lunedì 30 marzo 2015

SANT‘ONOFRIO: AFFRUNTATA, I NOMI DEI "PORTANTINI"

(SANT‘ONOFRIO) In piena aderenza con quanto stabilito dal nuovo regolamento diocesano in materia di svolgimento delle processioni e delle rappresentazioni sacre, si è proceduto nella giornata di ieri all’individuazione dei portatori delle statue per l’Affruntata.
La designazione è avvenuta pubblicamente, tramite il sorteggio effettuato nella chiesa matrice al termine della solenne celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme.
Una prima selezione dei nominativi era già stata effettuata, sempre a norma del regolamento diocesano, dal parroco don Franco Fragalà attraverso la verifica dei prescritti requisiti dei candidati di “assidui frequentatori della parrocchia, pienamente impegnati nel cammino di fede”. 
Questi in dettaglio i nominativi dei prescelti: Antonino Petrolo, Angelo Marturano, Raffaele Russo, Basilio Barbieri, Pietro Lopreiato e Paolo Riga (statua Madonna); Giovanni Ferito, Onofrio Fusca, Giuseppe Messina e Filippo Foti (San Giovanni); Filippo Pezzo, Maria Cugliari, Febbronia Barbieri e Maria Lopreiato (Cristo Risorto); Teresa Mancuso, Pasquale Profiti, Domenico Cugliari e Giulio Mancuso (Palio; Francesco Gerardo Barbieri (Mazza).

(Raffaele LopreiatoGazzetta del Sud 30/03/2015)

SANT‘ONOFRIO: AFFRUNTATA, I NOMI DEI "PORTANTINI"

(SANT‘ONOFRIO) In piena aderenza con quanto stabilito dal nuovo regolamento diocesano in materia di svolgimento delle processioni e delle rappresentazioni sacre, si è proceduto nella giornata di ieri all’individuazione dei portatori delle statue per l’Affruntata.
La designazione è avvenuta pubblicamente, tramite il sorteggio effettuato nella chiesa matrice al termine della solenne celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme.
Una prima selezione dei nominativi era già stata effettuata, sempre a norma del regolamento diocesano, dal parroco don Franco Fragalà attraverso la verifica dei prescritti requisiti dei candidati di “assidui frequentatori della parrocchia, pienamente impegnati nel cammino di fede”. 
Questi in dettaglio i nominativi dei prescelti: Antonino Petrolo, Angelo Marturano, Raffaele Russo, Basilio Barbieri, Pietro Lopreiato e Paolo Riga (statua Madonna); Giovanni Ferito, Onofrio Fusca, Giuseppe Messina e Filippo Foti (San Giovanni); Filippo Pezzo, Maria Cugliari, Febbronia Barbieri e Maria Lopreiato (Cristo Risorto); Teresa Mancuso, Pasquale Profiti, Domenico Cugliari e Giulio Mancuso (Palio; Francesco Gerardo Barbieri (Mazza).

(Raffaele LopreiatoGazzetta del Sud 30/03/2015)

sabato 21 marzo 2015

STEFANACONI. SOLIDARIETA' CORALE AL SINDACO DI SI'

 (STEFANACONI) La comunità di Stefanaconi non si piega alla logica della sopraffazione e si ritrova unita per dire no al vile atto intimidatorio subito dal sindaco Salvatore Di Sì cui, lo scorso 27 febbraio, ignoti hanno incendiato l’auto parcheggiata nei pressi della sua abitazione, ubicata nella vicina frazione Morsillara.
Questo il messaggio forte partito ieri sera da palazzo Carullo, dove si è tenuto il consiglio comunale aperto appositamente convocato dalla presidente del consiglio Daniela Maluccuio per tributare un “doveroso attestato di solidarietà politica e vicinanza umana al primo cittadino”.

