giovedì 29 dicembre 2011

DOPPIO APPUNTAMENTO CULTURALE AL CENTRO GIOVANILE DI VIA TETI

Domenico Sorace
 (SANT’ONOFRIO)  Chiusura dell’anno all’insegna della cultura presso il centro di aggregazione giovanile di via Raffaele Teti.
Ben due infatti gli appuntamenti patrocinati dall’amministrazione comunale che si svolgeranno venerdì 30 dicembre a partire dalle ore 16.
Il percorso formativo umano e spirituale dell’illustre concittadino don Vito Mandarano, dell’ordine di don Orione e che attualmente svolge il suo magistero sacerdotale presso la città di Paternò in Sicilia, verrà riproposto nei suoi diversi aspetti dai relatori che si succederanno: il sindaco Tito Rodà, il parroco don Franco Fragalà ed il docente di religione Mimmo Pezzo.
A seguire, il concerto letterario dedicato all’ultima fatica di Domenico Sorace “La musica degli invisibili”.
Presentata con successo di pubblico e di critica anche in occasione dell’ultimo Salone del Libro di Torino,  l’opera è articolata in due componenti che si integrano e completano: il romanzo e l’allegato cd con le musiche che lo accompagnano, pensate dallo stesso autore e trascritte da Nello Narduzzi.
Definito dallo stesso Sorace come un’opera che mette la “fantasia al servizio della realtà” il romanzo mete a confronto le esperienze di due giovani, l’africano Kipnui ed il vibonese Alfredo, aprendo squarci originali di riflessione e approfondimento su “luoghi e realtà in cui si sono abbattute la sofferenza e l’indifferenza, pur non precludendo la possibilità ai protagonisti, grazie alla loro forza di volontà, di percorre la strada di un riscatto possibile”.
 (Raffaele Lopreiato) 

DOPPIO APPUNTAMENTO CULTURALE AL CENTRO GIOVANILE DI VIA TETI

Domenico Sorace
 (SANT’ONOFRIO)  Chiusura dell’anno all’insegna della cultura presso il centro di aggregazione giovanile di via Raffaele Teti.
Ben due infatti gli appuntamenti patrocinati dall’amministrazione comunale che si svolgeranno venerdì 30 dicembre a partire dalle ore 16.
Il percorso formativo umano e spirituale dell’illustre concittadino don Vito Mandarano, dell’ordine di don Orione e che attualmente svolge il suo magistero sacerdotale presso la città di Paternò in Sicilia, verrà riproposto nei suoi diversi aspetti dai relatori che si succederanno: il sindaco Tito Rodà, il parroco don Franco Fragalà ed il docente di religione Mimmo Pezzo.
A seguire, il concerto letterario dedicato all’ultima fatica di Domenico Sorace “La musica degli invisibili”.
Presentata con successo di pubblico e di critica anche in occasione dell’ultimo Salone del Libro di Torino,  l’opera è articolata in due componenti che si integrano e completano: il romanzo e l’allegato cd con le musiche che lo accompagnano, pensate dallo stesso autore e trascritte da Nello Narduzzi.
Definito dallo stesso Sorace come un’opera che mette la “fantasia al servizio della realtà” il romanzo mete a confronto le esperienze di due giovani, l’africano Kipnui ed il vibonese Alfredo, aprendo squarci originali di riflessione e approfondimento su “luoghi e realtà in cui si sono abbattute la sofferenza e l’indifferenza, pur non precludendo la possibilità ai protagonisti, grazie alla loro forza di volontà, di percorre la strada di un riscatto possibile”.
 (Raffaele Lopreiato) 

mercoledì 28 dicembre 2011

LUTTO. MORTA LA MAMMA DEL NOSTRO PARROCO DON FRANCO

Don Franco Fragalà


LA VOCE e la SANT’ONOFRIO TADIZIONI si associano al dolore del nostro parroco don Franco Fragalà, per la perdita della cara mamma ed esprimono a tutti i familiari sentite condoglianze.

LUTTO. MORTA LA MAMMA DEL NOSTRO PARROCO DON FRANCO

Don Franco Fragalà


LA VOCE e la SANT’ONOFRIO TADIZIONI si associano al dolore del nostro parroco don Franco Fragalà, per la perdita della cara mamma ed esprimono a tutti i familiari sentite condoglianze.

venerdì 23 dicembre 2011

TALENT SCOUT DEL MILAN CALCIO IN VISITA SUI CAMPI DELL'ORATORIO "DON BOSCO"

I ragazzi iscritti alla scuola calcio rossonera diretta da Carlo Lico
Un lavoro davvero eccellente, quello che sta svolgendo la Scuola Calcio Milan di Vibo Valentia. Parola di Davide Corti, responsabile delle Scuole calcio rossonere del Sud e Centro Italia, che nei giorni scorsi è stato in città per la seconda visita alla neonata società vibonese guidata dal direttore tecnico Carlo Lico.
«Ho visto notevoli miglioramenti rispetto alla prima volta – ha osservato Corti –. C'è più organizzazione e la cosa che mi fa più piacere è la crescita dei più piccolini che mi sono sembrati abbastanza bravi nella coordinazione e nel tocco della palla».
Infatti, nel corso della visita, durata una intera giornata presso i campi dell'Oratorio Don Bosco, Davide Corti ha avuto modo, questa volta, di esaminare da vicino i ragazzi delle categorie di ingresso Piccoli Amici e Pulcini. Insomma, il supervisore rossonero ha promosso il lavoro fin qui svolto dallo staff tecnico vibonese con gli oltre duecento ragazzi che hanno aderito all'iniziativa e che nei giorni scorsi hanno anche ricevuto il loro primo kit targato Milan.
«C'è una grande attenzione attorno a questo progetto, che non vogliamo sia disattesa – ha aggiunto Corti – per questo proseguiremo le viste a cadenza mensile».
Quello delle Scuole calcio Milan è un progetto a cadenza triennale, che ha dei criteri da seguire e che sicuramente saranno attuati al meglio dagli istruttori vibonesi. «Quel che conta è rispettate le tappe educative del bambino – ha aggiunto il responsabile delle Scuole calcio del Milan – sbagliare l'approccio nel lavoro può compromettere le fasi evolutive sportive dei giovani calciatori. Qui a Vibo ho visto che le indicazioni date sono state rispettate».
Il prossimo appuntamento è per gennaio, ma prima dovrebbe avvenire il battesimo ufficiale della Scuola calcio Milan di Vibo Valentia, unitamente a quelle di Tropea e Briatico, con una grande manifestazione che vedrà arrivare in città grandi campioni del passato della squadra rossonera – si parla di Franco Baresi e Paolo Maldini – per una vera e propria festa dello sport e del calcio che si terrà con tutta probabilità al palazzetto dello sport. L'appuntamento è per subito dopo le festività natalizie, probabilmente il 9 gennaio 2012, ma la conferma arriverà soltanto nei prossimi giorni.
Intanto i ragazzi della scuola calcio, sognando un giorno di diventare grandi come Maradona e Pelè, proseguono senza sosta la loro attività di preparazione e qualcuno sussurra che ci sia già qualche campione in erba. Al di là dei sogni di gloria, per ogni ragazzo praticare uno sport come il calcio significa soprattutto prepararsi alla vita.
(Vittoria Sicari – gazzetta del sud 23/12/2011)

