giovedì 10 novembre 2016

SANT'ONOFRIO: RACCOLTA DIFFERENZIATA ANCHE DEGLI OLI USATI

Il Sindaco Onofrio Maragò
(SANT‘ONOFRIO) Continua la fase di avvicinamento all’avvio del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
E’ questo uno dei punti qualificanti del programma amministrativo presentato in campagna elettorale dall’esecutivo guidato dal sindaco Onofrio Maragò ed avviato senza indugi già nei giorni immediatamente successivi all’insediamento.
Per centrare questo obiettivo, l’amministrazione comunale punta con decisione sul coinvolgimento delle associazioni di volontariato, stimolate ad un fattivo impegno nella campagna di sensibilizzazione e conoscenza delle modalità di svolgimento del nuovo servizio porta a porta in cambio di adeguati contributi economici.
Particolarmente attive, in tale ottica, si stanno rivelando le locali associazioni sportive che proprio in questi giorni, suddivise in gruppi, stanno ultimando il giro del paese per distribuire casa per casa i contenitori per i rifiuti organici e la brochure informativa con le modalità ed il calendario settimanale di raccolta differenziata.
Contestualmente, l’amministrazione comunale ha provveduto all’installazione in tre diversi punti del paese dei contenitori dedicati alla raccolta dell’olio usato nelle famiglie per la preparazione degli alimenti.
E’ questo uno degli argomenti di maggiore criticità nel sistema di raccolta differenziata in quanto gli oli vegetali quali l’olio di oliva o di semi vari ma anche i grassi vegetali e animali come burro e margarina che residuano dalla cottura o dalla frittura dei cibi sono considerati “fortemente inquinanti”.
Da qui la necessità di evitarne lo smaltimento attraverso la normale rete fognaria in quanto difficili da trattare nei tradizionali impianti di depurazione. 
 L’invito pressante dell’amministrazione comunale è che le famiglie, dopo aver raccolto i residui di oli e grassi in bottigliette di plastica, li depositino nei punti di raccolta ubicati nelle vie Tre Croci, Raffaele Teti e Badea.
Sarà cura del comune provvedere periodicamente al conferimento di questi prodotti a società specializzata che si occuperà della loro trasformazione industriale. 
 
(Raffaele Lopreiato, Gazzetta del Sud 10/11/2016)

mercoledì 9 novembre 2016

SANT‘ONOFRIO: SQUADRA E SOCIETA' SI PRESENTANO AI CITTADINI

(SANT‘ONOFRIO) La locale compagine calcistica si presenta alla comunità.
E’ avvenuto nella mattinata dello scorso 6 novembre in due distinti momenti che hanno visto protagonisti i calciatori, quasi tutti giovanissimi e d’origine santonofrese, ed i componenti il direttivo societario della formazione del Sant’Onofrio Calcio.

La manifestazione, alla quale hanno presenziato numerosi sportivi e rappresentanti istituzionali con in testa il sindaco Onofrio Maragò, si è svolta presso il centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino” fino al momento della partecipazione alla Santa Messa officiata nella chiesa matrice dal parroco don Franco Fragalà con tanto di benedizione finale impartita alla squadra.
Questa iniziativa vuole costituire, nelle intenzioni del neo presidente Franco Ciancio e del giovane vicepresidente Giorgio Caridà, il migliore viatico per il rilancio dell’importante tradizione calcistica locale senza peraltro tralasciare momenti di impegno e coinvolgimento diretto nel campo della promozione sociale e culturale.
La formazione calcistica, che militerà nel girone F del campionato di Terza Categoria, si avvarrà della guida sicura del mister Gino Naccari che sarà affiancato, nel ruolo di preparatore atletico, da Melino Cosentino, ancora oggi ricordato come una delle bandiere della Vibonese anni Settanta.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 09/11/2016)

