giovedì 10 novembre 2016

SANT'ONOFRIO: RACCOLTA DIFFERENZIATA ANCHE DEGLI OLI USATI

Il Sindaco Onofrio Maragò
(SANT‘ONOFRIO) Continua la fase di avvicinamento all’avvio del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
E’ questo uno dei punti qualificanti del programma amministrativo presentato in campagna elettorale dall’esecutivo guidato dal sindaco Onofrio Maragò ed avviato senza indugi già nei giorni immediatamente successivi all’insediamento.
Per centrare questo obiettivo, l’amministrazione comunale punta con decisione sul coinvolgimento delle associazioni di volontariato, stimolate ad un fattivo impegno nella campagna di sensibilizzazione e conoscenza delle modalità di svolgimento del nuovo servizio porta a porta in cambio di adeguati contributi economici.
Particolarmente attive, in tale ottica, si stanno rivelando le locali associazioni sportive che proprio in questi giorni, suddivise in gruppi, stanno ultimando il giro del paese per distribuire casa per casa i contenitori per i rifiuti organici e la brochure informativa con le modalità ed il calendario settimanale di raccolta differenziata.
Contestualmente, l’amministrazione comunale ha provveduto all’installazione in tre diversi punti del paese dei contenitori dedicati alla raccolta dell’olio usato nelle famiglie per la preparazione degli alimenti.
E’ questo uno degli argomenti di maggiore criticità nel sistema di raccolta differenziata in quanto gli oli vegetali quali l’olio di oliva o di semi vari ma anche i grassi vegetali e animali come burro e margarina che residuano dalla cottura o dalla frittura dei cibi sono considerati “fortemente inquinanti”.
Da qui la necessità di evitarne lo smaltimento attraverso la normale rete fognaria in quanto difficili da trattare nei tradizionali impianti di depurazione. 
 L’invito pressante dell’amministrazione comunale è che le famiglie, dopo aver raccolto i residui di oli e grassi in bottigliette di plastica, li depositino nei punti di raccolta ubicati nelle vie Tre Croci, Raffaele Teti e Badea.
Sarà cura del comune provvedere periodicamente al conferimento di questi prodotti a società specializzata che si occuperà della loro trasformazione industriale. 
 
(Raffaele Lopreiato, Gazzetta del Sud 10/11/2016)

mercoledì 9 novembre 2016

SANT‘ONOFRIO: SQUADRA E SOCIETA' SI PRESENTANO AI CITTADINI

(SANT‘ONOFRIO) La locale compagine calcistica si presenta alla comunità.
E’ avvenuto nella mattinata dello scorso 6 novembre in due distinti momenti che hanno visto protagonisti i calciatori, quasi tutti giovanissimi e d’origine santonofrese, ed i componenti il direttivo societario della formazione del Sant’Onofrio Calcio.

La manifestazione, alla quale hanno presenziato numerosi sportivi e rappresentanti istituzionali con in testa il sindaco Onofrio Maragò, si è svolta presso il centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino” fino al momento della partecipazione alla Santa Messa officiata nella chiesa matrice dal parroco don Franco Fragalà con tanto di benedizione finale impartita alla squadra.
Questa iniziativa vuole costituire, nelle intenzioni del neo presidente Franco Ciancio e del giovane vicepresidente Giorgio Caridà, il migliore viatico per il rilancio dell’importante tradizione calcistica locale senza peraltro tralasciare momenti di impegno e coinvolgimento diretto nel campo della promozione sociale e culturale.
La formazione calcistica, che militerà nel girone F del campionato di Terza Categoria, si avvarrà della guida sicura del mister Gino Naccari che sarà affiancato, nel ruolo di preparatore atletico, da Melino Cosentino, ancora oggi ricordato come una delle bandiere della Vibonese anni Settanta.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 09/11/2016)