TALENT SCOUT DEL MILAN CALCIO IN VISITA SUI CAMPI DELL'ORATORIO "DON BOSCO"

I ragazzi iscritti alla scuola calcio rossonera diretta da Carlo Lico
Un lavoro davvero eccellente, quello che sta svolgendo la Scuola Calcio Milan di Vibo Valentia. Parola di Davide Corti, responsabile delle Scuole calcio rossonere del Sud e Centro Italia, che nei giorni scorsi è stato in città per la seconda visita alla neonata società vibonese guidata dal direttore tecnico Carlo Lico.
«Ho visto notevoli miglioramenti rispetto alla prima volta – ha osservato Corti –. C'è più organizzazione e la cosa che mi fa più piacere è la crescita dei più piccolini che mi sono sembrati abbastanza bravi nella coordinazione e nel tocco della palla».
Infatti, nel corso della visita, durata una intera giornata presso i campi dell'Oratorio Don Bosco, Davide Corti ha avuto modo, questa volta, di esaminare da vicino i ragazzi delle categorie di ingresso Piccoli Amici e Pulcini. Insomma, il supervisore rossonero ha promosso il lavoro fin qui svolto dallo staff tecnico vibonese con gli oltre duecento ragazzi che hanno aderito all'iniziativa e che nei giorni scorsi hanno anche ricevuto il loro primo kit targato Milan.
«C'è una grande attenzione attorno a questo progetto, che non vogliamo sia disattesa – ha aggiunto Corti – per questo proseguiremo le viste a cadenza mensile».
Quello delle Scuole calcio Milan è un progetto a cadenza triennale, che ha dei criteri da seguire e che sicuramente saranno attuati al meglio dagli istruttori vibonesi. «Quel che conta è rispettate le tappe educative del bambino – ha aggiunto il responsabile delle Scuole calcio del Milan – sbagliare l'approccio nel lavoro può compromettere le fasi evolutive sportive dei giovani calciatori. Qui a Vibo ho visto che le indicazioni date sono state rispettate».
Il prossimo appuntamento è per gennaio, ma prima dovrebbe avvenire il battesimo ufficiale della Scuola calcio Milan di Vibo Valentia, unitamente a quelle di Tropea e Briatico, con una grande manifestazione che vedrà arrivare in città grandi campioni del passato della squadra rossonera – si parla di Franco Baresi e Paolo Maldini – per una vera e propria festa dello sport e del calcio che si terrà con tutta probabilità al palazzetto dello sport. L'appuntamento è per subito dopo le festività natalizie, probabilmente il 9 gennaio 2012, ma la conferma arriverà soltanto nei prossimi giorni.
Intanto i ragazzi della scuola calcio, sognando un giorno di diventare grandi come Maradona e Pelè, proseguono senza sosta la loro attività di preparazione e qualcuno sussurra che ci sia già qualche campione in erba. Al di là dei sogni di gloria, per ogni ragazzo praticare uno sport come il calcio significa soprattutto prepararsi alla vita.
(Vittoria Sicari – gazzetta del sud 23/12/2011)

giovedì 22 dicembre 2011

SCUOLA, QUESTA LA NUOVA MAPPA PROVINCIALE VIBONESE

Consiglio Provinciale Vibo Valentia
Con 15 voti a favore, cinque contrari e un astenuto il consiglio provinciale approva il Piano di dimensionamento della rete scolastica. Non passa, invece, a sorpresa, la variazione di bilancio – un milione e 600mila euro in entrata – e sui titoli di coda della seduta si scatena il putiferio.
La votazione sul punto all'ordine del giorno avviene, infatti, nel momento in cui il consigliere di maggioranza Giuseppe Altieri si trova sulla porta dell'aula consiliare impegnato in una telefonata. Il conteggio finisce in parità. Dieci per l'opposizione, dieci per la maggioranza, che, però, tende a ritenere presente Giuseppe Altieri. Il confronto si scalda. Volano parole pesanti. Dai banchi dell'opposizione, Rodolico, Pititto e Crupi alzano le barricate. In conclusione, la variazione di bilancio non passa. Ma la maggioranza non molla e il Consiglio è stato convocato, in seduta straordinaria, per domani mattina alle 11.
All'ordine del giorno, naturalmente, l'approvazione della variazione di bilancio. Il piatto forte della riunione consiliare era, comunque, il Piano di dimensionamento. Non sono mancate le schermaglie e soprattutto, a votazione conclusa, non è mancato il disappunto del sindaco di
Zungri, Francesco Galati, e della folta delegazione composta dal personale della scuola e da numerosi cittadini. «È stato approvato un piano viziato da evidenti illegittimità – tuona Galati – e Zaccanopoli è stata aggregata a Cessaniti anziché Zungri violando il criterio della continuità territoriale. Ricorreremo al Tar».
Le polemiche sul piano non vanno oltre. Vuol dire che grosso modo le aspettative sono state soddisfatte. In realtà, dalla relazione dell'assessore all'Istruzione Pasquale Fera emerge tutto il lavoro portato avanti in quasi tre mesi di riunioni e confronto con le parti sociali, i sindaci, le istituzioni. C'era il rischio che saltassero 18 dirigenze, non è successo e questo suona a merito, sottolinea Fera, della commissione che ha avuto una grande capacità di ascolto e di sintesi. «Probabilmente si poteva fare anche meglio – afferma l'assessore – ma le sollecitazioni della Regione ci suggerivano un dimensionamento con cifre alte per evitare chiusure di istituti nei prossimi anni anche di fronte al calo del numero degli alunni. Noi abbiamo salvato tutto il possibile. Né potevamo aspettare ancora perchè incombeva ormai il rischio del commissariamento».
La lettura del Piano con la composizione dei vari istituti dà il via alle schermaglie consiliari e alla presentazione di due emendamenti da parte dell'opposizione a lavori in corso. Il primo a firma del consigliere Nicola Crupi mira alla soppressione degli istituti omnicomprensivi e il secondo, sottoscritto da Francesco Pititto e dallo stesso Crupi, punta a ridisegnare la situazione di Zungri, ipotizzando un istituto comprensivo formato da Zungri, Spilinga e Zaccanapoli con la scuola di Joppolo accorpata a Ricadi. Gli emendamenti vanno incontro a netta bocciatura.
In sintesi, la rete scolastica vibonese, a partire dal prossimo anno e fatti salvi i possibili ritocchi da parte della Regione, sarà costituita da quattro istituti omnicomprensivi (Filadelfia, Nicotera, Soriano e Pizzo), 21 istituti comprensivi di cui 10 senza etichettature di sorta (San Calogero, San Costantino, Soriano, Briatico, Nicotera, Tropea, Mileto e in città l'i.c. Garibaldi, i.c. Murmura e Vibo Marina) e 11 situati in territorio montano (Filadelfia, Dinami, Rombiolo, Acquaro, Gerocarne, due a Serra San Bruno, Ricadi, Cessaniti, Maierato, Monterosso).
Zungri, ritenuta area a forte disagio geografico, rimane come istituto comprensivo, ma sarà data in reggenza. Mantengono la dirigenza in quanto situati in comuni sciolti per mafia gli istituti comprensivi di Sant'Onofrio, Fabrizia e Nardodipace, nonché l'omnicomprensivo di Nicotera. Va rilevato che relativamente a questi quattro istituti, il consigliere Giuseppe Rodolico, intervenendo nel dibattito, ha chiesto che nel piano venisse eliminata per ognuno di essi la dicitura «comune ad alta densità mafiosa» per sostituirla con «comune sciolto per mafia» meno offensiva per la cittadinanza. Due i circoli rimasti in piedi in città, il primo e il terzo, mentre il convitto Filagieri mantiene la sua specificità senza subìre alcuna variazione alla sua organizzazione.
Dieci gli istituti superiori con l'Ite di Mileto che viene accorpato all'Itis "Fermi" e l'Istituto d'Arte "Colao" al liceo classico "Morelli".
Non manca, a sorpresa, la variazione dell'ultimo momento. Peraltro, significativa. Dal Nautico di Pizzo è stata staccata una non meglio precisata sezione tecnica che è stata aggregata all'Itg, istituto al quale era già aggregato l'Ipsia. I numeri salgono così a 646 contro i 602 precedenti e la situazione diventa del tutto tranquilla anche perchè l'omnicomprensivo di Pizzo, nonostante lo "scorporamento" sul filo di lana, può contare su ben 1139 alunni. Ora la palla passa alla Regione che dovrà provvedere entro il 31 gennaio 2012.
(Pino Brosio Gazzetta del sud 22/12/2011)

