martedì 25 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: L'EX ASILO DELLE SUORE DIVENUTO "CENTRO OPERATIVO COMUNALE" E' ORMAI PRONTO A TORNARE A NUOVA VITA.

(SANT‘ONOFRIO) L’ex asilo d’infanzia di via Del Signore tornerà presto a nuova vita.
Ad assicurarlo, l’arch. Antonino Pezzo, progettista e direttore dei lavori di riqualificazione dell’immobile destinato a divenire sede di Coc (Centro operativo comunale) della Protezione civile.
L’intervento, reso possibile da un contributo di duecentosettantamila euro erogato nell’ambito del bando regionale finalizzato alla “realizzazione di interventi di rafforzamento strutturale e di miglioramento sismico”, doterà il territorio di una “struttura di pronto intervento capace di garantire tempestivamente una serie di risposte operative nei diversi casi di emergenza che si dovessero prospettare”. 


In tale ottica, va ricordato che le sedi Coc sono considerate di interesse strategico, in particolare durante gli eventi sismici, ai fini della pianificazione dell’emergenza di primo livello da prestare nell’immediato alle popolazioni colpite.
Una volta realizzato, questo intervento consentirà il raggiungimento di un duplice obiettivo.
Infatti, oltre a dotare il territorio di una funzionale struttura dalla quale fronteggiare tutte le situazioni di emergenza che si dovessero malauguratamente manifestare in futuro, si contribuirà a ridare vita ad un pezzo significativo della storia sociale e culturale di Sant’Onofrio.
Da sempre conosciuto come “l’asilo delle suore”, che qui per più di un quarantennio hanno prestato la loro opera di formazione di generazioni di bambini, l’immobile realizzato nel dopoguerra dal “sindaco della ricostruzione” Vincenzo Lattari, era poi entrato nella fase dell’obliò fino alla definitiva chiusura degli anni Ottanta, con la definitiva partenza delle consorelle del Sacro Cuore.
Inutili si erano anche rivelati i successivi tentativi di rianimare la struttura rendendola disponibile alle associazioni culturali sul presupposto della realizzazione dei necessari interventi di recupero strutturale che, per mancanza di fondi, nei fatti non era stato finora possibile realizzare.
 
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 25/10/2016

venerdì 21 ottobre 2016

VANITY FAIR: PROGETTO LIFE DI RAFFAELE MONTEPAONE - CENTENARIE, SOLO PER LE RUGHE.


Articolo sulla rivista Vanity Fair del 5 Ottobre 2016

Centenarie, solo per le rughe
La più giovane ha ottantotto anni, le altre viaggiano tra i novanta e i cento. Vivono in Calabria, terra record per la longevità, ma a loro i primati non importano. Però si sono svelate a un fotografo che si è perso in quei paesini e nelle loro rughe.

In Calabria ci sono donne che portano in faccia il Novecento. Anime semplici, mogli, madri che hanno attraversato il secolo in disparte, restandosene in paesini dove tutto accade lento. Pochissime di loro hanno studiato e nei loro ricordi è difficile trovare qualcosa in più di un ritmo contadino.
Non sono famose come i conterranei centenari di Bivongi o quelli di Molochio, protagonisti di studi di università italiane e straniere per capire il perché della loro longevità (aria buona, poco stress e una dieta povera di proteine animali e ricca di verdure, in specie fagiolini verdi, olive e pane integrale). Sono però le modelle preferite di un fotografo locale, che dal 2007 ha iniziato a ritrarle. Raffaele Montepaone, 35 anni, vive e lavora a Vibo Valentia e con il suo progetto Life (a ottobre in mostra con una collettiva e una personale in Francia, a Grenoble) racconta la bellezza che non sfiorisce, anche quando la pelle si riempie di rughe. Gira per le campagne, arriva nei borghi più isolati e, quando incontra una di queste regine del vivere, inizia a parlarci. Si fa raccontare la loro storia, accetta di buon grado le domande incuriosite delle vecchie signore e solo quando sente che si è creata la giusta confidenza chiede se può scattare una foto. Dice che gli piace dare immortalità alla gente con un’immagine, poi ci pensa e aggiunge: «In questi volti c’è tutta la grandezza della vita».