Per l’occasione, tantissime le presenze istituzionali di rilievo tra cui il prefetto Giovanni Bruno, i parlamentari Ernesto Magorno e Bruno Censore, il presidente della Provincia Andrea Niglia, il consigliere regionale Vincenzo Pasqua, rappresentanze di tutte le forze sociali e tantissimi sindaci.
Unanime l’invito rivolto al “sindaco galantuomo” a “non arrendersi, per non darla vinta a criminali che vigliaccamente agiscono nell’ombra e ancora una volta gettano fango sulla laboriosa comunità di Stefanaconi”.
L’onorevole Magorno, in particolare, parlando nella sua duplice veste di segretario regionale del Pd e di componente della commissione parlamentare antimafia ha esaltato il “ruolo dei sindaci e degli amministratori locali di una terra di frontiera come la Calabria che, per il loro impegno quotidiano di contrasto ai soprusi della ‘ndrangheta, meritano senz’altro l’appellativo di eroi”.
L’onorevole Censore si è invece soffermato sulla “necessità di una sempre più fattiva collaborazione tra i diversi livelli istituzionali con le forze dell’ordine e la magistratura, in particolare, che ancora di più devono intensificare la loro meritoria attività per dare sicurezza ai cittadini”.

Toccanti le parole del sindaco Di Sì che, pur non negando la condizione di “difficoltà e paura” nella quale lui e la sua famiglia si trovano dalla sera dell’attentato, ha ribadito la ferma volontà di non arrendersi.
“Indietro non si torna - ha tuonato il primo cittadino - e questa comunità non verrà riportata al periodo di piombo degli anni Novanta”.
“Non getteremo la spugna e porteremo a compimento il mandato assegnatoci dagli elettori - ha concluso tra gli applausi Di Sì - continuando ad operare all’insegna della trasparenza e della legalità”

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 21/03/2015)

STEFANACONI. SOLIDARIETA' CORALE AL SINDACO DI SI'

 (STEFANACONI) La comunità di Stefanaconi non si piega alla logica della sopraffazione e si ritrova unita per dire no al vile atto intimidatorio subito dal sindaco Salvatore Di Sì cui, lo scorso 27 febbraio, ignoti hanno incendiato l’auto parcheggiata nei pressi della sua abitazione, ubicata nella vicina frazione Morsillara.
Questo il messaggio forte partito ieri sera da palazzo Carullo, dove si è tenuto il consiglio comunale aperto appositamente convocato dalla presidente del consiglio Daniela Maluccuio per tributare un “doveroso attestato di solidarietà politica e vicinanza umana al primo cittadino”.

Per l’occasione, tantissime le presenze istituzionali di rilievo tra cui il prefetto Giovanni Bruno, i parlamentari Ernesto Magorno e Bruno Censore, il presidente della Provincia Andrea Niglia, il consigliere regionale Vincenzo Pasqua, rappresentanze di tutte le forze sociali e tantissimi sindaci.
Unanime l’invito rivolto al “sindaco galantuomo” a “non arrendersi, per non darla vinta a criminali che vigliaccamente agiscono nell’ombra e ancora una volta gettano fango sulla laboriosa comunità di Stefanaconi”.
L’onorevole Magorno, in particolare, parlando nella sua duplice veste di segretario regionale del Pd e di componente della commissione parlamentare antimafia ha esaltato il “ruolo dei sindaci e degli amministratori locali di una terra di frontiera come la Calabria che, per il loro impegno quotidiano di contrasto ai soprusi della ‘ndrangheta, meritano senz’altro l’appellativo di eroi”.
L’onorevole Censore si è invece soffermato sulla “necessità di una sempre più fattiva collaborazione tra i diversi livelli istituzionali con le forze dell’ordine e la magistratura, in particolare, che ancora di più devono intensificare la loro meritoria attività per dare sicurezza ai cittadini”.

Toccanti le parole del sindaco Di Sì che, pur non negando la condizione di “difficoltà e paura” nella quale lui e la sua famiglia si trovano dalla sera dell’attentato, ha ribadito la ferma volontà di non arrendersi.
“Indietro non si torna - ha tuonato il primo cittadino - e questa comunità non verrà riportata al periodo di piombo degli anni Novanta”.
“Non getteremo la spugna e porteremo a compimento il mandato assegnatoci dagli elettori - ha concluso tra gli applausi Di Sì - continuando ad operare all’insegna della trasparenza e della legalità”