SCUOLA, QUESTA LA NUOVA MAPPA PROVINCIALE VIBONESE

Consiglio Provinciale Vibo Valentia
Con 15 voti a favore, cinque contrari e un astenuto il consiglio provinciale approva il Piano di dimensionamento della rete scolastica. Non passa, invece, a sorpresa, la variazione di bilancio – un milione e 600mila euro in entrata – e sui titoli di coda della seduta si scatena il putiferio.
La votazione sul punto all'ordine del giorno avviene, infatti, nel momento in cui il consigliere di maggioranza Giuseppe Altieri si trova sulla porta dell'aula consiliare impegnato in una telefonata. Il conteggio finisce in parità. Dieci per l'opposizione, dieci per la maggioranza, che, però, tende a ritenere presente Giuseppe Altieri. Il confronto si scalda. Volano parole pesanti. Dai banchi dell'opposizione, Rodolico, Pititto e Crupi alzano le barricate. In conclusione, la variazione di bilancio non passa. Ma la maggioranza non molla e il Consiglio è stato convocato, in seduta straordinaria, per domani mattina alle 11.
All'ordine del giorno, naturalmente, l'approvazione della variazione di bilancio. Il piatto forte della riunione consiliare era, comunque, il Piano di dimensionamento. Non sono mancate le schermaglie e soprattutto, a votazione conclusa, non è mancato il disappunto del sindaco di

mercoledì 21 dicembre 2011

L'ATTESO RITORNO DI TANTI EMIGRATI RENDE PIÙ DOLCE I GIORNI DI VIGILIA

Il gruppo etnofolk “Faragonia”
(SANT’ONOFRIO) Il Natale santonofrese entra nel vivo.
Nel solco di una tradizione che si rinnova, il Natale costituisce ancora oggi il periodo dell’anno in cui la comunità si ritrova per rivivere insieme le suggestioni profonde dell’evento che più di duemila anni fa segnò in modo indelebile la storia dell’umanità.
Tanti sono poi i santonofresi emigrati che in questo periodo fanno ritorno nella terra d’origine, per riassaporare insieme a familiari e amici ricordi e consuetudini  che rimandano ai bei tempi andati.   
Le festività, ufficialmente aperte nella ricorrenza dell’Immacolata, con  l’amministrazione comunale che in collaborazione con l’associazione Iris ha organizzato la tradizionale degustazione delle “curujicchi” accompagnata dalla performance artistica del gruppo etnofolk “Faragonia”, si sono andate via via arricchendo di nuove iniziative, in un crescendo di coinvolgimento corale ed emotivo.
Un imponente albero di natale e la capanna della Natività sono stati realizzati, sempre a cura del comune, Al centro di piazza Umberto I, per l’occasione impreziosita da artistiche luminarie.
Pure i quartieri hanno fatto la loro parte, con gruppi di residenti che spontaneamente hanno realizzato, negli spazi pubblici appositamente sistemati, artistici presepi.
Piazza Umberto I - S.Onofrio
Anche le notti in questo periodo si caricano di emozioni irripetibili,  grazie al gruppo di giovani artisti che fino alle prime luci dell’alba attraversano in lungo e in largo l’intero paese eseguendo le dolci melodie del “Tu scendi dalle stelle”, con i cittadini che fanno a gara per aprire le loro case per offrire ospitalità e ristoro.
Non mancano poi i momenti di aggregazione e socializzazione.
Una serie di iniziative dedicate alla terza età sono state promosse dal Cenacolo domenicano, con il momento clou in occasione del “pranzo degli anziani” durante il quale verranno riproposte le tradizionali “tridici cosi”.
Rappresentazioni musicali e teatrali verranno proposte prima della sospensione delle attività didattiche dagli alunni di ogni ordine e grado, mentre dal punto di vista si preannuncia come sempre partecipata la solenne celebrazione eucaristica della notte di Natale officiata dal parroco don Franco Fragalà nella chiesa matrice.

