giovedì 28 luglio 2016

SANT'ONOFRIO: L'ULTIMO ABBRACCIO A SUOR MARIA CANDIDA

Suor Maria Candida
(Sant'Onofrio) Se n'è andata in punta di piedi, con la stessa semplicità e modestia con le quali per tutta la vita ha servito la Chiesa e la causa dei più deboli.
All'età di novantacinque anni, di cui settanta consacrati al Signore e tra questi ben diciannove trascorsi a Sant'Onofrio, Suor Maria Candida ha lasciato la vita terrena accompagnata dal cordoglio dell'intera comunità che con affetto si è stretta intorno alle consorelle del Cenacolo Domenicano nel momento dell'estremo saluto.
Nata ad Acquafondata in provincia di Frosinone nel 1921, suor Maria Candida prese i voti nel 1945 rivestendo nel corso del suo cammino religioso prestigiosi incarichi quali la direzione di un grande pensionato universitario a Torino e la guida di una scuola a Bardonecchia.
Significativa anche l'esperienza missionaria in Guatemala, protrattasi per oltre dieci anni.
Nel momento del commiato nella chiesa matrice gremita di fedeli, presenti anche numerose consorelle provenienti dalle diverse sedi della congregazione, la solenne liturgia e' stata officiata dal parroco don Franco Fragala' e dai sacerdoti don Maurizio Raniti e don Fortunato Figliano.
Da ognuno di loro sono venute significative testimonianze sulla ricchezza d'animo e sulla bontà della "suora del sorriso", come da tutti veniva identificata nella sua quotidianità suor Maria Candida.
A tracciarne il ricordo a nome della comunità, il diacono Antonio Arcella che ne ha messo in risalto la "vicinanza silenziosa ai sofferenti ed il profondo attaccamento alla comunità di Sant'Onofrio" dove con benevola testardaggine, e nonostante le reiterate richieste delle madri superiori che la invitavano a trasferirsi in un luogo più confortevole, suor Maria Candida ha voluto trascorre fino agli ultimi giorni della sua luminosa esistenza.

Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 28/07/2016

SANT'ONOFRIO: L'ULTIMO ABBRACCIO A SUOR MARIA CANDIDA

Suor Maria Candida
(Sant'Onofrio) Se n'è andata in punta di piedi, con la stessa semplicità e modestia con le quali per tutta la vita ha servito la Chiesa e la causa dei più deboli.
All'età di novantacinque anni, di cui settanta consacrati al Signore e tra questi ben diciannove trascorsi a Sant'Onofrio, Suor Maria Candida ha lasciato la vita terrena accompagnata dal cordoglio dell'intera comunità che con affetto si è stretta intorno alle consorelle del Cenacolo Domenicano nel momento dell'estremo saluto.
Nata ad Acquafondata in provincia di Frosinone nel 1921, suor Maria Candida prese i voti nel 1945 rivestendo nel corso del suo cammino religioso prestigiosi incarichi quali la direzione di un grande pensionato universitario a Torino e la guida di una scuola a Bardonecchia.
Significativa anche l'esperienza missionaria in Guatemala, protrattasi per oltre dieci anni.
Nel momento del commiato nella chiesa matrice gremita di fedeli, presenti anche numerose consorelle provenienti dalle diverse sedi della congregazione, la solenne liturgia e' stata officiata dal parroco don Franco Fragala' e dai sacerdoti don Maurizio Raniti e don Fortunato Figliano.
Da ognuno di loro sono venute significative testimonianze sulla ricchezza d'animo e sulla bontà della "suora del sorriso", come da tutti veniva identificata nella sua quotidianità suor Maria Candida.
A tracciarne il ricordo a nome della comunità, il diacono Antonio Arcella che ne ha messo in risalto la "vicinanza silenziosa ai sofferenti ed il profondo attaccamento alla comunità di Sant'Onofrio" dove con benevola testardaggine, e nonostante le reiterate richieste delle madri superiori che la invitavano a trasferirsi in un luogo più confortevole, suor Maria Candida ha voluto trascorre fino agli ultimi giorni della sua luminosa esistenza.

Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 28/07/2016

mercoledì 27 luglio 2016

SANT'ONOFRIO: NOVITÀ NELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

(Sant'Onofrio) La raccolta dei rifiuti riparte dall'"anno zero".
Questo, almeno nelle intenzioni, il nuovo corso dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Onofrio Marago'.
Che proprio sul tema della tutela ambientale e della riqualificazione del territorio sembra intenzionata a giocarsi, in questa prima fase di governo, le sue carte migliori.
Una dimostrazione la si è avuta con le prime tre "Giornate ecologiche" durante le quali un nutrito gruppo di cittadini con in testa il primo cittadino e l'intera compagine amministrativa hanno realizzato una incisiva azione di bonifica del territorio comunale rimuovendo una mole considerevole di rifiuti di ogni genere.
L'illustrazione del nuovo piano per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e' avvenuta in occasione dell'ultimo consiglio comunale.
Nel corso dei lavori il sindaco e l'assessore all'ambiente Felice Casuscelli hanno tracciato le linee essenziali del piano snocciolando i dati relativi ai costi attuali del servizio ed ai benefici che ne deriverebbero dall'attuazione delle nuove modalità di gestione del servizio.
Con riferimento all'anno 2015 la gestione dei rifiuti ha comportato il "costo esorbitante" di 333.000 euro senza trascurare, come ha puntualizzato Marago', tutte le problematiche connesse alle modalità di raccolta quali "cattivi odori, randagismo, rischi per la salute pubblica derivanti dalle precarie condizioni igieniche dei cassonetti".
Riguardo al nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta, per il quale l'amministrazione comunale ha già provveduto lo scorso 15 luglio a formalizzare un'indagine di mercato per l'individuazione di operatori interessati allo smaltimento, l'assessore Casuscelli ne ha illustrato le modalità recepite nel nuovo regolamento approvato nel corso della seduta consiliare con il voto favorevole anche dei gruppi d'opposizione.
Il nuovo servizio prevede la soppressione dei cassonetti e l'adozione del servizio integrale di raccolta porta a porta secondo una rigida calendarizzazione del conferimento dell'umido e delle diverse tipologie di differenziato con sgravi consistenti per chi procederà in loco al compostaggio.
Ai fini della raccolta sono previste due squadre di addetti comunali che si divideranno il territorio e procederanno direttamente al conferimento dei rifiuti raccolti nei centri di trasformazione. 
Ai cittadini verranno forniti i necessari contenitori ed i sacchetti colorati per le diverse tipologie di rifiuti.
Già nella fase d'avvio  l'amministrazione  comunale conta in una induzione del 35% del totale conferito per un risparmio economico quantificabile in circa ottantamila euro annui. 
A regime la riduzione del peso totale dei rifiuti conferiti dovrebbe attestarsi sul 65% rispetto all'attuale.
                                                                   (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 27/07/2016)

SANT'ONOFRIO: NOVITÀ NELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI

(Sant'Onofrio) La raccolta dei rifiuti riparte dall'"anno zero".
Questo, almeno nelle intenzioni, il nuovo corso dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Onofrio Marago'.
Che proprio sul tema della tutela ambientale e della riqualificazione del territorio sembra intenzionata a giocarsi, in questa prima fase di governo, le sue carte migliori.
Una dimostrazione la si è avuta con le prime tre "Giornate ecologiche" durante le quali un nutrito gruppo di cittadini con in testa il primo cittadino e l'intera compagine amministrativa hanno realizzato una incisiva azione di bonifica del territorio comunale rimuovendo una mole considerevole di rifiuti di ogni genere.
L'illustrazione del nuovo piano per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e' avvenuta in occasione dell'ultimo consiglio comunale.
Nel corso dei lavori il sindaco e l'assessore all'ambiente Felice Casuscelli hanno tracciato le linee essenziali del piano snocciolando i dati relativi ai costi attuali del servizio ed ai benefici che ne deriverebbero dall'attuazione delle nuove modalità di gestione del servizio.
Con riferimento all'anno 2015 la gestione dei rifiuti ha comportato il "costo esorbitante" di 333.000 euro senza trascurare, come ha puntualizzato Marago', tutte le problematiche connesse alle modalità di raccolta quali "cattivi odori, randagismo, rischi per la salute pubblica derivanti dalle precarie condizioni igieniche dei cassonetti".
Riguardo al nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta, per il quale l'amministrazione comunale ha già provveduto lo scorso 15 luglio a formalizzare un'indagine di mercato per l'individuazione di operatori interessati allo smaltimento, l'assessore Casuscelli ne ha illustrato le modalità recepite nel nuovo regolamento approvato nel corso della seduta consiliare con il voto favorevole anche dei gruppi d'opposizione.
Il nuovo servizio prevede la soppressione dei cassonetti e l'adozione del servizio integrale di raccolta porta a porta secondo una rigida calendarizzazione del conferimento dell'umido e delle diverse tipologie di differenziato con sgravi consistenti per chi procederà in loco al compostaggio.
Ai fini della raccolta sono previste due squadre di addetti comunali che si divideranno il territorio e procederanno direttamente al conferimento dei rifiuti raccolti nei centri di trasformazione. 
Ai cittadini verranno forniti i necessari contenitori ed i sacchetti colorati per le diverse tipologie di rifiuti.
Già nella fase d'avvio  l'amministrazione  comunale conta in una induzione del 35% del totale conferito per un risparmio economico quantificabile in circa ottantamila euro annui. 
A regime la riduzione del peso totale dei rifiuti conferiti dovrebbe attestarsi sul 65% rispetto all'attuale.
                                                                   (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 27/07/2016)