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 21/03/2015)

martedì 17 marzo 2015

SANT'ONOFRIO: AFFRUNTATA 2015 DOMENICA DELLE PALME L'ESTRAZIONE DEI PORTANTINI



(SANT‘ONOFRIO) Si svolgerà pubblicamente domenica delle Palme, in occasione della solenne celebrazione eucaristica mattutina e conformemente a quanto stabilito nel nuovo regolamento diocesano per le processioni emanato dal vescovo Luigi Renzo, l’estrazione dei nominativi dei portantini delle statue dell’Affruntata tra coloro che si saranno precedentemente candidati attraverso idonea prenotazione.
A comunicarlo il parroco di Sant’Onofrio, don Franco Fragalà, nel corso del partecipato convegno sul tema “L’Affruntata: la bellezza dell’umano” svoltosi presso il centro di aggregazione sociale di via Raffaele Teti.
Un’occasione di riflessione e confronto rivelatasi utile per la comunità, che si ritrovata unita nella consapevolezza che “l’Affruntata deve ritornare alla sua essenza di rappresentazione paraliturgica, capace di esaltare fede e partecipazione popolare ad un evento che da sempre costituisce motivo di identificazione e orgoglio per tutta la comunità santonofrese”.
Ed in tale ottica la comunicazione di don Fragalà ha di sicuro fatto tirare un sospiro di sollievo a quanti, e non erano pochi, temevano che anche questa edizione dell’Affruntata, alla luce dei reiterati fatti di cronaca succedutosi negli ultimi anni, potesse saltare.
Certo nessuna deroga sarà ammessa rispetto alle stringenti norme del regolamento diocesano che in modo alquanto esplicito esorta i parroci ad “essere coraggiosi e a dare concreti segni di rottura da certi andazzi impropri affidando ai giovani l’organizzazione della rappresentazione sacra ed il ruolo di portantini delle statue, individuandoli tra coloro che frequentano con assiduità la parrocchia e sono veramente impegnati in un cammino di fede”.
Tra il pubblico, ad ascoltare con interesse e discrezione le comunicazioni del parroco, anche il comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Biagio Russo, ed il sindaco Tito Rodà.
Il primo cittadino, in particolare, nel suo breve intervento di saluto oltre a manifestare condivisione per le nuove direttive impartite dal vescovo ha ribadito la “necessità irrinunciabile di riappropriarsi in modo univoco e trasparente dell’Affruntata, che più di ogni altra cosa costituisce elemento universalmente riconosciuto del patrimonio identitario della comunità santonofrese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, infine anche don Gaetano Currà, già parroco di Sant’Onofrio per oltre un quindicennio e profondo conoscitore della realtà locale, che scandendo le parole si è soffermato sull’Affruntata come “portatrice dei valori profondi di speranza e resurrezione” e non già come “ostentazione di valori venali o, peggio ancora, come strumento di legittimazione di culture perverse che contrastano palesemente con il messaggio evangelico da sempre improntato a giustizia e solidarietà”.
Per quanto riguarda invece il tema oggetto dell’incontro, apprezzamenti unanimi hanno riscosso le relazioni dello stesso don Currà e del prof. Domenico Sarsale che, coniugando la narrazione dei Vangeli e di episodi significativi, hanno ricostruito l’evoluzione storica delle rappresentazioni sacre del periodo di Pasqua tipiche del catanzarese e di parte del reggino per come influenzate dai bizantini prima e dai normanni dopo.
A rendere ulteriormente suggestiva la manifestazione, il saggio offerto dal gruppo parrocchiale di Azione Cattolica che ha proposto una interpretazione a più voci della preghiera “Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 17/03/2015)