http://raffaelemontepaone.it/index.php/2016/10/07/vanity-fair/

mercoledì 19 ottobre 2016

UN GRUPPO DI IMPRENDITORI TOSCANI DA' ALLA CARITAS DIOCESANA UN FURGONE



CHI E’ MARCO BARTOLETTI
Marco Bartoletti
Titolare della “BB s.p.a.” con sede in Calenzano (FI), Marco Bartoletti produce per le più prestigiose griffe della moda accessori di alta qualità in acciaio, alluminio, legno e materiali plastici.
E’ considerato un “imprenditore illuminato” per la forte vocazione sociale solidarista che, in piena aderenza con i principi della dottrina sociale della chiesa, lo caratterizza.
Nella sua azienda, infatti, ormai da anni trovano gratificazione nella piena integrazione lavorativa soggetti con disabilità gravi e malati terminali.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti tra cui il “Cedro d’Oro”, annualmente assegnato dalla Favo (Federazione italiana associazioni di volontariato in oncologia) per “l’esempio ed il contributo dato nella lotta contro il cancro”.

sabato 15 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: SI PONGONO LE BASI DELLA DIFFERENZIATA "PORTA A PORTA"

(SANT‘ONOFRIO) Anche i cittadini di Sant’Onofrio presto fruiranno del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.
Prende così forma uno dei punti qualificanti dell’azione programmatica della lista Tre Spighe che ha prevalso nell’ultima tornata elettorale amministrativa conquistando la guida del comune con l'affermazione del sindaco Onofrio Maragò.
Già in una delle primissime sedute del civico consesso era emerso l’orientamento a procedere con decisione in tale direzione, con l’adozione del regolamento che prevedeva l’adozione del sistema integrale di raccolta dei rifiuti “porta a porta” e la conseguente abolizione dei cassonetti attualmente in uso.
Alla base di tale decisione, oggettive valutazioni sia di carattere sanitario che economico, con i costi complessivi di gestione che attualmente arrivano a circa 350mila euro annui e che con il nuovo servizio di raccolta a regime si ridurrebbero di circa 100mila euro.
Per far partire al più presto la differenziata, che prevede un calendario di raccolta delle diverse tipologie di rifiuti articolato nei primi cinque giorni della settimana, l’amministrazione Maragò si sta muovendo su due piani.
Dal punto di vista strettamente operativo, si stanno predisponendo tutti gli atti formali per l’acquisizione dei mezzi logistici necessari a far partire il servizio.
Vanno in tale direzione anche la prevista acquisizione del materiale idoneo da distribuire alle famiglie e l’acquisto, per un importo complessivo di quarantamila euro, di un automezzo da utilizzare per raccolta giornaliera ed il conferimento dei diversi tipi di rifiuti.
 
In fase avanzata è anche la campagna informativa per sensibilizzare le famiglie sul nuovo tipo di raccolta dei rifiuti con un ruolo importante che in tale ottica rivestiranno le istituzioni scolastiche e le numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale.
Con le realtà associazionistiche sportive, in particolare, l’amministrazione comunale intende sottoscrivere un proficuo quanto innovativo patto di collaborazione vincolando la concessione di contributi economici all’impegno profuso dalle stesse a favore della diffusione del nuovo modello comunale di gestione del ciclo dei rifiuti.
E proprio i componenti delle locali squadre di calcio, dando seguito a quanto deciso nel corso di una riunione operativa con l’amministrazione comunale svoltasi lo scorso 12 ottobre, avvieranno già dai prossimi giorni la distribuzione presso le famiglie di materiale informativo e dei cestini per la raccolta dell’umido.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 15/10/2016)

venerdì 14 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: AL VIA IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA CON CONTROLLI RIGOROSI