sabato 23 luglio 2016

SANT'ONOFRIO: C'É IL RISCHIO CROLLO. INQUILINI ATERP SENZA PIÙ CASA

(Sant'Onofrio) Dalle parole subito ai fatti e lo sgombero degli alloggi Aterp di via De Gasperi diventa esecutivo con l'"ordinanza urgente" emanata dal sindaco Onofrio Marago' lo scorso 19 luglio.
D'altronde l'intervento del primo cittadino nel corso del consiglio comunale svoltosi lo scorso 15 luglio era stato talmente chiaro ed allarmato da non lasciare dubbi sulla conseguenzialita' amministrativa delle sue dichiarazioni.
I carotaggi effettuati sulle strutture portanti delle due palazzine rilevati in occasione del tradizionale saluto portato alle famiglie durante la campagna elettorale e le preoccupanti comunicazioni ricevute successivamente alla sua elezione circa l'esistenza di uno studio di fattibilità dell'Aterp datato aprile 2015 con il quale si disponeva tout court la "demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato" non potevano consentire a Marago' di dormire sonni tranquilli.
E ciò non solo per le "possibili conseguenze di carattere penale e civile che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto - come il sindaco aveva avuto modo di evidenziare durante il civico consesso - per ragioni di coscienza".
E così, preso atto della "situazione di assoluta pericolosità in cui versano i due immobili in questione con accertati rischi di cedimento strutturale" e le prevedibili gravi conseguenze per l'incolumita' delle dodici famiglie che vi risiedono, con l'ordinanza in questione Marago' ne dispone lo sgombero con "effetto immediato".
Nell'ordinanza viene inoltre fatta avvertenza che in caso di "eventuali inadempienze oltre che all'applicazione delle previste sanzioni penali si procederà allo sgombero coatto degli alloggi facendo ricorso all'uso della forza pubblica".
Anche se presa esclusivamente nel loro interesse, la decisione di sgombero crea seri problemi alle famiglie ospitate che nelle prossime ore si troveranno senza più la loro abitazione, nella maggioranza dei casi ottenuta dopo anni di lungaggini burocratiche.
A loro va il pensiero di Marago' e della sua squadra che promettono "impegno e vicinanza" per trovare soluzioni celeri e condivise in attesa della demolizione e ricostruzione in sicurezza degli alloggi Aterp.
Un lasso di tempo che purtroppo non si preannuncia breve stanti anche le attuali difficoltà economiche ed organizzative in cui versa l'ente regionale deputato all'edilizia residenziale, alle prese con un difficile processo di riorganizzazione interna.
(Raffaele Lopreiato)

SANT'ONOFRIO: C'É IL RISCHIO CROLLO. INQUILINI ATERP SENZA PIÙ CASA

(Sant'Onofrio) Dalle parole subito ai fatti e lo sgombero degli alloggi Aterp di via De Gasperi diventa esecutivo con l'"ordinanza urgente" emanata dal sindaco Onofrio Marago' lo scorso 19 luglio.
D'altronde l'intervento del primo cittadino nel corso del consiglio comunale svoltosi lo scorso 15 luglio era stato talmente chiaro ed allarmato da non lasciare dubbi sulla conseguenzialita' amministrativa delle sue dichiarazioni.
I carotaggi effettuati sulle strutture portanti delle due palazzine rilevati in occasione del tradizionale saluto portato alle famiglie durante la campagna elettorale e le preoccupanti comunicazioni ricevute successivamente alla sua elezione circa l'esistenza di uno studio di fattibilità dell'Aterp datato aprile 2015 con il quale si disponeva tout court la "demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato" non potevano consentire a Marago' di dormire sonni tranquilli.
E ciò non solo per le "possibili conseguenze di carattere penale e civile che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto - come il sindaco aveva avuto modo di evidenziare durante il civico consesso - per ragioni di coscienza".
E così, preso atto della "situazione di assoluta pericolosità in cui versano i due immobili in questione con accertati rischi di cedimento strutturale" e le prevedibili gravi conseguenze per l'incolumita' delle dodici famiglie che vi risiedono, con l'ordinanza in questione Marago' ne dispone lo sgombero con "effetto immediato".
Nell'ordinanza viene inoltre fatta avvertenza che in caso di "eventuali inadempienze oltre che all'applicazione delle previste sanzioni penali si procederà allo sgombero coatto degli alloggi facendo ricorso all'uso della forza pubblica".
Anche se presa esclusivamente nel loro interesse, la decisione di sgombero crea seri problemi alle famiglie ospitate che nelle prossime ore si troveranno senza più la loro abitazione, nella maggioranza dei casi ottenuta dopo anni di lungaggini burocratiche.
A loro va il pensiero di Marago' e della sua squadra che promettono "impegno e vicinanza" per trovare soluzioni celeri e condivise in attesa della demolizione e ricostruzione in sicurezza degli alloggi Aterp.
Un lasso di tempo che purtroppo non si preannuncia breve stanti anche le attuali difficoltà economiche ed organizzative in cui versa l'ente regionale deputato all'edilizia residenziale, alle prese con un difficile processo di riorganizzazione interna.
(Raffaele Lopreiato)

martedì 19 luglio 2016

SANT'ONOFRIO: CONTI PUBBLICI A RISCHIO DEFAULT. MARAGO' SITUAZIONE CRITICA

(Sant'Onofrio)Nuvole sempre più minacciose sembrano addensarsi sulle sorti finanziarie del
comune di Sant'Onofrio tanto che servirà davvero un impegno straordinario dell'amministrazione Marago' per scongiurare il "default " e far tornare il sereno.
La situazione di oggettiva difficoltà e' sotto gli occhi di tutti.