                         (Raffaele Lopreiato)

L'ATTESO RITORNO DI TANTI EMIGRATI RENDE PIÙ DOLCE I GIORNI DI VIGILIA

Il gruppo etnofolk “Faragonia”
(SANT’ONOFRIO) Il Natale santonofrese entra nel vivo.
Nel solco di una tradizione che si rinnova, il Natale costituisce ancora oggi il periodo dell’anno in cui la comunità si ritrova per rivivere insieme le suggestioni profonde dell’evento che più di duemila anni fa segnò in modo indelebile la storia dell’umanità.
Tanti sono poi i santonofresi emigrati che in questo periodo fanno ritorno nella terra d’origine, per riassaporare insieme a familiari e amici ricordi e consuetudini  che rimandano ai bei tempi andati.   
Le festività, ufficialmente aperte nella ricorrenza dell’Immacolata, con  l’amministrazione comunale che in collaborazione con l’associazione Iris ha organizzato la tradizionale degustazione delle “curujicchi” accompagnata dalla performance artistica del gruppo etnofolk “Faragonia”, si sono andate via via arricchendo di nuove iniziative, in un crescendo di coinvolgimento corale ed emotivo.
Un imponente albero di natale e la capanna della Natività sono stati realizzati, sempre a cura del comune, Al centro di piazza Umberto I, per l’occasione impreziosita da artistiche luminarie.
Pure i quartieri hanno fatto la loro parte, con gruppi di residenti che spontaneamente hanno realizzato, negli spazi pubblici appositamente sistemati, artistici presepi.
Piazza Umberto I - S.Onofrio
Anche le notti in questo periodo si caricano di emozioni irripetibili,  grazie al gruppo di giovani artisti che fino alle prime luci dell’alba attraversano in lungo e in largo l’intero paese eseguendo le dolci melodie del “Tu scendi dalle stelle”, con i cittadini che fanno a gara per aprire le loro case per offrire ospitalità e ristoro.
Non mancano poi i momenti di aggregazione e socializzazione.
Una serie di iniziative dedicate alla terza età sono state promosse dal Cenacolo domenicano, con il momento clou in occasione del “pranzo degli anziani” durante il quale verranno riproposte le tradizionali “tridici cosi”.
Rappresentazioni musicali e teatrali verranno proposte prima della sospensione delle attività didattiche dagli alunni di ogni ordine e grado, mentre dal punto di vista si preannuncia come sempre partecipata la solenne celebrazione eucaristica della notte di Natale officiata dal parroco don Franco Fragalà nella chiesa matrice.

                         (Raffaele Lopreiato)

lunedì 19 dicembre 2011

SCONTI ALITALIA PER LA CALABRIA

Scattano le nuove offerte Alitalia per volare in Calabria a prezzi decisamente convenienti. La compagnia aerea italiana mette infatti a disposizione migliaia di posti per volare sui tre aeroporti calabresi di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone.
Per quanto riguarda il collegamento Roma Fiumicino - Lamezia Terme, Alitalia ha deciso di incrementare i posti a disposizione negli ultimi giorni prima della partenza: questi last minute hanno le tariffe più convenienti. Inoltre passano da 7 a 8 i collegamenti quotidiani tra la capitale e Lamezia Terme.
Fino al 4 agosto saranno ben 11.000 i posti al costo di soli € 59 (sola andata tutto incluso) per volare da Roma Fiumicino a Regio Calabria. Approfittando di questa offerta, da prenotare entro 7 giorni prima della partenza, si potrà volare a tale prezzo fino al 31 ottobre. Stesse condizioni per volare da Crotone a Roma anche se qui i posti sono 1.100.
In questo modo, come afferma Andrea Stolfa, Direttore Marketing, Revenue Management & Network di Alitalia, la compagnia aerea consolida la sua presenza sul nostro territorio nazionale. Alitalia vuole infatti essere la compagnia di riferimento per l'Italia ed in particolare per il Mezzogiorno, un suo obiettivo strategico. I collegamenti con la Calabria inoltre sono sia per un'utenza business sia per coloro che viaggiano per turismo. Ricordiamo infine che la Calabria è collegata, oltre che con Roma, anche con Milano Linate, Torino, Venezia, Bologna e Trieste mentre AirOne, partner del Gruppo Alitalia, collega Lamezia Terme con gli scali di Milano Malpensa e di Pisa.
(Viaggiando in Europa)

SCONTI ALITALIA PER LA CALABRIA

Scattano le nuove offerte Alitalia per volare in Calabria a prezzi decisamente convenienti. La compagnia aerea italiana mette infatti a disposizione migliaia di posti per volare sui tre aeroporti calabresi di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone.
Per quanto riguarda il collegamento Roma Fiumicino - Lamezia Terme, Alitalia ha deciso di incrementare i posti a disposizione negli ultimi giorni prima della partenza: questi last minute hanno le tariffe più convenienti. Inoltre passano da 7 a 8 i collegamenti quotidiani tra la capitale e Lamezia Terme.
Fino al 4 agosto saranno ben 11.000 i posti al costo di soli € 59 (sola andata tutto incluso) per volare da Roma Fiumicino a Regio Calabria. Approfittando di questa offerta, da prenotare entro 7 giorni prima della partenza, si potrà volare a tale prezzo fino al 31 ottobre. Stesse condizioni per volare da Crotone a Roma anche se qui i posti sono 1.100.
In questo modo, come afferma Andrea Stolfa, Direttore Marketing, Revenue Management & Network di Alitalia, la compagnia aerea consolida la sua presenza sul nostro territorio nazionale. Alitalia vuole infatti essere la compagnia di riferimento per l'Italia ed in particolare per il Mezzogiorno, un suo obiettivo strategico. I collegamenti con la Calabria inoltre sono sia per un'utenza business sia per coloro che viaggiano per turismo. Ricordiamo infine che la Calabria è collegata, oltre che con Roma, anche con Milano Linate, Torino, Venezia, Bologna e Trieste mentre AirOne, partner del Gruppo Alitalia, collega Lamezia Terme con gli scali di Milano Malpensa e di Pisa.
(Viaggiando in Europa)

sabato 17 dicembre 2011

PIANO SCOLASTICO PROVINCIALE, L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SANT’ONOFRIO SALVA LA DIRIGENZA.

