico con il quale il commissario straordinario Mario Ciclosi ha ridisegnato la mappa delle dirigenze scolastiche nella provincia di Vibo Valentia. 
Il nuovo istituto comprensivo è composto da un bacino ottimale di 918 alunni, regolarmente iscritti nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Stefanaconi e Filogaso. 
Si tratta di realtà che oltre ad essere territorialmente limitrofe presentano caratteri di assoluta omogeneità sia dal punto di vista sociale che economico. 
A confermarlo, d’altronde, la recente decisione assunta dalle rispettive amministrazioni comunali di procedere, ai sensi della legge n. 122 del 2010, di procedere all’esercizio in forma associata di importanti funzioni quali il catasto, la protezione civile e la stessa organizzazione e gestione dei servizi scolastici locali. 
Il confronto che ha preceduto la individuazione del comune capofila del nuovo istituto comprensivo è stato caratterizzato dalle legittime rivendicazioni, poi comunque rientrate, del comune di Maierato, a sua volta già sede di dirigenza scolastica e che quindi aveva i titoli necessari a rivendicare l’assegnazione della prestigiosa istituzione. 
A far pendere comunque la bilancia a favore di Sant’Onofrio hanno contribuito due fattori oggettivi: la centralità territoriale del comune rispetto agli altri tre e la superiore consistenza demografica dello stesso sia riferita alla popolazione complessiva che a quella specificamente studentesca. 


(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 20/01/2013)

SANT’ONOFRIO: RAFFORZATI I LEGAMI CON STEFANACONI, MAIERATO E FILOGASO, DIRIGENZA SCOLASTICA CONFERMATA



(SANT‘ONOFRIO) L’intera comunità ha accolto con soddisfazione la notizia della riassegnazione della sede di dirigenza scolastica. 
A formalizzare il tutto, la pubblicazione lo scorso 16 gennaio del nuovo Piano di dimensionamento scolastico con il quale il commissario straordinario Mario Ciclosi ha ridisegnato la mappa delle dirigenze scolastiche nella provincia di Vibo Valentia. 
Il nuovo istituto comprensivo è composto da un bacino ottimale di 918 alunni, regolarmente iscritti nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Stefanaconi e Filogaso. 
Si tratta di realtà che oltre ad essere territorialmente limitrofe presentano caratteri di assoluta omogeneità sia dal punto di vista sociale che economico. 
A confermarlo, d’altronde, la recente decisione assunta dalle rispettive amministrazioni comunali di procedere, ai sensi della legge n. 122 del 2010, di procedere all’esercizio in forma associata di importanti funzioni quali il catasto, la protezione civile e la stessa organizzazione e gestione dei servizi scolastici locali. 
Il confronto che ha preceduto la individuazione del comune capofila del nuovo istituto comprensivo è stato caratterizzato dalle legittime rivendicazioni, poi comunque rientrate, del comune di Maierato, a sua volta già sede di dirigenza scolastica e che quindi aveva i titoli necessari a rivendicare l’assegnazione della prestigiosa istituzione. 
A far pendere comunque la bilancia a favore di Sant’Onofrio hanno contribuito due fattori oggettivi: la centralità territoriale del comune rispetto agli altri tre e la superiore consistenza demografica dello stesso sia riferita alla popolazione complessiva che a quella specificamente studentesca. 


(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 20/01/2013)