Ai "sinistri presagi" che avevano accompagnato l'ultimo scorcio dell'esecutivo Roda' con il parere negativo espresso dal revisore dei conti e la conseguente mancata approvazione del bilancio consuntivo 2015 oltre che del bilancio di previsione 2016, altre "tegole" sono cadute sulla testa dell'amministrazione comunale.
Parliamo delle dimissioni del revisore dei conti Vincenzo Intraligi (peraltro prontamente sostituito dalla prefettura con il sorteggio del nuovo revisore Luigi Curto) e, soprattutto, della nota fatta pervenire dalla Corte dei Conti lo scorso 30 giugno.
Si tratta di un corposo dossier di ben 19 pagine nel quale il supremo organo di controllo contabile concentra la sua attenzione sull'ultimo quinquennio di gestione dell'ente riscontrando "molteplici incongruenze".
In particolare nell'esercizio finanziario 2014, laddove si riscontrano problemi circa l'allocazione delle poste di bilancio e la gestione dei residui, la divergenza tra i dati forniti dal comune e dal revisore, l'irregolare utilizzo per spese correnti di somme a specifica destinazione. 
Complessivamente, la Corte dei Conti contesta nel rendiconto 2014 lo sforamento di ben 5 parametri di riferimento su un totale di 10.
A dare conto della gravità della situazione il sindaco Marago' che nel corso dell'ultima seduta ha fatto appello al "senso di responsabilità" di tutto il consiglio comunale nella gestione della situazione di emergenza che si è venuta a determinare e che troverà il suo naturale sbocco nelle prossime due sedute dedicate alla sessione di bilancio.
"Di qui a fine mese - ha puntualizzato il primo cittadino - si decideranno le sorti finanziarie del nostro comune. La situazione è estremamente critica ma uniti e con il sostegno garantitoci dalla prefettura tenteremo di uscire dalle sabbie mobili in cui ci siamo ritrovati".
"A tutti i consiglieri chiedo un supplemento di responsabilità - ha continuato Marago' - in quanto saremo costretti ad approvare il bilancio consuntivo 2014 con tutte le criticità contabili rilevate ma con l'obiettivo di procedere sin da subito alla riorganizzazione delle aree finanziaria e tecnica per scongiurare il rischio commissariamento".
Disponibilita' a collaborare è stata manifestata dal consigliere di minoranza Salvatore Bulzomi' come "doveroso atto di tutela degli interessi dei cittadini che con il fallimento dell'ente vedrebbero pregiudicati servizi e prestazioni essenziali".
Bulzomi' non ha comunque nascosto il proprio pessimismo sull'esito della vicenda evidenziando come è "difficilmente ipotizzabile che il nuovo revisore dei conti di discosterà dal parere negativo espresso dal suo predecessore e dai rilievi della Corte dei Conti".
 Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 19/07/2016

SANT'ONOFRIO: CONTI PUBBLICI A RISCHIO DEFAULT. MARAGO' SITUAZIONE CRITICA

(Sant'Onofrio)Nuvole sempre più minacciose sembrano addensarsi sulle sorti finanziarie del
comune di Sant'Onofrio tanto che servirà davvero un impegno straordinario dell'amministrazione Marago' per scongiurare il "default " e far tornare il sereno.
La situazione di oggettiva difficoltà e' sotto gli occhi di tutti.

Ai "sinistri presagi" che avevano accompagnato l'ultimo scorcio dell'esecutivo Roda' con il parere negativo espresso dal revisore dei conti e la conseguente mancata approvazione del bilancio consuntivo 2015 oltre che del bilancio di previsione 2016, altre "tegole" sono cadute sulla testa dell'amministrazione comunale.
Parliamo delle dimissioni del revisore dei conti Vincenzo Intraligi (peraltro prontamente sostituito dalla prefettura con il sorteggio del nuovo revisore Luigi Curto) e, soprattutto, della nota fatta pervenire dalla Corte dei Conti lo scorso 30 giugno.
Si tratta di un corposo dossier di ben 19 pagine nel quale il supremo organo di controllo contabile concentra la sua attenzione sull'ultimo quinquennio di gestione dell'ente riscontrando "molteplici incongruenze".
In particolare nell'esercizio finanziario 2014, laddove si riscontrano problemi circa l'allocazione delle poste di bilancio e la gestione dei residui, la divergenza tra i dati forniti dal comune e dal revisore, l'irregolare utilizzo per spese correnti di somme a specifica destinazione. 
Complessivamente, la Corte dei Conti contesta nel rendiconto 2014 lo sforamento di ben 5 parametri di riferimento su un totale di 10.
A dare conto della gravità della situazione il sindaco Marago' che nel corso dell'ultima seduta ha fatto appello al "senso di responsabilità" di tutto il consiglio comunale nella gestione della situazione di emergenza che si è venuta a determinare e che troverà il suo naturale sbocco nelle prossime due sedute dedicate alla sessione di bilancio.
"Di qui a fine mese - ha puntualizzato il primo cittadino - si decideranno le sorti finanziarie del nostro comune. La situazione è estremamente critica ma uniti e con il sostegno garantitoci dalla prefettura tenteremo di uscire dalle sabbie mobili in cui ci siamo ritrovati".
"A tutti i consiglieri chiedo un supplemento di responsabilità - ha continuato Marago' - in quanto saremo costretti ad approvare il bilancio consuntivo 2014 con tutte le criticità contabili rilevate ma con l'obiettivo di procedere sin da subito alla riorganizzazione delle aree finanziaria e tecnica per scongiurare il rischio commissariamento".
Disponibilita' a collaborare è stata manifestata dal consigliere di minoranza Salvatore Bulzomi' come "doveroso atto di tutela degli interessi dei cittadini che con il fallimento dell'ente vedrebbero pregiudicati servizi e prestazioni essenziali".
Bulzomi' non ha comunque nascosto il proprio pessimismo sull'esito della vicenda evidenziando come è "difficilmente ipotizzabile che il nuovo revisore dei conti di discosterà dal parere negativo espresso dal suo predecessore e dai rilievi della Corte dei Conti".
 Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 19/07/2016