Il piano di dimensionamento scolastico 2012-2013 approderà in consiglio provinciale mercoledì prossimo. L'assessore all'Istruzione Pasquale Fera, che ha coordinato tutti i lavori faticando non poco per contemperare tutte le esigenze, ha curato la stesura definitiva del documento che, alla resa dei conti, sembra accontentare tutti. A parte, infatti, il malumore manifestato da un paio di sindaci, per il resto tutto pare andare per il verso giusto. Ossia, i dirigenti non hanno nulla da ridire sulle scelte operate. Dopo tanto strattonare, le esigenze sono state soddisfatte. Ne sa qualcosa l'assessore Fera che intervenendo ieri ad un convegno della Cisl Scuola tenutosi al 501 hotel ha parlato con la franchezza che gli è abituale. «Non dovete pensare solo a voi stessi – ha asserito rivolgendosi ai dirigenti peraltro numerosi in sala – ma anche alla scuola. Spesso parecchi di voi identificano la scuola con la propria persona. In realtà bisogna lavorare per la scuola e non per sé stessi. Le pressioni – ha aggiunto – non fanno bene. Si obbliga i politici a scelte sbagliate». Parole dure, sintomatiche di uno stato di tensione che ha accompagnato la stesura del nuovo Piano di dimensionamento, un lavoro sicuramente delicato e complesso durante il quale Fera ha, evidentemente, avuto modo di entrare in contatto con mentalità e culture che antepongono l'interesse proprio al bene collettivo. E, invece «dovremmo dal basso – ha insistito l'assessore provinciale all'Istruzione – avere uno scatto d'orgoglio lavorando insieme per salvare la speranza di una scuola migliore e in grado di preparare un futuro sereno per i nostri figli». Guardando la bozza del Piano che sarà portata in consiglio provinciale per l'approvazione definitiva, non sono poche le cose che suscitano qualche perplessità. O almeno non sono poche le scelte che cozzano contro i contenuti dell'art. 19 della legge 15 luglio 2011, n. 111, comma 4 che prevede la formazione di istituti comprensivi con non meno di mille alunni di Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Numero che scende a 500 nei comuni montani.
La bozza di Piano prevede nelle zone di montagna un istituto omnicomprensivo (Filadelfia) e 11 istituti comprensivi (Filadelfia, Dinami, Rombiolo, Acquaro, Gerocarne, 2 a Serra San Bruno, Ricadi, Cessaniti, Maierato, Monterosso). Sono, invece dodici gli istituti fuori dalle aree montane (San Calogero, San Costantino, Soriano, Briatico, Nicotera, Tropea, Zungri, Pizzo e 5 – I Circolo, i.c. Garibaldi, II Circolo, i.c. Vibo Mafrina e i.c. Murmura - sul territorio comunale), ma oltre i mille alunni vanno solo Nicotera e Vibo Marina. Zungri addirittura si attesta su 248 alunni. Salvano la dirigenza perchè inseriti in aree ad alta densità mafiosa o di forte disagio geografico o per entrambi i motivi l'istituto omnicomprensivo di Nicotera e i comprensivi di Fabrizia, Nardodipace e Sant'Onofrio. Situazione più tranquilla a livello di istruzione secondaria di secondo grado dove quasi tutti gli istituti vanno oltre i seicento alunni. Salvano la dirigenza l'Itis che aggrega l'Ite di Mileto e il liceo classico "Morelli" che recupera i numeri necessari accorpando l'Istituto d'Arte. L'Itg conferma l'abbinamento con l'Ipsia. Nessun problema neppure in periferia. A Filadelfia il liceo scientifico e l'Ipsia danno vita ad un istituto omnicomprensivo di montagna inglobando anche la secondaria di primo grado di Filadelfia e Francavilla Angitola.
Altro omnicomprensivo si conferma a Nicotera che mantiene la secondaria di primo grado e sfrutta le deroghe per i comuni afflitti dalla mafia. Stessa soluzione a Pizzo dove la verticalizzazione è completa, dall'Infanzia al Nautico. Nessun problema a Tropea e a Serra. In entrambi i casi tutti gli istituti superiori messi assieme vanno oltre gli 800 alunni.
 (Pino Brosio – Gazzetta del sud 17/12/2011)

PIANO SCOLASTICO PROVINCIALE, L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SANT’ONOFRIO SALVA LA DIRIGENZA.

Il piano di dimensionamento scolastico 2012-2013 approderà in consiglio provinciale mercoledì prossimo. L'assessore all'Istruzione Pasquale Fera, che ha coordinato tutti i lavori faticando non poco per contemperare tutte le esigenze, ha curato la stesura definitiva del documento che, alla resa dei conti, sembra accontentare tutti. A parte, infatti, il malumore manifestato da un paio di sindaci, per il resto tutto pare andare per il verso giusto. Ossia, i dirigenti non hanno nulla da ridire sulle scelte operate. Dopo tanto strattonare, le esigenze sono state soddisfatte. Ne sa qualcosa l'assessore Fera che intervenendo ieri ad un convegno della Cisl Scuola tenutosi al 501 hotel ha parlato con la franchezza che gli è abituale. «Non dovete pensare solo a voi stessi – ha asserito rivolgendosi ai dirigenti peraltro numerosi in sala – ma anche alla scuola. Spesso parecchi di voi identificano la scuola con la propria persona. In realtà bisogna lavorare per la scuola e non per sé stessi. Le pressioni – ha aggiunto – non fanno bene. Si obbliga i politici a scelte sbagliate». Parole dure, sintomatiche di uno stato di tensione che ha accompagnato la stesura del nuovo Piano di dimensionamento, un lavoro sicuramente delicato e complesso durante il quale Fera ha, evidentemente, avuto modo di entrare in contatto con mentalità e culture che antepongono l'interesse proprio al bene collettivo. E, invece «dovremmo dal basso – ha insistito l'assessore provinciale all'Istruzione – avere uno scatto d'orgoglio lavorando insieme per salvare la speranza di una scuola migliore e in grado di preparare un futuro sereno per i nostri figli». Guardando la bozza del Piano che sarà portata in consiglio provinciale per l'approvazione definitiva, non sono poche le cose che suscitano qualche perplessità. O almeno non sono poche le scelte che cozzano contro i contenuti dell'art. 19 della legge 15 luglio 2011, n. 111, comma 4 che prevede la formazione di istituti comprensivi con non meno di mille alunni di Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Numero che scende a 500 nei comuni montani.
La bozza di Piano prevede nelle zone di montagna un istituto omnicomprensivo (Filadelfia) e 11 istituti comprensivi (Filadelfia, Dinami, Rombiolo, Acquaro, Gerocarne, 2 a Serra San Bruno, Ricadi, Cessaniti, Maierato, Monterosso). Sono, invece dodici gli istituti fuori dalle aree montane (San Calogero, San Costantino, Soriano, Briatico, Nicotera, Tropea, Zungri, Pizzo e 5 – I Circolo, i.c. Garibaldi, II Circolo, i.c. Vibo Mafrina e i.c. Murmura - sul territorio comunale), ma oltre i mille alunni vanno solo Nicotera e Vibo Marina. Zungri addirittura si attesta su 248 alunni. Salvano la dirigenza perchè inseriti in aree ad alta densità mafiosa o di forte disagio geografico o per entrambi i motivi l'istituto omnicomprensivo di Nicotera e i comprensivi di Fabrizia, Nardodipace e Sant'Onofrio. Situazione più tranquilla a livello di istruzione secondaria di secondo grado dove quasi tutti gli istituti vanno oltre i seicento alunni. Salvano la dirigenza l'Itis che aggrega l'Ite di Mileto e il liceo classico "Morelli" che recupera i numeri necessari accorpando l'Istituto d'Arte. L'Itg conferma l'abbinamento con l'Ipsia. Nessun problema neppure in periferia. A Filadelfia il liceo scientifico e l'Ipsia danno vita ad un istituto omnicomprensivo di montagna inglobando anche la secondaria di primo grado di Filadelfia e Francavilla Angitola.
Altro omnicomprensivo si conferma a Nicotera che mantiene la secondaria di primo grado e sfrutta le deroghe per i comuni afflitti dalla mafia. Stessa soluzione a Pizzo dove la verticalizzazione è completa, dall'Infanzia al Nautico. Nessun problema a Tropea e a Serra. In entrambi i casi tutti gli istituti superiori messi assieme vanno oltre gli 800 alunni.
 (Pino Brosio – Gazzetta del sud 17/12/2011)