venerdì 4 gennaio 2013

SANT'ONOFRIO, ESPOSITO PRIMA ELETTA ALLE PRIMARIE DEL PD


Il Circolo PD di Sant’Onofrio, formatosi da poco più di due mesi, ha organizzato nel comune alle porte di Vibo Valentia, le primarie del Centro Sinistra prima e le Parlamentarie del PD qualche giorno fa.
Il circolo attraverso i suoi dirigenti, esprime soddisfazione per la partecipazione dei cittadini, che nonostante la giovane età della sezione, ha mantenuto un rapporto tra i partecipanti alle primarie e aventi diritto al voto, poco al di sotto della media nazionale. Per questo motivo viene espresso un sentito grazie a tutti coloro hanno inteso esprimere la loro opinione attraverso il meccanismo delle primarie. Un sistema che, al di la dei risultati provinciali, ha individuato nel nostro paese un crescente interesse verso la politica e il dialogo, con un dibattito interno che sta ritornando nei ranghi della dialettica. 
Non quindi un paese da poter usare come mero serbatoi di voti, ma una popolazione che deve essere convinta dalla bontà dell’iniziativa dei politici che rappresenteranno la comunità a tutti i livelli. Ecco quindi che in contro tendenza rispetto al risultato provinciale, ma in linea con il successo delle donne in Italia, anche a Sant’Onofrio le preferenze sono state declinate al femminile, con la dirigente Teresa Esposito che è stata la più votata. Il segno inequivocabile di una voglia di cambiamento, del desiderio di poter tornare a conoscere i propri delegati al Parlamento, della necessità di identificarsi in persone la cui storia politica sia lineare e congruente e che alle promesse da campagna elettorale sostituiscono la garanzia del lavoro svolto in passato. 
Sant’Onofrio si sta risvegliando dal torpore degli ultimi anni. Il secco colpo del recente ingiusto commissariamento, che aveva allontanato i cittadini dalla vita amministrativa, sta lentamente attenuando i suoi effetti, e gli abitanti riprendono finalmente a fare progetti per il futuro del paese. Anche con questo proposito, il circolo è stato lieto di accogliere l’On. Bruno Censore qualche giorno prima delle primarie, al fine di inaugurare una nuova stagione in cui il territorio possa tornare a essere oggetto di interesse propositivo, per rendere Sant’Onofrio quel paese accogliente e vitale che è sempre stato nella storia.
Sant’Onofrio merita più di una quotidiana burocratica amministrazione, senza alcuna progettualità per il futuro, con lo sguardo fisso al presente senza cogliere la forza dei giovani e sfruttarla per rilanciare il paese in una nuova primavera.
Su questa linea auguriamo un buon lavoro a Tania Ruffa, la giovane più votata in Calabria, della direzione nazionale dei Giovani Democratici. Una donna attiva a cui rivolgiamo l’invito a spendersi affinché i giovani tornino ad appassionarsi alla politica; ragazze e ragazzi allontanatisi dall’interesse per la propria terra, a causa della sfiducia e le giornaliere delusioni che gli ultimi decenni di politica hanno così abbondantemente elargito.
Grazie ancora, infine, a coloro che hanno partecipato alle votazioni, a chi si è impegnato in prima persona affinché questo appuntamento si potesse svolgere in maniera efficiente e all’amministrazione comunale che ha permesso di usare la Sala Consiliare.


Preferenze espresse nel circolo di Sant’Onofrio:
- Esposito 56%
- Censore 52%
- De Nisi 38%
- Calabrese 17%
- Ruffa voti 10%