domenica 17 luglio 2016

SANT'ONOFRIO:DUE PALAZZINE A RISCHIO CROLLO SGOMBERO PER 12 FAMIGLIE

(Sant'Onofrio) È allarme rosso per gli alloggi Aterp di via Alcide De Gasperi.
A lanciarlo il sindaco Onofrio Marago' che nel corso dei lavori del civico consesso svoltosi venerdì scorso ha letteralmente "raggelato" i consiglieri comunali ed i numerosi cittadini presenti mettendoli al corrente della situazione di "assoluta pericolosità strutturale" in cui versano le due palazzine di edilizia residenziale pubblica.
Con i conseguenti rischi serissimi che ne derivano per l'incolumità fisica delle dodici famiglie che ormai da anni ci vivono.
Nel ripercorrere la vicenda, il primo cittadino ha ricordato come già nel corso del tradizionale giro elettorale di saluto alle famiglie avesse notato degli "strani fori praticati nelle strutture portanti degli edifici".
Ad accrescere i suoi timori la constatazione all'interno di diverse abitazioni visitate di "profonde crepe e lesioni che caratterizzavano muri e solai".
Grande era poi stata la sua meraviglia nel verificare che "assolutamente nulla sapevano gli abitanti delle palazzine sugli esiti di quei carotaggi esterni".
Una volta insediatosi il primo cittadino, memore di quanto aveva visto, inviava una mail all'Aterp con la quale chiedeva chiarimenti sulla situazione.
Non passavano due ore che Marago' riceveva una telefonata dal funzionario preposto il quale "in modo alquanto preoccupato" lo invitava ad un "incontro per comunicare de visu alcune cose importanti".
E proprio quell'incontro fa precipitare il sindaco in quello che non esita a definire un "vero e proprio incubo, non solo per le possibili conseguenze penali e civili che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto per una ragione di coscienza".
In pratica proprio in quell'occasione egli viene a conoscenza della "situazione di assoluta pericolosità in cui versano i due immobili in questione con concreti rischi di cedimento strutturale addirittura accertati già prima di aprile 2014".
"È infatti di quel periodo - continua il sindaco - la redazione da parte dell'Aterp di uno studio di fattibilità con il quale si dispone tout court la demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato".
Da quel momento il sindaco, oltre ad essere in contatto permanente con i vertici regionali dell'azienda che si occupa di edilizia residenziale pubblica, avvia una serie di incontri informativi con le famiglie interessate "giustamente preoccupate di perdere la casa ottenuta dopo anni di attese e lungaggini burocratiche".
"Con i residenti ho parlato in modo chiaro e puntuale - chiarisce il primo cittadino - facendo loro capire che non li abbandoneremo e cercheremo in tutti i modi di trovare una soluzione condivisa ed il più possibile indolore".
"Nel contempo - continua - ho però fatto loro presente che procederemo allo sgombero delle palazzine senza indugio. Già nella prossima emanerò la relativa ordinanza che verrà eseguita anche a costo di murare gli accessi e richiedere l'intervento della forza pubblica".
"Mi rendo conto della gravità della situazione - ha concluso Marago' - e per tale ragione chiedo la vicinanza e la collaborazione dell'intera popolazione di Sant'Onofrio per l'individuazione di soluzioni praticabili per queste famiglie che comunque dovranno riavere le loro case in tempi certi attraverso la demolizione e la conseguente ricostruzione in sicurezza degli immobili 
Sulla vicenda si è registrato, durante i lavori consiliari, anche l'intervento dei due capigruppo di opposizione.
Pietro Lopreiato, già vicesindaco con l'amministrazione uscente Roda', ha ricordato una "precedente ordinanza di sgombero a suo tempo pubblicata".
Salvatore Bulzomi' dal canto suo ha auspicato la "dignitosa collocazione delle famiglie destinatarie del provvedimento di sgombero".
"Faremo per quanto possibile la nostra parte - ha poi concluso Bulzomi' - ma dubito fortemente che l'Aterp, stante la condizione di precarietà gestionale in cui si trova, si interesserà più di tanto del destino di queste famiglie e temo che alla fine tutto il peso ricadrà sulle spalle dell'amministrazione comunale".