SUDAN, LIBERATO IL COOPERANTE CALABRESE DI EMERGENCY FRANCESCO AZZARA'


Francesco Azzarà cooperante di Emergency (reggiopress)
Francesco Azzara', il cooperante italiano sequestrato in Darfur ad agosto, e' libero e sta bene.
La fine dell'incubo del calabrese 34enne, rapito a Nyala mentre si recava in aeroporto con alcuni colleghi, era stata preannunciata proprio da Emergency ieri in una nota. Poi oggi del Sudan Media Center, agenzia indipendente vicina ai servizi di sicurezza di Khartoum che non citava pero' il nome dell'ostaggio italiano. La conferma ufficiale che si trattava di Azzara' l'ha data Gino Strada: "Francesco e' libero e sta bene: e' la fine di un incubo. Lo accompagneremo a casa il prima possibile". "E' stato un lavoro di 4 mesi molto faticoso ha raccontato Strada - adesso finisce un incubo, non ne potevamo piu', ma finalmente la telefonata che tanto aspettavamo e' arrivata. Ora e' il momento della festa, della sua famiglia e di Emergency".
Con la liberazione di Azzara' si e' conclusa positivamente una vicenda durata quattro mesi. Proprio giovedi' Emergency, smentendo le notizie di un peggioramento delle condizioni del 34enne logista pediatrico, aveva confermato che Francesco stava bene e si aspettavano la sua liberazione "in tempi molto brevi". Sempre giovedi' il quotidiano sudanese Al Sudani aveva diffuso la notizia che i rapitori di Azzara' avevano chiesto un riscatto di 180mila dollari, sconsigliando l'intervento delle autorita' sudanesi e accettando solamente contatti con l'ambasciata d'Italia. La fonte interpellata dal quotidiano aveva anche dato qualche indicazione sul luogo in cui era tenuto l'ostaggio, in un'area nord-occidentale del Darfur del Nord. Nessuna conferma pero' del riscatto. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, si e' detto "lieto" della liberazione del cooperante ma ha affermato di non sapere nulla del pagamento di una somma per il rilascio. La sua liberazione, ha spiegato Terzi, e' il frutto di un impegno congiunto dell'Unita' di crisi e della Ong (Emergency, ndr) alla quale appartiene e a cui va dato il riconoscimento di aver tenuto un'attenzione e uno stimolo costante ora per ora, minuto per minuto, su questa vicenda". Il capo della diplomazia italiana ha espresso grande soddisfazione che una persona cosi' presa dall'impegno sociale "sia tornata libera e possa continuare ad operare per il benessere delle operazioni piu' deboli". La notizia del ritorno a casa di Azzara' ha intanto creato commozione in Calabria. "Ci riempie di felicita' e di gioia, per l'esito positivo di questa triste vicenda che ha colpito non solo la sua persona e la sua famiglia, ma anche noi tutti calabresi" ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale calabrese, Alessandro Nicolo'. (AGI) .

SUDAN, LIBERATO IL COOPERANTE CALABRESE DI EMERGENCY FRANCESCO AZZARA'


Francesco Azzarà cooperante di Emergency (reggiopress)
Francesco Azzara', il cooperante italiano sequestrato in Darfur ad agosto, e' libero e sta bene.
La fine dell'incubo del calabrese 34enne, rapito a Nyala mentre si recava in aeroporto con alcuni colleghi, era stata preannunciata proprio da Emergency ieri in una nota. Poi oggi del Sudan Media Center, agenzia indipendente vicina ai servizi di sicurezza di Khartoum che non citava pero' il nome dell'ostaggio italiano. La conferma ufficiale che si trattava di Azzara' l'ha data Gino Strada: "Francesco e' libero e sta bene: e' la fine di un incubo. Lo accompagneremo a casa il prima possibile". "E' stato un lavoro di 4 mesi molto faticoso ha raccontato Strada - adesso finisce un incubo, non ne potevamo piu', ma finalmente la telefonata che tanto aspettavamo e' arrivata. Ora e' il momento della festa, della sua famiglia e di Emergency".
Con la liberazione di Azzara' si e' conclusa positivamente una vicenda durata quattro mesi. Proprio giovedi' Emergency, smentendo le notizie di un peggioramento delle condizioni del 34enne logista pediatrico, aveva confermato che Francesco stava bene e si aspettavano la sua liberazione "in tempi molto brevi". Sempre giovedi' il quotidiano sudanese Al Sudani aveva diffuso la notizia che i rapitori di Azzara' avevano chiesto un riscatto di 180mila dollari, sconsigliando l'intervento delle autorita' sudanesi e accettando solamente contatti con l'ambasciata d'Italia. La fonte interpellata dal quotidiano aveva anche dato qualche indicazione sul luogo in cui era tenuto l'ostaggio, in un'area nord-occidentale del Darfur del Nord. Nessuna conferma pero' del riscatto. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, si e' detto "lieto" della liberazione del cooperante ma ha affermato di non sapere nulla del pagamento di una somma per il rilascio. La sua liberazione, ha spiegato Terzi, e' il frutto di un impegno congiunto dell'Unita' di crisi e della Ong (Emergency, ndr) alla quale appartiene e a cui va dato il riconoscimento di aver tenuto un'attenzione e uno stimolo costante ora per ora, minuto per minuto, su questa vicenda". Il capo della diplomazia italiana ha espresso grande soddisfazione che una persona cosi' presa dall'impegno sociale "sia tornata libera e possa continuare ad operare per il benessere delle operazioni piu' deboli". La notizia del ritorno a casa di Azzara' ha intanto creato commozione in Calabria. "Ci riempie di felicita' e di gioia, per l'esito positivo di questa triste vicenda che ha colpito non solo la sua persona e la sua famiglia, ma anche noi tutti calabresi" ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale calabrese, Alessandro Nicolo'. (AGI) .