SANT'ONOFRIO, ESPOSITO PRIMA ELETTA ALLE PRIMARIE DEL PD


Il Circolo PD di Sant’Onofrio, formatosi da poco più di due mesi, ha organizzato nel comune alle porte di Vibo Valentia, le primarie del Centro Sinistra prima e le Parlamentarie del PD qualche giorno fa.
Il circolo attraverso i suoi dirigenti, esprime soddisfazione per la partecipazione dei cittadini, che nonostante la giovane età della sezione, ha mantenuto un rapporto tra i partecipanti alle primarie e aventi diritto al voto, poco al di sotto della media nazionale. Per questo motivo viene espresso un sentito grazie a tutti coloro hanno inteso esprimere la loro opinione attraverso il meccanismo delle primarie. Un sistema che, al di la dei risultati provinciali, ha individuato nel nostro paese un crescente interesse verso la politica e il dialogo, con un dibattito interno che sta ritornando nei ranghi della dialettica. 
Non quindi un paese da poter usare come mero serbatoi di voti, ma una popolazione che deve essere convinta dalla bontà dell’iniziativa dei politici che rappresenteranno la comunità a tutti i livelli. Ecco quindi che in contro tendenza rispetto al risultato provinciale, ma in linea con il successo delle donne in Italia, anche a Sant’Onofrio le preferenze sono state declinate al femminile, con la dirigente Teresa Esposito che è stata la più votata. Il segno inequivocabile di una voglia di cambiamento, del desiderio di poter tornare a conoscere i propri delegati al Parlamento, della necessità di identificarsi in persone la cui storia politica sia lineare e congruente e che alle promesse da campagna elettorale sostituiscono la garanzia del lavoro svolto in passato. 
Sant’Onofrio si sta risvegliando dal torpore degli ultimi anni. Il secco colpo del recente ingiusto commissariamento, che aveva allontanato i cittadini dalla vita amministrativa, sta lentamente attenuando i suoi effetti, e gli abitanti riprendono finalmente a fare progetti per il futuro del paese. Anche con questo proposito, il circolo è stato lieto di accogliere l’On. Bruno Censore qualche giorno prima delle primarie, al fine di inaugurare una nuova stagione in cui il territorio possa tornare a essere oggetto di interesse propositivo, per rendere Sant’Onofrio quel paese accogliente e vitale che è sempre stato nella storia.
Sant’Onofrio merita più di una quotidiana burocratica amministrazione, senza alcuna progettualità per il futuro, con lo sguardo fisso al presente senza cogliere la forza dei giovani e sfruttarla per rilanciare il paese in una nuova primavera.
Su questa linea auguriamo un buon lavoro a Tania Ruffa, la giovane più votata in Calabria, della direzione nazionale dei Giovani Democratici. Una donna attiva a cui rivolgiamo l’invito a spendersi affinché i giovani tornino ad appassionarsi alla politica; ragazze e ragazzi allontanatisi dall’interesse per la propria terra, a causa della sfiducia e le giornaliere delusioni che gli ultimi decenni di politica hanno così abbondantemente elargito.
Grazie ancora, infine, a coloro che hanno partecipato alle votazioni, a chi si è impegnato in prima persona affinché questo appuntamento si potesse svolgere in maniera efficiente e all’amministrazione comunale che ha permesso di usare la Sala Consiliare.


Preferenze espresse nel circolo di Sant’Onofrio:
- Esposito 56%
- Censore 52%
- De Nisi 38%
- Calabrese 17%
- Ruffa voti 10%