(Raffaele Lopreiato)

SANT'ONOFRIO:DUE PALAZZINE A RISCHIO CROLLO SGOMBERO PER 12 FAMIGLIE

(Sant'Onofrio) È allarme rosso per gli alloggi Aterp di via Alcide De Gasperi.
A lanciarlo il sindaco Onofrio Marago' che nel corso dei lavori del civico consesso svoltosi venerdì scorso ha letteralmente "raggelato" i consiglieri comunali ed i numerosi cittadini presenti mettendoli al corrente della situazione di "assoluta pericolosità strutturale" in cui versano le due palazzine di edilizia residenziale pubblica.
Con i conseguenti rischi serissimi che ne derivano per l'incolumità fisica delle dodici famiglie che ormai da anni ci vivono.
Nel ripercorrere la vicenda, il primo cittadino ha ricordato come già nel corso del tradizionale giro elettorale di saluto alle famiglie avesse notato degli "strani fori praticati nelle strutture portanti degli edifici".
Ad accrescere i suoi timori la constatazione all'interno di diverse abitazioni visitate di "profonde crepe e lesioni che caratterizzavano muri e solai".
Grande era poi stata la sua meraviglia nel verificare che "assolutamente nulla sapevano gli abitanti delle palazzine sugli esiti di quei carotaggi esterni".
Una volta insediatosi il primo cittadino, memore di quanto aveva visto, inviava una mail all'Aterp con la quale chiedeva chiarimenti sulla situazione.
Non passavano due ore che Marago' riceveva una telefonata dal funzionario preposto il quale "in modo alquanto preoccupato" lo invitava ad un "incontro per comunicare de visu alcune cose importanti".
E proprio quell'incontro fa precipitare il sindaco in quello che non esita a definire un "vero e proprio incubo, non solo per le possibili conseguenze penali e civili che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto per una ragione di coscienza".
In pratica proprio in quell'occasione egli viene a conoscenza della "situazione di assoluta pericolosità in cui versano i due immobili in questione con concreti rischi di cedimento strutturale addirittura accertati già prima di aprile 2014".
"È infatti di quel periodo - continua il sindaco - la redazione da parte dell'Aterp di uno studio di fattibilità con il quale si dispone tout court la demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato".
Da quel momento il sindaco, oltre ad essere in contatto permanente con i vertici regionali dell'azienda che si occupa di edilizia residenziale pubblica, avvia una serie di incontri informativi con le famiglie interessate "giustamente preoccupate di perdere la casa ottenuta dopo anni di attese e lungaggini burocratiche".
"Con i residenti ho parlato in modo chiaro e puntuale - chiarisce il primo cittadino - facendo loro capire che non li abbandoneremo e cercheremo in tutti i modi di trovare una soluzione condivisa ed il più possibile indolore".
"Nel contempo - continua - ho però fatto loro presente che procederemo allo sgombero delle palazzine senza indugio. Già nella prossima emanerò la relativa ordinanza che verrà eseguita anche a costo di murare gli accessi e richiedere l'intervento della forza pubblica".
"Mi rendo conto della gravità della situazione - ha concluso Marago' - e per tale ragione chiedo la vicinanza e la collaborazione dell'intera popolazione di Sant'Onofrio per l'individuazione di soluzioni praticabili per queste famiglie che comunque dovranno riavere le loro case in tempi certi attraverso la demolizione e la conseguente ricostruzione in sicurezza degli immobili 
Sulla vicenda si è registrato, durante i lavori consiliari, anche l'intervento dei due capigruppo di opposizione.
Pietro Lopreiato, già vicesindaco con l'amministrazione uscente Roda', ha ricordato una "precedente ordinanza di sgombero a suo tempo pubblicata".
Salvatore Bulzomi' dal canto suo ha auspicato la "dignitosa collocazione delle famiglie destinatarie del provvedimento di sgombero".
"Faremo per quanto possibile la nostra parte - ha poi concluso Bulzomi' - ma dubito fortemente che l'Aterp, stante la condizione di precarietà gestionale in cui si trova, si interesserà più di tanto del destino di queste famiglie e temo che alla fine tutto il peso ricadrà sulle spalle dell'amministrazione comunale".

(Raffaele Lopreiato)

domenica 10 luglio 2016

SANT'ONOFRIO: AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DELLA "PASSEGGIATA EQUESTRE "

(Sant'Onofrio) Organizzata dall'amministrazione comunale, si svolgerà nella giornata  odierna 10 luglio la prima edizione della "Passeggiata Equestre".
È questo un modo originale, nelle intenzioni degli organizzatori, di riscoprire e valorizzare le bellezze naturalistiche del territorio santonofrese.
Vario il programma predisposto che, dopo il raduno dei cavalieri stabilito per le ore 10.00 presso l'asilo nido comunale di via Melissandra, prevede lo svolgimento della passeggiata equestre.
Dopo la pausa pranzo le attività riprenderanno con una serie di gare amatoriali e giochi di intrattenimento per i bambini. La cerimonia di premiazione prevista per le ore 16.30 chiuderà la manifestazione.
(R.L.)