martedì 8 novembre 2016

SANT‘ONOFRIO:NONNA ANGELA NANO FRAGALA' SPEGNE CENTO CANDELINE

Angela Nano Fragala' con ai lati i figli Giuseppe e Domenico
(SANT‘ONOFRIO) Circondata dal calore e dall’affetto dei figli Domenico e Giuseppe e dei tanti nipoti e pronipoti, lo scorso 1 novembre la signora Angela Nano Fragalà ha tagliato l’invidiabile traguardo del secolo di vita.
Nel fatidico momento del taglio della torta, guarnita da un grande numero 100 ed al quale erano presenti anche il sindaco Onofrio Maragò ed il parroco don Franco Fragalà, la signora Angela si è presentata lucida seppur costretta a letto ormai da qualche anno a causa di una rovinosa caduta che le ha provocato la frattura del femore.
Nei suoi cento anni di vita nonna Angela ha attraversato quasi per intero il cosiddetto “Secolo breve” per poi affacciarsi nella prima parte degli anni Duemila.
La sua esistenza, nel succedersi di eventi drammatici come le due guerre mondiali e le ricorrenti crisi economiche del Mezzogiorno d’Italia, si è interamente svolta a Sant’Onofrio dove al prezzo di grandi sacrifici e di duro lavoro nei campi è riuscita, con dignità e trovando sempre forza nella fede, a mandare avanti e fare progredire la propria famiglia.
Un riconoscimento, questo, sancito pubblicamente anche dall’amministrazione comunale che nella pergamena ricordo consegnata durante i festeggiamenti dal primo cittadino addita la “Nonna di Sant’Onofrio” come “esempio di semplicità, laboriosità e longevità per le giovani generazioni”.
Da segnalare, infine, che Angela prosegue una consolidata tradizione di longevità tanto che la sua famiglia è conosciuta in paese anche con il soprannome di “vecchiotti”.
Il traguardo raggiunto da nonna Angela consolida la fama di Sant’Onofrio “paese dei centenari”.
Ad ulteriore conferma di ciò, l’ideale passaggio del testimone tra Maria Rosaria Maragò, scomparsa lo scorso 29 luglio alla veneranda età di 105 anni, e nonna Angela Nano Fragalà.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 08/11/2016)

martedì 1 novembre 2016

SANT'ONOFRIO:PALAZZINE ATERP DA SGOMBERARE, SETTE FAMIGLIE NON VANNO VIA, DIFFICILE TROVARE ALTRI ALLOGGI.

(SANT‘ONOFRIO) Appare sempre più preoccupante la situazione dei residenti nelle palazzine Aterp di via De Gasperi.
Nessuna novità sembra infatti profilarsi all’orizzonte per le sette famiglie, sulle dodici inizialmente assegnatarie, che ancora risiedono nei rispettivi alloggi nonostante la conclamata pericolosità.
A formalizzarla i tecnici incaricati dall’Aterp che già ad aprile 2015, dopo alcuni sopralluoghi ed una serie di carotaggi effettuati sulle strutture portanti, redigevano una relazione con la quale disponevano tout court la “demolizione delle palazzine stante il rischio concreto di crollo accertato”.
Allo stato permangono quindi le difficoltà a reperire in paese alloggi alternativi in locazione.
Tanto da profilarsi una difficile situazione di stallo che, al momento, né l’azienda regionale che gestisce gli alloggi popolari nè l’amministrazione comunale sembrano in grado di sbloccare.
A farsi ora interprete delle preoccupazioni delle famiglie interessate scende ora in campo il gruppo consiliare di opposizione “Insieme per la Rinascita”.
In una interrogazione indirizzata al sindaco Onofrio Maragò e  presentata nella giornata di ieri, i consiglieri Salvatore Bulzomì e Pino Arcella ribadiscono infatti l’“assoluta pericolosità strutturale in cui versano le due palazzine” ed esprimono la loro “solidarietà alle famiglie che hanno o dovranno sgomberare tali edifici” auspicando l’individuazione di una “soluzione dignitosa nel più breve tempo possibile”.