I COMUNI DI FILOGASO, SANT’ONOFRIO, MAIERATO E STEFANACONI UNISCONO LE LORO FORZE

Il Sindaco di Filogaso Antonio Barba

(FILOGASO) Prove tecniche di unione tra i comuni di Filogaso, Sant’Onofrio, Maierato e Stefanaconi.
In tale direzione sembra infatti decisamente andare la “Convenzione unica per l‘esercizio in forma associata di funzioni fondamentali” già deliberata o in fase di deliberazione da parte dei civici consessi delle quattro realtà territoriali tra loro limitrofe.
Un traguardo al quale si è giunti, a dire il vero, più per adempiere ad un obbligo normativo che per una vera e propria convinzione istituzionale.
Il Sindaco di Stefanaconi Di Sì
Ma che comunque può costituire il necessario presupposto per l’avvio di una costruttiva riflessione aperta alle forze politiche e sociali delle rispettive comunità di riferimento, con lo scopo di arricchire ulteriormente di contenuti questo processo di gestione condivisa dei servizi che allo stato appare come l’unico davvero percorribile per fermare il declino cui altrimenti sembrano irrimediabilmente condannati tutti i piccoli comuni.
Il Sindaco di Maierato Rizzo
Nello specifico, il merito di aver dato  il via all’unificazione  di funzioni essenziali va alla legge n. 122 del 2010 che testualmente prevede l’obbligo per i “comuni con popolazione fino a 5000 abitanti di esercitare obbligatoriamente in forma associata e mediante convenzione dalla durata almeno triennale delle funzioni fondamentali loro assegnate”.
Riguardo ai tempi di attuazione, la legislazione prevede la gestione associata di almeno tre funzioni dal primo gennaio 2013 e di tutte le restanti a partire dall’1 gennaio 2014.
Il sindaco di S.Onofrio Rodà
Da qui la conseguente decisione già adottata (Filogaso e Sant’Onofrio) o in fase di adozione (Maierato e Stefanaconi) di costituirsi in “ambito territoriale  ottimale” sulla base della valutazione di tutta una serie di parametri di omogeneità rapportati ad una popolazione complessiva di 9402 abitanti.
La convenzione prevede per questa prima fase l’esercizio in forma associata e con durata triennale delle seguenti funzioni: Catasto, con sede operativa presso il comune di Stefanaconi, Protezione civile (Maierato), Edilizia scolastica ed organizzazione e gestione dei servizi scolastici (Sant’Onofrio).
Il funzionamento dei servizi associati sarà altresì garantito dall’utilizzo dei fondi iscritti nei rispettivi bilanci di previsione.
 
 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 04/01/2013)  

I COMUNI DI FILOGASO, SANT’ONOFRIO, MAIERATO E STEFANACONI UNISCONO LE LORO FORZE

Il Sindaco di Filogaso Antonio Barba

(FILOGASO) Prove tecniche di unione tra i comuni di Filogaso, Sant’Onofrio, Maierato e Stefanaconi.
In tale direzione sembra infatti decisamente andare la “Convenzione unica per l‘esercizio in forma associata di funzioni fondamentali” già deliberata o in fase di deliberazione da parte dei civici consessi delle quattro realtà territoriali tra loro limitrofe.
Un traguardo al quale si è giunti, a dire il vero, più per adempiere ad un obbligo normativo che per una vera e propria convinzione istituzionale.
Il Sindaco di Stefanaconi Di Sì
Ma che comunque può costituire il necessario presupposto per l’avvio di una costruttiva riflessione aperta alle forze politiche e sociali delle rispettive comunità di riferimento, con lo scopo di arricchire ulteriormente di contenuti questo processo di gestione condivisa dei servizi che allo stato appare come l’unico davvero percorribile per fermare il declino cui altrimenti sembrano irrimediabilmente condannati tutti i piccoli comuni.
Il Sindaco di Maierato Rizzo
Nello specifico, il merito di aver dato  il via all’unificazione  di funzioni essenziali va alla legge n. 122 del 2010 che testualmente prevede l’obbligo per i “comuni con popolazione fino a 5000 abitanti di esercitare obbligatoriamente in forma associata e mediante convenzione dalla durata almeno triennale delle funzioni fondamentali loro assegnate”.
Riguardo ai tempi di attuazione, la legislazione prevede la gestione associata di almeno tre funzioni dal primo gennaio 2013 e di tutte le restanti a partire dall’1 gennaio 2014.
Il sindaco di S.Onofrio Rodà
Da qui la conseguente decisione già adottata (Filogaso e Sant’Onofrio) o in fase di adozione (Maierato e Stefanaconi) di costituirsi in “ambito territoriale  ottimale” sulla base della valutazione di tutta una serie di parametri di omogeneità rapportati ad una popolazione complessiva di 9402 abitanti.
La convenzione prevede per questa prima fase l’esercizio in forma associata e con durata triennale delle seguenti funzioni: Catasto, con sede operativa presso il comune di Stefanaconi, Protezione civile (Maierato), Edilizia scolastica ed organizzazione e gestione dei servizi scolastici (Sant’Onofrio).
Il funzionamento dei servizi associati sarà altresì garantito dall’utilizzo dei fondi iscritti nei rispettivi bilanci di previsione.
 
 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 04/01/2013)