SANT'ONOFRIO: AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DELLA "PASSEGGIATA EQUESTRE "

(Sant'Onofrio) Organizzata dall'amministrazione comunale, si svolgerà nella giornata  odierna 10 luglio la prima edizione della "Passeggiata Equestre".
È questo un modo originale, nelle intenzioni degli organizzatori, di riscoprire e valorizzare le bellezze naturalistiche del territorio santonofrese.
Vario il programma predisposto che, dopo il raduno dei cavalieri stabilito per le ore 10.00 presso l'asilo nido comunale di via Melissandra, prevede lo svolgimento della passeggiata equestre.
Dopo la pausa pranzo le attività riprenderanno con una serie di gare amatoriali e giochi di intrattenimento per i bambini. La cerimonia di premiazione prevista per le ore 16.30 chiuderà la manifestazione.
(R.L.)

sabato 9 luglio 2016

SANT'ONOFRIO:IL SINDACO MARAGO' DISTRIBUISCE LE DELEGHE

(Sant'Onofrio) Assegnate dal sindaco Onofrio Marago' le materie di competenza ad assessori e consiglieri delegati.
Con proprio atto emesso lo scorso 6 luglio, infatti, il primo cittadino ha così ripartito tra i componenti il suo esecutivo le seguenti competenze: vicesindaco Maria Elisabetta Marcello (Urbanistica, politiche comunitarie e politiche giovanili); Rosa Ferraro (Istruzione, cultura, personale e politiche del lavoro); Felice Casuscelli (Ambiente, protezione civile e polizia municipale); Antonio Ferito (Lavori pubblici, attività produttive e trasporti).
Tra i consiglieri di maggioranza deleghe importanti sono state assegnate a Onofrio Prestia (Edilizia privata), Giuseppe Ruffa (Informatizzazione) e Fortunato Santaguida (Sport e volontariato).
(R.L.)

SANT'ONOFRIO:IL SINDACO MARAGO' DISTRIBUISCE LE DELEGHE

(Sant'Onofrio) Assegnate dal sindaco Onofrio Marago' le materie di competenza ad assessori e consiglieri delegati.
Con proprio atto emesso lo scorso 6 luglio, infatti, il primo cittadino ha così ripartito tra i componenti il suo esecutivo le seguenti competenze: vicesindaco Maria Elisabetta Marcello (Urbanistica, politiche comunitarie e politiche giovanili); Rosa Ferraro (Istruzione, cultura, personale e politiche del lavoro); Felice Casuscelli (Ambiente, protezione civile e polizia municipale); Antonio Ferito (Lavori pubblici, attività produttive e trasporti).
Tra i consiglieri di maggioranza deleghe importanti sono state assegnate a Onofrio Prestia (Edilizia privata), Giuseppe Ruffa (Informatizzazione) e Fortunato Santaguida (Sport e volontariato).
(R.L.)

domenica 3 luglio 2016

MAIERATO:RACCOLTI E FUTURO IN PASTO AI CINGHIALI

(MAIERATO) Sconforto e rabbia.
Questi i sentimenti prevalenti tra i numerosi imprenditori agricoli che hanno disseminate le loro aziende nell’ampia vallata che partendo dalla “piana degli Scrisi” si sviluppa lungo la dorsale attraversata dalla cosiddetta strada dei Francesi. 
Una zona da sempre considerata, anche per la presenza di numerose sorgenti d’acqua, tra le più fertili dell’intera provincia vibonese e caratterizzata da vasti appezzamenti utilizzati per la coltivazione intensiva di grano, orzo, foraggi e vigneti.
E che, nonostante tutto, registra ormai da diversi anni gli indici più bassi sia in termini di produttività agricola che di redditività economica.
Causa di tutto ciò, la massiccia proliferazione di cinghiali che ormai da tempo la fanno da incontrastati padroni.
Qui, infatti, questi ungulati hanno trovato le condizioni ottimali per riprodursi e scorazzare indisturbati, procurandosi con relativa facilità il cibo necessario alla loro sopravvivenza.
Una situazione divenuta insostenibile per tanti agricoltori molti dei quali, stanchi delle solite promesse non mantenute da parte degli enti istituzionali preposti, hanno gettato la spugna o stanno per farlo.
Tra loro anche Antonio Moschella che dopo aver assistito impotente agli effetti nefasti della frana che nel 2010 ha letteralmente divorato tre ettari della sua azienda agricola si trova ora alle prese con questa ulteriore drammatica emergenza.
Con lui facciamo un giro lungo la strada dei Francesi per verificare i danni causati dai cinghiali e l’effetto è sconvolgente: intere piantagioni di cereali e foraggio, teoricamente pronte per il raccolto finale, letteralmente distrutte dalle scorribande quotidiane dei cinghiali. Composti da gruppi che a volte arrivano fino a quaranta cinquanta adulti i cinghiali, il più delle volte provenienti dalla vicina oasi naturalistica del lago Angitola, oltre a distruggere tutto ciò che incontrano sul loro passaggio mettono a serio rischio l’incolumità dei malcapitati di turno che in quel momento dovessero incrociarli.
Le origini di questo fenomeno sono ormai note da tempo e Moschella le riassume nelle “numerose campagne di ripopolamento scolte nei decenni scorsi, la breve durata del periodo ammesso di caccia, il fallimento delle politiche selettive varate da Provincia e Regione, le condizioni di vita ottimali che ormai consentono alle femmine di procreare due volte l’anno e fino a sei cuccioli per volta”.
Anche la politica dei rimborsi si è rivelata fallimentare fin dal primo momento data la esigua disponibilità di fondi a ciò destinati dalla Regione tanto da indurre la stragrande maggioranza degli agricoltori a “non presentare più la richiesta, considerate anche le spese che andrebbero sotenute per la redazione della perizia tecnica dei danni subiti”.
Di fronte a questa manifesta incapacità di fronteggiare il fenomeno nella sua complessità, se necessario “anche con l’intervento dell’esercito” come sostiene il giovane imprenditore agricolo, anche le associazioni di categoria stanno segnando il passo.
“E’ giusto organizzare incontri e dibattiti - puntualizza Moschella - ma ora è necessario passare alla fase operativa”.
“Le organizzazioni agricole - continua l‘agricoltore - devono dichiarare lo stato di mobilitazione permanente, se necessario anche attraverso azioni eclatanti purchè portino a risultati concreti”. 
Nel frattempo, gli imprenditori del comune di Maierato si sono costituiti in un comitato spontaneo con l’intento dichiarato di portare avanti la campagna di sensibilizzazione da tempo avviata.
E proprio sulla sinergia tra il comitato cittadino e la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Silvaggio, che ha inserito la soluzione del problema tra le priorità della sua azione di governo, confida Moschella per la tanto “auspicata svolta che con l’aiuto del prefetto e delle autorità preposte porti a scelte praticabili e condivise”.