SANT'ONOFRIO: AFFRUNTATA 2015 DOMENICA DELLE PALME L'ESTRAZIONE DEI PORTANTINI



(SANT‘ONOFRIO) Si svolgerà pubblicamente domenica delle Palme, in occasione della solenne celebrazione eucaristica mattutina e conformemente a quanto stabilito nel nuovo regolamento diocesano per le processioni emanato dal vescovo Luigi Renzo, l’estrazione dei nominativi dei portantini delle statue dell’Affruntata tra coloro che si saranno precedentemente candidati attraverso idonea prenotazione.
A comunicarlo il parroco di Sant’Onofrio, don Franco Fragalà, nel corso del partecipato convegno sul tema “L’Affruntata: la bellezza dell’umano” svoltosi presso il centro di aggregazione sociale di via Raffaele Teti.
Un’occasione di riflessione e confronto rivelatasi utile per la comunità, che si ritrovata unita nella consapevolezza che “l’Affruntata deve ritornare alla sua essenza di rappresentazione paraliturgica, capace di esaltare fede e partecipazione popolare ad un evento che da sempre costituisce motivo di identificazione e orgoglio per tutta la comunità santonofrese”.
Ed in tale ottica la comunicazione di don Fragalà ha di sicuro fatto tirare un sospiro di sollievo a quanti, e non erano pochi, temevano che anche questa edizione dell’Affruntata, alla luce dei reiterati fatti di cronaca succedutosi negli ultimi anni, potesse saltare.
Certo nessuna deroga sarà ammessa rispetto alle stringenti norme del regolamento diocesano che in modo alquanto esplicito esorta i parroci ad “essere coraggiosi e a dare concreti segni di rottura da certi andazzi impropri affidando ai giovani l’organizzazione della rappresentazione sacra ed il ruolo di portantini delle statue, individuandoli tra coloro che frequentano con assiduità la parrocchia e sono veramente impegnati in un cammino di fede”.
Tra il pubblico, ad ascoltare con interesse e discrezione le comunicazioni del parroco, anche il comandante della locale stazione dei carabinieri, maresciallo Biagio Russo, ed il sindaco Tito Rodà.
Il primo cittadino, in particolare, nel suo breve intervento di saluto oltre a manifestare condivisione per le nuove direttive impartite dal vescovo ha ribadito la “necessità irrinunciabile di riappropriarsi in modo univoco e trasparente dell’Affruntata, che più di ogni altra cosa costituisce elemento universalmente riconosciuto del patrimonio identitario della comunità santonofrese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, infine anche don Gaetano Currà, già parroco di Sant’Onofrio per oltre un quindicennio e profondo conoscitore della realtà locale, che scandendo le parole si è soffermato sull’Affruntata come “portatrice dei valori profondi di speranza e resurrezione” e non già come “ostentazione di valori venali o, peggio ancora, come strumento di legittimazione di culture perverse che contrastano palesemente con il messaggio evangelico da sempre improntato a giustizia e solidarietà”.
Per quanto riguarda invece il tema oggetto dell’incontro, apprezzamenti unanimi hanno riscosso le relazioni dello stesso don Currà e del prof. Domenico Sarsale che, coniugando la narrazione dei Vangeli e di episodi significativi, hanno ricostruito l’evoluzione storica delle rappresentazioni sacre del periodo di Pasqua tipiche del catanzarese e di parte del reggino per come influenzate dai bizantini prima e dai normanni dopo.
A rendere ulteriormente suggestiva la manifestazione, il saggio offerto dal gruppo parrocchiale di Azione Cattolica che ha proposto una interpretazione a più voci della preghiera “Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 17/03/2015)

domenica 15 marzo 2015

SANT'ONOFRIO:RODÁ REPLICA A FORZA ITALIA

(SANT‘ONOFRIO) L’attacco politico sferrato dal locale circolo di Forza Italia all’amministrazione comunale, accusata ancora una volta di “inadempienze e incapacità”, non cade nel vuoto.
A stretto giro di posta, infatti, ecco la risposta del sindaco Tito Rodà che in un’articolata nota non le manda certo a dire agli ex alleati di coalizione, ribattendo punto su punto a quelle che definisce “spietate e sublimi dichiarazioni che fanno strame della verità e della decenza”.
In particolare, il primo cittadino punta il dito contro il coordinatore forzista Raffaele Suppa che “invece di fare appelli inconcludenti avrebbe dovuto, per rispetto della realtà, andare fiero di quanto scritto sulla pagine regionali della Gazzetta a proposito di un finanziamento di duecentottantamila euro assegnato al nostro comune, insieme a soli altri otto centri dell’intera Calabria, per l’adeguamento antisismico dell’edificio adibito a scuola primaria e dell’infanzia”.
Rodà addebita questo atteggiamento a “insipienza, pregiudizio e malafede che combinandosi in una miscela di velenosità” impediscono di accorgersi degli altri finanziamenti ottenuti tra i quali i “centocinquantamila euro per la sistemazione delle strade esterne, i duecentosettantamila euro per la trasformazione dell’ex asilo infantile a centro di protezione civile e la progettazione in itinere relativa alla riqualificazione degli altri edifici scolastici”.
A conferma poi della volontà dell’amministrazione comunale di “non voler perdere nessuna opportunità offerta dai bandi comunitari”, il sindaco ricorda l’avvenuta presentazione di progetti relativi a “potenziamento energetico del municipio e del centro di aggregazione sociale, riqualificazione e videosorveglianza di aree pubbliche urbane, realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area adibita ad isola ecologica, regimentazione delle acque superficiali e messa in sicurezza dell’abitato, rafforzamento sismico di strutture strategiche”.
Anche sul fronte dei “debiti che sommergevano il comune è stata attivata la proceduta per l’ottenimento di un prestito di quasi tre milioni di euro” mentre per quanto riguarda il piano strutturale Rodà ricorda che Forza Italia “volutamente omette di ricordare che negli ultimi trent’anni non è mai stato approvato uno strumento urbanistico, essendo quello attuale adottato da un commissario ad acta, mentre questa amministrazione ha già predisposto tutti gli atti necessari per giungere al traguardo nel rispetto della trasparenza”.
Da qui le conclusioni del sindaco che dopo aver liquidato perentoriamente come “improduttive” le critiche del coordinatore Suppa che “sempre hanno come oggetto solo il famoso ufficio tecnico e l’asilo nido”, invita lo stesso a “rassegnarsi alle sue meditazioni e a rispettare un po’ di più la verità e, soprattutto, la comunità che perdona ma ricorda”.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 15/03/2015)











