A tal proposito, gli esponenti della minoranza chiedono al primo cittadino di conoscere se lo “sgombero è stato effettuato e quali, eventualmente, le soluzioni adottate per la sistemazione delle famiglie”.
Ad accrescere la preoccupazione Di Bulzomì e Arcella gli eventi sismici che dallo scorso mese di agosto fino a queste ultime ore stanno affliggendo il Centro Italia e, ancora di più, le forti “scosse di terremoto manifestatesi nel nostro territorio lo scorso 23 settembre”.
Una constatazione che, considerata l’elevatissima situazione di rischio sismico che da sempre contraddistingue la nostra regione,  non fa dormire sonni tranquilli a tutti i calabresi.
E men che meno a coloro che, come le famiglie delle palazzine Aterp di via De Gasperi, già a priori sono consapevoli di risiedere in abitazioni di accertato e gravissimo degrado strutturale.
Una situazione di fatto di cui è pienamente consapevole anche l’amministrazione comunale tanto da indurre il sindaco Maragò ad emanare, lo scorso 19 luglio, un’ordinanza di “sgombero immediato, se necessario anche attraverso l’uso coatto della forza pubblica”.
L’atto faceva seguito alle allarmate comunicazioni del primo cittadino che proprio pochi giorni prima, nel corso dei lavori consiliari si era impegnato, se necessario, anche a fare “murare gli accessi esterni delle due palazzine” in considerazione delle “possibili conseguenze di carattere penale e civile che ne potrebbero scaturire ma anche e soprattutto per ragioni di coscienza”.

       (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 30/09/2016)

martedì 25 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: L'EX ASILO DELLE SUORE DIVENUTO "CENTRO OPERATIVO COMUNALE" E' ORMAI PRONTO A TORNARE A NUOVA VITA.

(SANT‘ONOFRIO) L’ex asilo d’infanzia di via Del Signore tornerà presto a nuova vita.
Ad assicurarlo, l’arch. Antonino Pezzo, progettista e direttore dei lavori di riqualificazione dell’immobile destinato a divenire sede di Coc (Centro operativo comunale) della Protezione civile.
L’intervento, reso possibile da un contributo di duecentosettantamila euro erogato nell’ambito del bando regionale finalizzato alla “realizzazione di interventi di rafforzamento strutturale e di miglioramento sismico”, doterà il territorio di una “struttura di pronto intervento capace di garantire tempestivamente una serie di risposte operative nei diversi casi di emergenza che si dovessero prospettare”. 


In tale ottica, va ricordato che le sedi Coc sono considerate di interesse strategico, in particolare durante gli eventi sismici, ai fini della pianificazione dell’emergenza di primo livello da prestare nell’immediato alle popolazioni colpite.
Una volta realizzato, questo intervento consentirà il raggiungimento di un duplice obiettivo.
Infatti, oltre a dotare il territorio di una funzionale struttura dalla quale fronteggiare tutte le situazioni di emergenza che si dovessero malauguratamente manifestare in futuro, si contribuirà a ridare vita ad un pezzo significativo della storia sociale e culturale di Sant’Onofrio.
Da sempre conosciuto come “l’asilo delle suore”, che qui per più di un quarantennio hanno prestato la loro opera di formazione di generazioni di bambini, l’immobile realizzato nel dopoguerra dal “sindaco della ricostruzione” Vincenzo Lattari, era poi entrato nella fase dell’obliò fino alla definitiva chiusura degli anni Ottanta, con la definitiva partenza delle consorelle del Sacro Cuore.
Inutili si erano anche rivelati i successivi tentativi di rianimare la struttura rendendola disponibile alle associazioni culturali sul presupposto della realizzazione dei necessari interventi di recupero strutturale che, per mancanza di fondi, nei fatti non era stato finora possibile realizzare.
 
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 25/10/2016

venerdì 21 ottobre 2016

VANITY FAIR: PROGETTO LIFE DI RAFFAELE MONTEPAONE - CENTENARIE, SOLO PER LE RUGHE.


Articolo sulla rivista Vanity Fair del 5 Ottobre 2016

Centenarie, solo per le rughe
La più giovane ha ottantotto anni, le altre viaggiano tra i novanta e i cento. Vivono in Calabria, terra record per la longevità, ma a loro i primati non importano. Però si sono svelate a un fotografo che si è perso in quei paesini e nelle loro rughe.