Raffaele Lopreiato

MAIERATO:RACCOLTI E FUTURO IN PASTO AI CINGHIALI

(MAIERATO) Sconforto e rabbia.
Questi i sentimenti prevalenti tra i numerosi imprenditori agricoli che hanno disseminate le loro aziende nell’ampia vallata che partendo dalla “piana degli Scrisi” si sviluppa lungo la dorsale attraversata dalla cosiddetta strada dei Francesi. 
Una zona da sempre considerata, anche per la presenza di numerose sorgenti d’acqua, tra le più fertili dell’intera provincia vibonese e caratterizzata da vasti appezzamenti utilizzati per la coltivazione intensiva di grano, orzo, foraggi e vigneti.
E che, nonostante tutto, registra ormai da diversi anni gli indici più bassi sia in termini di produttività agricola che di redditività economica.
Causa di tutto ciò, la massiccia proliferazione di cinghiali che ormai da tempo la fanno da incontrastati padroni.
Qui, infatti, questi ungulati hanno trovato le condizioni ottimali per riprodursi e scorazzare indisturbati, procurandosi con relativa facilità il cibo necessario alla loro sopravvivenza.
Una situazione divenuta insostenibile per tanti agricoltori molti dei quali, stanchi delle solite promesse non mantenute da parte degli enti istituzionali preposti, hanno gettato la spugna o stanno per farlo.
Tra loro anche Antonio Moschella che dopo aver assistito impotente agli effetti nefasti della frana che nel 2010 ha letteralmente divorato tre ettari della sua azienda agricola si trova ora alle prese con questa ulteriore drammatica emergenza.
Con lui facciamo un giro lungo la strada dei Francesi per verificare i danni causati dai cinghiali e l’effetto è sconvolgente: intere piantagioni di cereali e foraggio, teoricamente pronte per il raccolto finale, letteralmente distrutte dalle scorribande quotidiane dei cinghiali. Composti da gruppi che a volte arrivano fino a quaranta cinquanta adulti i cinghiali, il più delle volte provenienti dalla vicina oasi naturalistica del lago Angitola, oltre a distruggere tutto ciò che incontrano sul loro passaggio mettono a serio rischio l’incolumità dei malcapitati di turno che in quel momento dovessero incrociarli.
Le origini di questo fenomeno sono ormai note da tempo e Moschella le riassume nelle “numerose campagne di ripopolamento scolte nei decenni scorsi, la breve durata del periodo ammesso di caccia, il fallimento delle politiche selettive varate da Provincia e Regione, le condizioni di vita ottimali che ormai consentono alle femmine di procreare due volte l’anno e fino a sei cuccioli per volta”.
Anche la politica dei rimborsi si è rivelata fallimentare fin dal primo momento data la esigua disponibilità di fondi a ciò destinati dalla Regione tanto da indurre la stragrande maggioranza degli agricoltori a “non presentare più la richiesta, considerate anche le spese che andrebbero sotenute per la redazione della perizia tecnica dei danni subiti”.
Di fronte a questa manifesta incapacità di fronteggiare il fenomeno nella sua complessità, se necessario “anche con l’intervento dell’esercito” come sostiene il giovane imprenditore agricolo, anche le associazioni di categoria stanno segnando il passo.
“E’ giusto organizzare incontri e dibattiti - puntualizza Moschella - ma ora è necessario passare alla fase operativa”.
“Le organizzazioni agricole - continua l‘agricoltore - devono dichiarare lo stato di mobilitazione permanente, se necessario anche attraverso azioni eclatanti purchè portino a risultati concreti”. 
Nel frattempo, gli imprenditori del comune di Maierato si sono costituiti in un comitato spontaneo con l’intento dichiarato di portare avanti la campagna di sensibilizzazione da tempo avviata.
E proprio sulla sinergia tra il comitato cittadino e la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Silvaggio, che ha inserito la soluzione del problema tra le priorità della sua azione di governo, confida Moschella per la tanto “auspicata svolta che con l’aiuto del prefetto e delle autorità preposte porti a scelte praticabili e condivise”.

Raffaele Lopreiato