SANT'ONOFRIO:RODÁ REPLICA A FORZA ITALIA

(SANT‘ONOFRIO) L’attacco politico sferrato dal locale circolo di Forza Italia all’amministrazione comunale, accusata ancora una volta di “inadempienze e incapacità”, non cade nel vuoto.
A stretto giro di posta, infatti, ecco la risposta del sindaco Tito Rodà che in un’articolata nota non le manda certo a dire agli ex alleati di coalizione, ribattendo punto su punto a quelle che definisce “spietate e sublimi dichiarazioni che fanno strame della verità e della decenza”.
In particolare, il primo cittadino punta il dito contro il coordinatore forzista Raffaele Suppa che “invece di fare appelli inconcludenti avrebbe dovuto, per rispetto della realtà, andare fiero di quanto scritto sulla pagine regionali della Gazzetta a proposito di un finanziamento di duecentottantamila euro assegnato al nostro comune, insieme a soli altri otto centri dell’intera Calabria, per l’adeguamento antisismico dell’edificio adibito a scuola primaria e dell’infanzia”.
Rodà addebita questo atteggiamento a “insipienza, pregiudizio e malafede che combinandosi in una miscela di velenosità” impediscono di accorgersi degli altri finanziamenti ottenuti tra i quali i “centocinquantamila euro per la sistemazione delle strade esterne, i duecentosettantamila euro per la trasformazione dell’ex asilo infantile a centro di protezione civile e la progettazione in itinere relativa alla riqualificazione degli altri edifici scolastici”.
A conferma poi della volontà dell’amministrazione comunale di “non voler perdere nessuna opportunità offerta dai bandi comunitari”, il sindaco ricorda l’avvenuta presentazione di progetti relativi a “potenziamento energetico del municipio e del centro di aggregazione sociale, riqualificazione e videosorveglianza di aree pubbliche urbane, realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area adibita ad isola ecologica, regimentazione delle acque superficiali e messa in sicurezza dell’abitato, rafforzamento sismico di strutture strategiche”.
Anche sul fronte dei “debiti che sommergevano il comune è stata attivata la proceduta per l’ottenimento di un prestito di quasi tre milioni di euro” mentre per quanto riguarda il piano strutturale Rodà ricorda che Forza Italia “volutamente omette di ricordare che negli ultimi trent’anni non è mai stato approvato uno strumento urbanistico, essendo quello attuale adottato da un commissario ad acta, mentre questa amministrazione ha già predisposto tutti gli atti necessari per giungere al traguardo nel rispetto della trasparenza”.
Da qui le conclusioni del sindaco che dopo aver liquidato perentoriamente come “improduttive” le critiche del coordinatore Suppa che “sempre hanno come oggetto solo il famoso ufficio tecnico e l’asilo nido”, invita lo stesso a “rassegnarsi alle sue meditazioni e a rispettare un po’ di più la verità e, soprattutto, la comunità che perdona ma ricorda”.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 15/03/2015)











































venerdì 6 marzo 2015

SANT'ONOFRIO: FORZA ITALIA FA UN BILANCIO E CENSURA L'OPERATO DELLA GIUNTA.