(SANT‘ONOFRIO) Al via il servizio di mensa destinato ai bambini della scuola dell’infanzia garantito dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto “L’arte del catering” di Mileto.
Stringenti i controlli predisposti dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’istituzione scolastica al fine di garantire la regolarità del servizio sia in termini di erogazione dei pasti che di assoluta qualità degli stessi. 
Sant'Onofrio: Scuola dell'Infanzia
A tale scopo è stata prontamente attivata la commissione di controllo composta dal responsabile del servizio Paolo Petrolo, genitori e referenti scolastici.
Ad ulteriore garanzia del servizio, prevista la fattiva collaborazione delle famiglie alle quali viene data la possibilità di monitorare quotidianamente il servizio mensa.
Concretamente, due genitori potranno partecipare a turno alle diverse fasi di erogazione del servizio, anche con il consumo diretto del pasto, per verificarne la congruità qualitativa e quantitativa con il menù prestabilito.
La riattivazione del servizio mensa a favore dei piccoli alunni della scuola materna costituisce l’auspicato ritorno alla normalità dopo gli incresciosi episodi dello scorso gennaio quando, durante la somministrazione del pranzo, erano stati rinvenuti parassiti nella pasta.
Ad accorgersene alcune docenti che intervenivano prontamente facendo sospendere immediatamente il servizio e dandone comunicazione al dirigente scolastico Raffaele Vitale.
La situazione creava comprensibile preoccupazione presso le famiglie interessate che chiedevano interventi risolutori all’amministrazione comunale ed all‘istituzione scolastica.
L’epilogo finale, accelerato anche da un intervento del Nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri che rilevavano tutta una serie di carenze igieniche e irregolarità a carico della ditta, portava alla revoca definitiva dell’appalto ed alla momentanea interruzione del servizio.
Memori di quella brutta esperienza i genitori dei piccoli alunni non faranno certo ora mancare la loro attenzione e vigilanza sulla regolarità del servizio.
A garanzia ulteriore della qualità dello stesso merita essere segnalato il ruolo istituzionale di Rosa Ferraro, all’epoca tra le mamme più “agguerrite” in difesa della salute dei propri bambini e che oggi riveste la carica di assessore comunale alla pubblica istruzione.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 14/10/2016)

mercoledì 12 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: EDIFICI STRATEGICI CON VULNERABILITA' ANCHE MEDIO-ALTA.

Sant'Onofrio: Scuola Media S. D'Aloe
(SANT‘ONOFRIO) Pur risultando oggettivamente datato, in quanto risalente a ben diciotto anni fa, lo studio redatto dal dipartimento nazionale di Protezione civile descrive ancora oggi in modo estremamente attendibile lo stato di salute degli edifici pubblici nel comune di Sant’Onofrio.
Una radiografia impietosa, quella che ne viene fuori, in quanto evidenzia le tantissime criticità degli edifici interessati dall’indagine conoscitiva e per la messa in sicurezza dei quali poco o nulla è stato realizzato dal 1998 ad oggi.
Premesso che la verifica è stata condotta dai tecnici incaricati dalla Protezione civile sia sulle componenti in muratura che su quelle in calcestruzzo dei diversi fabbricati, è per quest’ultima tipologia di materiale che si rinvengono i livelli di vulnerabilità più allarmanti.
Estremamente preoccupante appare, in particolare, la condizione strutturale degli edifici scolastici di via del Signore attualmente adibiti a scuola materna ed elementare e della scuola media “Stanislao D’Aloe” di via Badea, tutte caratterizzate da un livello di vulnerabilità sismica definito “medioalto”.
Identica situazione di rischio anche per l’immobile di via Melissandra, per oltre un trentennio adibito ad asilo nido ed attualmente chiuso per la sospensione del servizio a suo tempo decretato dall’amministrazione Rodà.
Poco sicuro anche il palazzo municipale di via Raffale Teti con una vulnerabilità sismica “medioalta”.
Minore preoccupazione sembra invece destare l’edificio pubblico di via Badea a suo tempo classificato a rischio “medio basso”.
Inizialmente destinato a scuola materna, l’immobile ormai da un ventennio è stato assegnato in comodato gratuito dal comune alla parrocchia che lo utilizza per le attività oratoriali.
Completamente mutata appare, rispetto alla condizione di utilizzo iniziale, la situazione relativa al mattatoio comunale (vulnerabilità “medio bassa“) di località Cao ormai da anni completamente dismesso e all’ex direzione didattica di via Raffaele Teti (vulnerabilità “medio bassa“) nel frattempo demolita per fare posto alla costruzione ex novo del centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino”.
In fase di ristrutturazione è poi l’asilo comunale ex suore di via del Signore (vulnerabilità sismica “medioalta”).
L’immobile, ormai da diversi decenni in stato di completo abbandono, dovrebbe rinascere a nuova vita al termine dei lavori di riqualificazione finalizzati alla creazione di una sede Coc (Centro operativo comunale) gestita dalla Protezione civile.
Allarmante, infine, anche la situazione di alcuni edifici censiti sul territorio comunale e destinati all’erogazione di importanti servizi quali ufficio postale e alloggi Anas, entrambi caratterizzati da una vulnerabilità sismica “medioalta”.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 12/10/2016)