venerdì 16 dicembre 2011

CRISI ECONOMICA, CASARTIGIANI LANCIA L'ALLARME

Il Presidente Casartigiani VV, Mario Malfarà Sacchini
La crisi finanziaria e la stretta creditizia che stanno subendo le piccole imprese artigiane rappresentano un vero grido d'allarme per il già fragile tessuto economico vibonese, in cui sempre più aziende sono costrette a licenziare e chiudere.
Un quadro raccapricciante, che per Mario Malfarà Sacchini, presidente provinciale di Casartigiani, dovrebbe far riflettere politica e istituzioni.
E infatti, se l'economia soffre, il lavoro manca, gli enti ritardano i pagamenti, le banche non danno credito, di conseguenza i consumi si bloccano e la disoccupazione aumenta a ritmi esponenziali. Gli effetti che verranno prodotti, per l'esponente di Casartigiani, non potranno che essere disastrosi e inevitabili: «La gente che già non riesce ad arrivare a fine mese avrà grosse difficoltà di sopravvivenza e così le imprese che arrancano, accumuleranno sempre più debiti. Tutto ciò frenerà la produttività e aumentarà la recessione».
Ma se il 2011 sarà ricordato come uno degli anni più neri per l'economia, il nuovo anno, se si va avanti con queste premesse, porterà al vero tracollo del mercato. Un aspetto da non sottovalutare, per il presidente Malfarà, «in un quadro economico che ormai si respira in tutto il territorio italiano, specie nelle aree depresse com'è la provincia di Vibo, dove anche le banche ci hanno messo del loro chiudendo letteralmente i rubinetti del credito».
Ormai è unanime il coro di protesta delle associazioni di categoria che oltre a segnalare la grave situazione di disagio che vivono le attività imprenditoriali del settore artigiano, denunciano il lassismo della politica, i tempi lunghi dei pagamenti per le forniture pubbliche e gli altissimi tassi di interesse per l'accesso al credito (quelle poche volte in cui si può accedere).
«Queste sono le principali cause – ha puntualizzato Malfarà Sacchini – dei debiti sempre più esponenziali che le piccole imprese accumulano giorno dopo giorno verso l'erario e gli istituti previdenziali con inevitabili ripercussioni sul "famigerato" Durc senza il quale un'impresa non può lavorare e l'imprenditore non può far fronte agli impegni verso i lavoratori».
Un circuito a catena, dunque, in un circolo vizioso in cui se un anello è debole le conseguenza a cascata sono per tutti i soggetti del circuito stesso.
È ovvio che se le banche non concedono prestiti e lo Stato non paga le commesse, le aziende a loro volta non riescono a far fronte ai loro debiti e ad assicurare lo stipendio mensile agli operai. «Per non parlare poi delle difficoltà sempre maggiori – ha aggiunto l'esponente di Casartigiani – di accedere a dilazioni del debito o delle subitanee, ed alle volte arbitrarie, azioni esecutive effettuate da Equitalia». Mentre la politica sempre pronta a divulgare a parole il suo aiuto alle imprese nei fatti dimostra totale disinteresse. «Non basta sbandierare la propria vicinanza – ha proseguito Malfarà Sacchini – oggi è necessario che le imprese siano "protette" dalle Istituzioni». Ecco perchè Casartigiani chiede un impegno concreto alla politica che nella situazione in cui attualmente si trovano le aziende locali può manifestarsi solo con l'instaurazione di sistemi di garanzia che consentano alle imprese stesse un maggiore accesso al credito, oppure con il rilascio del Durc per poter incassare i compensi per i lavori già eseguiti e per partecipare agli appalti. «L'importante però – ha sottolineato il presidente di Casartigiani – è che con il nuovo anno alle parole seguano davvero i fatti.
(Vittoria Sicari Gazzetta del Sud 16/12/2011)

CRISI ECONOMICA, CASARTIGIANI LANCIA L'ALLARME

Il Presidente Casartigiani VV, Mario Malfarà Sacchini
La crisi finanziaria e la stretta creditizia che stanno subendo le piccole imprese artigiane rappresentano un vero grido d'allarme per il già fragile tessuto economico vibonese, in cui sempre più aziende sono costrette a licenziare e chiudere.
Un quadro raccapricciante, che per Mario Malfarà Sacchini, presidente provinciale di Casartigiani, dovrebbe far riflettere politica e istituzioni.
E infatti, se l'economia soffre, il lavoro manca, gli enti ritardano i pagamenti, le banche non danno credito, di conseguenza i consumi si bloccano e la disoccupazione aumenta a ritmi esponenziali. Gli effetti che verranno prodotti, per l'esponente di Casartigiani, non potranno che essere disastrosi e inevitabili: «La gente che già non riesce ad arrivare a fine mese avrà grosse difficoltà di sopravvivenza e così le imprese che arrancano, accumuleranno sempre più debiti. Tutto ciò frenerà la produttività e aumentarà la recessione».
Ma se il 2011 sarà ricordato come uno degli anni più neri per l'economia, il nuovo anno, se si va avanti con queste premesse, porterà al vero tracollo del mercato. Un aspetto da non sottovalutare, per il presidente Malfarà, «in un quadro economico che ormai si respira in tutto il territorio italiano, specie nelle aree depresse com'è la provincia di Vibo, dove anche le banche ci hanno messo del loro chiudendo letteralmente i rubinetti del credito».
Ormai è unanime il coro di protesta delle associazioni di categoria che oltre a segnalare la grave situazione di disagio che vivono le attività imprenditoriali del settore artigiano, denunciano il lassismo della politica, i tempi lunghi dei pagamenti per le forniture pubbliche e gli altissimi tassi di interesse per l'accesso al credito (quelle poche volte in cui si può accedere).
«Queste sono le principali cause – ha puntualizzato Malfarà Sacchini – dei debiti sempre più esponenziali che le piccole imprese accumulano giorno dopo giorno verso l'erario e gli istituti previdenziali con inevitabili ripercussioni sul "famigerato" Durc senza il quale un'impresa non può lavorare e l'imprenditore non può far fronte agli impegni verso i lavoratori».
Un circuito a catena, dunque, in un circolo vizioso in cui se un anello è debole le conseguenza a cascata sono per tutti i soggetti del circuito stesso.
È ovvio che se le banche non concedono prestiti e lo Stato non paga le commesse, le aziende a loro volta non riescono a far fronte ai loro debiti e ad assicurare lo stipendio mensile agli operai. «Per non parlare poi delle difficoltà sempre maggiori – ha aggiunto l'esponente di Casartigiani – di accedere a dilazioni del debito o delle subitanee, ed alle volte arbitrarie, azioni esecutive effettuate da Equitalia». Mentre la politica sempre pronta a divulgare a parole il suo aiuto alle imprese nei fatti dimostra totale disinteresse. «Non basta sbandierare la propria vicinanza – ha proseguito Malfarà Sacchini – oggi è necessario che le imprese siano "protette" dalle Istituzioni». Ecco perchè Casartigiani chiede un impegno concreto alla politica che nella situazione in cui attualmente si trovano le aziende locali può manifestarsi solo con l'instaurazione di sistemi di garanzia che consentano alle imprese stesse un maggiore accesso al credito, oppure con il rilascio del Durc per poter incassare i compensi per i lavori già eseguiti e per partecipare agli appalti. «L'importante però – ha sottolineato il presidente di Casartigiani – è che con il nuovo anno alle parole seguano davvero i fatti.
(Vittoria Sicari Gazzetta del Sud 16/12/2011)