Ing. Raffaele SUPPA
(SANT'ONOFRIO) Un bilancio sull'operato dell'amministrazione comunale quando ormai manca poco più di un anno alla scadenza elettorale e nel "mezzo di una crisi economica che tocca tutti da vicino".
A tracciarlo, il coordinamento cittadino di Forza Italia che partendo dal presupposto come "nulla e' cambiato dopo la gestione commissariale per le condizioni in cui versa il paese", non lesina osservazioni e critiche nei confronti dell'esecutivo del quale pure, in una prima fase, ne aveva fatto parte a pieno titolo.
In particolare, al sindaco Tito Roda' viene addebitata la "continua situazione di precarietà dell'ufficio tecnico comunale", incapace di dare risposte immediate ai cittadini esasperati dalle "lungaggini amministrative" cui sono sottoposti.
All'origine di questo disservizio, per il circolo guidato da Raffaele Suppa, anche la "stranezza di tecnici che, chiamati da altre realtà, puntualmente dopo poco tempo abbandonano il campo lasciando l'ufficio sprovvisto". Anche sulla mancata approvazione del piano strutturale comunale, attualmente bloccato negli "anfratti delle stanze municipali", i forzisti santonofresi appuntano le loro attenzioni, segnalando in particolare il mancato coinvolgimento di cittadini ed associazioni ad una partecipazione "attiva e plurale" per la predisposizione di questo importante strumento di pianificazione e sviluppo territoriale.
Chiarezza viene infine chiesta sulla "cancellazione dell'asilo nido, per la cui scelta di chiuderlo rimaniamo ancora in attesa di un bilancio positivo da dimostrare per come ipotizzato" dal sindaco Roda'.
E proprio il primo cittadino e' il destinatario dell'esortazione con cui si chiude il documento di Forza Italia, con l'invito a Roda' a "prendere atto delle proprie inadempienze e incapacità di amministrare, ridando ai cittadini la libertà di esprimere una nuova alternativa valida e credibile nella prospettiva di rinascita del paese".

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 06/03/2015)

SANT'ONOFRIO: FORZA ITALIA FA UN BILANCIO E CENSURA L'OPERATO DELLA GIUNTA.

Ing. Raffaele SUPPA
(SANT'ONOFRIO) Un bilancio sull'operato dell'amministrazione comunale quando ormai manca poco più di un anno alla scadenza elettorale e nel "mezzo di una crisi economica che tocca tutti da vicino".
A tracciarlo, il coordinamento cittadino di Forza Italia che partendo dal presupposto come "nulla e' cambiato dopo la gestione commissariale per le condizioni in cui versa il paese", non lesina osservazioni e critiche nei confronti dell'esecutivo del quale pure, in una prima fase, ne aveva fatto parte a pieno titolo.
In particolare, al sindaco Tito Roda' viene addebitata la "continua situazione di precarietà dell'ufficio tecnico comunale", incapace di dare risposte immediate ai cittadini esasperati dalle "lungaggini amministrative" cui sono sottoposti.
All'origine di questo disservizio, per il circolo guidato da Raffaele Suppa, anche la "stranezza di tecnici che, chiamati da altre realtà, puntualmente dopo poco tempo abbandonano il campo lasciando l'ufficio sprovvisto". Anche sulla mancata approvazione del piano strutturale comunale, attualmente bloccato negli "anfratti delle stanze municipali", i forzisti santonofresi appuntano le loro attenzioni, segnalando in particolare il mancato coinvolgimento di cittadini ed associazioni ad una partecipazione "attiva e plurale" per la predisposizione di questo importante strumento di pianificazione e sviluppo territoriale.
Chiarezza viene infine chiesta sulla "cancellazione dell'asilo nido, per la cui scelta di chiuderlo rimaniamo ancora in attesa di un bilancio positivo da dimostrare per come ipotizzato" dal sindaco Roda'.
E proprio il primo cittadino e' il destinatario dell'esortazione con cui si chiude il documento di Forza Italia, con l'invito a Roda' a "prendere atto delle proprie inadempienze e incapacità di amministrare, ridando ai cittadini la libertà di esprimere una nuova alternativa valida e credibile nella prospettiva di rinascita del paese".

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 06/03/2015)