mercoledì 5 ottobre 2016

STEFANACONI: ANTENNA CORRETTO L'OPERATO DEL COMUNE

(STEFANACONI) Giunge all’epilogo conclusivo la vicenda che ormai da diversi mesi vede contrapposta la comunità di Stefanaconi alla compagnia telefonica Wind.
All’origine della querelle la decisione della Wind di procedere all’installazione di un’antenna di telefonia mobile per l’emissione di campi elettromagnetici ad alta frequenza a ridosso del centro abitato ed in prossimità degli edifici scolastici.
Ad accentuare ulteriormente la preoccupazione dei cittadini, la constatazione che il traliccio alto più di venticinque metri sarebbe dovuto sorgere in un’area classificata “R4” in quanto considerata ad elevatissimo rischio di dissesto idrogeologico.
Una situazione di oggettivo rischio per le possibili gravi ricadute ambientali e sulla salute pubblica tanto da indurre di recente la Procura della Repubblica di Vibo Valentia a procedere al sequestro cautelativo del cantiere dove avrebbero dovuto realizzarsi i lavori dell’impianto.
A scrivere probabilmente la parola fine è ora il Consiglio di Stato con la sentenza che rigetta l’ordinanza con la quale il Tar Calabria aveva precedentemente sospeso l’efficacia dei provvedimenti adottati dal comune di Stefanaconi per la demolizione delle opere abusivamente realizzate da Wind.
Di fatto con questa decisione il massimo consesso di giustizia amministrativa accoglie e fa proprie le argomentazioni addotte dagli avvocati Maria Teresa Santaguida e Domenico Sorace in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Sì.
Nello specifico, viene confermata la legittimità dei provvedimenti adottati dall’ente a fronte di interventi edilizi realizzati dalla società di telecomunicazione in assenza delle necessarie autorizzazioni.
La paventata realizzazione dell’impianto Wind, lo ricordiamo, aveva provocato una forte mobilitazione nella comunità di Stefanaconi con la costituzione di un agguerrito Comitato “NO Antenna” cui avevano aderito oltre 1300 cittadini.
E proprio dal presidente del comitato Raffaele Arcella erano partite una serie di bordate contro l’operato del Genio Civile e della stessa amministrazione comunale considerata almeno in alcuni delicati passaggi della vicenda “fin troppo morbida se non addirittura acquisciente” nei confronti della Wind.
Appare quindi comprensibile, nel momento del successo della battaglia giudiziaria intrapresa, la volontà del sindaco Di Sì di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
E così, dopo aver evidenziato come ancora una volta il comune di Stefanaconi ha dimostrato di avere “agito correttamente e nel pieno rispetto dei principi di legalità e trasparenza”, il primo cittadino non nasconde la propria soddisfazione per la “difficile battaglia condotta e vinta contro un colosso delle telecomunicazioni”.
“Non intendo polemizzare - è la stoccata conclusiva di Di Sì - sulle inesattezze circa presunte omissioni o ritardi nell’assumere non meglio precisate iniziative, essendo obiettivo primario dell’amministrazione comunale da me guidata la difesa degli interessi della collettività in piena aderenza con i principi di legalità e trasparenza ”.

Raffaele Lopreiato