giovedì 15 dicembre 2011

IMPIANTO FOTOVOLTAICO ALLA MEDIA "STANISLAO D'ALOE" DI SANT’ONOFRIO

(SANT’ONOFRIO) Conclusi da poco i lavori di installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kw sull’edificio che ospita la scuola elementare, grazie al contributo di 118 mila euro ottenuto dai fondi messi a disposizione dai bandi “Por Calabria”, è ora la volta di un altro edificio scolastico di primaria importanza.
Risale infatti a pochi giorni fa la pubblicazione della delibera di giunta comunale che dispone l’adesione al relativo bando per l’installazione presso la locale scuola media “Stanislao D’Aloe” di un impianto fotovoltaico sulla base dei requisiti previsti dal relativo decreto emanato dal ministero dell’Ambiente.
Il progetto di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, redatto dall’ufficio tecnico comunale, prevede un impegno di spesa complessivo di 130mila euro dei quali solo 13mila a carico dell’ente.
Tra gli obiettivi prioritari che il progetto si propone di raggiungere, la “sensibilizzazione della popolazione in materia di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili” e “contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto in materia di contenimento delle emissioni nocive”.
Importanti saranno poi le ricadute economiche ed ambientali, considerato il risparmio che ne deriverà all’amministrazione comunale una volta che l’impianto sarà definitivamente entrato a regime, come potranno constatare in tempo reale tutti i cittadini grazie all’apposito display che verrà collocato in un luogo visibile e facilmente consultabile.
                           (Raffaele Lopreiato) 

IMPIANTO FOTOVOLTAICO ALLA MEDIA "STANISLAO D'ALOE" DI SANT’ONOFRIO

(SANT’ONOFRIO) Conclusi da poco i lavori di installazione di un impianto fotovoltaico da 20 kw sull’edificio che ospita la scuola elementare, grazie al contributo di 118 mila euro ottenuto dai fondi messi a disposizione dai bandi “Por Calabria”, è ora la volta di un altro edificio scolastico di primaria importanza.
Risale infatti a pochi giorni fa la pubblicazione della delibera di giunta comunale che dispone l’adesione al relativo bando per l’installazione presso la locale scuola media “Stanislao D’Aloe” di un impianto fotovoltaico sulla base dei requisiti previsti dal relativo decreto emanato dal ministero dell’Ambiente.
Il progetto di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, redatto dall’ufficio tecnico comunale, prevede un impegno di spesa complessivo di 130mila euro dei quali solo 13mila a carico dell’ente.
Tra gli obiettivi prioritari che il progetto si propone di raggiungere, la “sensibilizzazione della popolazione in materia di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili” e “contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto in materia di contenimento delle emissioni nocive”.
Importanti saranno poi le ricadute economiche ed ambientali, considerato il risparmio che ne deriverà all’amministrazione comunale una volta che l’impianto sarà definitivamente entrato a regime, come potranno constatare in tempo reale tutti i cittadini grazie all’apposito display che verrà collocato in un luogo visibile e facilmente consultabile.
                           (Raffaele Lopreiato) 

giovedì 8 dicembre 2011

SANT’ONOFRIO TRADIZIONALE APERTURA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

Sant'Onofrio: Piazza Umberto I
(SANT’ONOFRIO) Si rinnova anche quest’anno, in coincidenza con la ricorrenza religiosa dell’Immacolata, la tradizionale apertura delle festività natalizie.
All’insegna del detto popolare “A Maculata a prima padejiata”, verrà infatti riproposta questa sera, a partire dalle ore 18.30 in piazza Umberto I per l’occasione impreziosita da artistiche luminarie, la degustazione delle “curujicchi”, le tipiche ciambelle fritte ottenute dall’impasto di lievito, farina, acqua e sale che da sempre accompagnano la gastronomia del Natale santonofrese.
La serata, organizzata dall’associazione culturale Iris presieduta da Antonio Mazza in collaborazione con l’amministrazione comunale, sarà allietata dal gruppo locale di musica etnofolk “Faragonia” alla sua prima uscita pubblica.    (R. L.) 

SANT’ONOFRIO TRADIZIONALE APERTURA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

Sant'Onofrio: Piazza Umberto I
(SANT’ONOFRIO) Si rinnova anche quest’anno, in coincidenza con la ricorrenza religiosa dell’Immacolata, la tradizionale apertura delle festività natalizie.
All’insegna del detto popolare “A Maculata a prima padejiata”, verrà infatti riproposta questa sera, a partire dalle ore 18.30 in piazza Umberto I per l’occasione impreziosita da artistiche luminarie, la degustazione delle “curujicchi”, le tipiche ciambelle fritte ottenute dall’impasto di lievito, farina, acqua e sale che da sempre accompagnano la gastronomia del Natale santonofrese.
La serata, organizzata dall’associazione culturale Iris presieduta da Antonio Mazza in collaborazione con l’amministrazione comunale, sarà allietata dal gruppo locale di musica etnofolk “Faragonia” alla sua prima uscita pubblica.    (R. L.)