martedì 8 novembre 2016

SANT‘ONOFRIO:NONNA ANGELA NANO FRAGALA' SPEGNE CENTO CANDELINE

Angela Nano Fragala' con ai lati i figli Giuseppe e Domenico
(SANT‘ONOFRIO) Circondata dal calore e dall’affetto dei figli Domenico e Giuseppe e dei tanti nipoti e pronipoti, lo scorso 1 novembre la signora Angela Nano Fragalà ha tagliato l’invidiabile traguardo del secolo di vita.
Nel fatidico momento del taglio della torta, guarnita da un grande numero 100 ed al quale erano presenti anche il sindaco Onofrio Maragò ed il parroco don Franco Fragalà, la signora Angela si è presentata lucida seppur costretta a letto ormai da qualche anno a causa di una rovinosa caduta che le ha provocato la frattura del femore.
Nei suoi cento anni di vita nonna Angela ha attraversato quasi per intero il cosiddetto “Secolo breve” per poi affacciarsi nella prima parte degli anni Duemila.
La sua esistenza, nel succedersi di eventi drammatici come le due guerre mondiali e le ricorrenti crisi economiche del Mezzogiorno d’Italia, si è interamente svolta a Sant’Onofrio dove al prezzo di grandi sacrifici e di duro lavoro nei campi è riuscita, con dignità e trovando sempre forza nella fede, a mandare avanti e fare progredire la propria famiglia.
Un riconoscimento, questo, sancito pubblicamente anche dall’amministrazione comunale che nella pergamena ricordo consegnata durante i festeggiamenti dal primo cittadino addita la “Nonna di Sant’Onofrio” come “esempio di semplicità, laboriosità e longevità per le giovani generazioni”.
Da segnalare, infine, che Angela prosegue una consolidata tradizione di longevità tanto che la sua famiglia è conosciuta in paese anche con il soprannome di “vecchiotti”.
Il traguardo raggiunto da nonna Angela consolida la fama di Sant’Onofrio “paese dei centenari”.
Ad ulteriore conferma di ciò, l’ideale passaggio del testimone tra Maria Rosaria Maragò, scomparsa lo scorso 29 luglio alla veneranda età di 105 anni, e nonna Angela Nano Fragalà.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 08/11/2016)

martedì 1 novembre 2016

SANT'ONOFRIO:PALAZZINE ATERP DA SGOMBERARE, SETTE FAMIGLIE NON VANNO VIA, DIFFICILE TROVARE ALTRI ALLOGGI.

(SANT‘ONOFRIO) Appare sempre più preoccupante la situazione dei residenti nelle palazzine Aterp di via De Gasperi.
Nessuna novità sembra infatti profilarsi all’orizzonte per le sette famiglie, sulle dodici inizialmente assegnatarie, che ancora risiedono nei rispettivi alloggi nonostante la conclamata pericolosità.
A formalizzarla i tecnici incaricati dall’Aterp che già ad aprile 2015, dopo alcuni sopralluoghi ed una serie di carotaggi effettuati sulle strutture portanti, redigevano una relazione con la quale disponevano tout court la “demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato”.
Allo stato permangono quindi le difficoltà a reperire in paese alloggi alternativi in locazione.
Tanto da profilarsi una difficile situazione di stallo che, al momento, né l’azienda regionale che gestisce gli alloggi popolari nè l’amministrazione comunale sembrano in grado di sbloccare.
A farsi ora interprete delle preoccupazioni delle famiglie interessate scende ora in campo il gruppo consiliare di opposizione “Insieme per la Rinascita”.
In una interrogazione indirizzata al sindaco Onofrio Maragò e  presentata nella giornata di ieri, i consiglieri Salvatore Bulzomì e Pino Arcella ribadiscono infatti l’“assoluta pericolosità strutturale in cui versano le due palazzine” ed esprimono la loro “solidarietà alle famiglie che hanno o dovranno sgomberare tali edifici” auspicando l’individuazione di una “soluzione dignitosa nel più breve tempo possibile”.

A tal proposito, gli esponenti della minoranza chiedono al primo cittadino di conoscere se lo “sgombero è stato effettuato e quali, eventualmente, le soluzioni adottate per la sistemazione delle famiglie”.
Ad accrescere la preoccupazione Di Bulzomì e Arcella gli eventi sismici che dallo scorso mese di agosto fino a queste ultime ore stanno affliggendo il Centro Italia e, ancora di più, le forti “scosse di terremoto manifestatesi nel nostro territorio lo scorso 23 settembre”.
Una constatazione che, considerata l’elevatissima situazione di rischio sismico che da sempre contraddistingue la nostra regione,  non fa dormire sonni tranquilli a tutti i calabresi.
E men che meno a coloro che, come le famiglie delle palazzine Aterp di via De Gasperi, già a priori sono consapevoli di risiedere in abitazioni di accertato e gravissimo degrado strutturale.
Una situazione di fatto di cui è pienamente consapevole anche l’amministrazione comunale tanto da indurre il sindaco Maragò ad emanare, lo scorso 19 luglio, un’ordinanza di “sgombero immediato, se necessario anche attraverso l’uso coatto della forza pubblica”.
L’atto faceva seguito alle allarmate comunicazioni del primo cittadino che proprio pochi giorni prima, nel corso dei lavori consiliari si era impegnato, se necessario, anche a fare “murare gli accessi esterni delle due palazzine” in considerazione delle “possibili conseguenze di carattere penale e civile che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto per ragioni di coscienza”.

       (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 30/09/2016)