In Calabria ci sono donne che portano in faccia il Novecento. Anime semplici, mogli, madri che hanno attraversato il secolo in disparte, restandosene in paesini dove tutto accade lento. Pochissime di loro hanno studiato e nei loro ricordi è difficile trovare qualcosa in più di un ritmo contadino.
Non sono famose come i conterranei centenari di Bivongi o quelli di Molochio, protagonisti di studi di università italiane e straniere per capire il perché della loro longevità (aria buona, poco stress e una dieta povera di proteine animali e ricca di verdure, in specie fagiolini verdi, olive e pane integrale). Sono però le modelle preferite di un fotografo locale, che dal 2007 ha iniziato a ritrarle. Raffaele Montepaone, 35 anni, vive e lavora a Vibo Valentia e con il suo progetto Life (a ottobre in mostra con una collettiva e una personale in Francia, a Grenoble) racconta la bellezza che non sfiorisce, anche quando la pelle si riempie di rughe. Gira per le campagne, arriva nei borghi più isolati e, quando incontra una di queste regine del vivere, inizia a parlarci. Si fa raccontare la loro storia, accetta di buon grado le domande incuriosite delle vecchie signore e solo quando sente che si è creata la giusta confidenza chiede se può scattare una foto. Dice che gli piace dare immortalità alla gente con un’immagine, poi ci pensa e aggiunge: «In questi volti c’è tutta la grandezza della vita».


http://raffaelemontepaone.it/index.php/2016/10/07/vanity-fair/

mercoledì 19 ottobre 2016

UN GRUPPO DI IMPRENDITORI TOSCANI DA' ALLA CARITAS DIOCESANA UN FURGONE



CHI E’ MARCO BARTOLETTI
Marco Bartoletti
Titolare della “BB s.p.a.” con sede in Calenzano (FI), Marco Bartoletti produce per le più prestigiose griffe della moda accessori di alta qualità in acciaio, alluminio, legno e materiali plastici.
E’ considerato un “imprenditore illuminato” per la forte vocazione sociale solidarista che, in piena aderenza con i principi della dottrina sociale della chiesa, lo caratterizza.
Nella sua azienda, infatti, ormai da anni trovano gratificazione nella piena integrazione lavorativa soggetti con disabilità gravi e malati terminali.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti tra cui il “Cedro d’Oro”, annualmente assegnato dalla Favo (Federazione italiana associazioni di volontariato in oncologia) per “l’esempio ed il contributo dato nella lotta contro il cancro”.

sabato 15 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: SI PONGONO LE BASI DELLA DIFFERENZIATA "PORTA A PORTA"

(SANT‘ONOFRIO) Anche i cittadini di Sant’Onofrio presto fruiranno del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.
Prende così forma uno dei punti qualificanti dell’azione programmatica della lista Tre Spighe che ha prevalso nell’ultima tornata elettorale amministrativa conquistando la guida del comune con l'affermazione del sindaco Onofrio Maragò.
Già in una delle primissime sedute del civico consesso era emerso l’orientamento a procedere con decisione in tale direzione, con l’adozione del regolamento che prevedeva l’adozione del sistema integrale di raccolta dei rifiuti “porta a porta” e la conseguente abolizione dei cassonetti attualmente in uso.
Alla base di tale decisione, oggettive valutazioni sia di carattere sanitario che economico, con i costi complessivi di gestione che attualmente arrivano a circa 350mila euro annui e che con il nuovo servizio di raccolta a regime si ridurrebbero di circa 100mila euro.
Per far partire al più presto la differenziata, che prevede un calendario di raccolta delle diverse tipologie di rifiuti articolato nei primi cinque giorni della settimana, l’amministrazione Maragò si sta muovendo su due piani.
Dal punto di vista strettamente operativo, si stanno predisponendo tutti gli atti formali per l’acquisizione dei mezzi logistici necessari a far partire il servizio.
Vanno in tale direzione anche la prevista acquisizione del materiale idoneo da distribuire alle famiglie e l’acquisto, per un importo complessivo di quarantamila euro, di un automezzo da utilizzare per raccolta giornaliera ed il conferimento dei diversi tipi di rifiuti.
 
In fase avanzata è anche la campagna informativa per sensibilizzare le famiglie sul nuovo tipo di raccolta dei rifiuti con un ruolo importante che in tale ottica rivestiranno le istituzioni scolastiche e le numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale.
Con le realtà associazionistiche sportive, in particolare, l’amministrazione comunale intende sottoscrivere un proficuo quanto innovativo patto di collaborazione vincolando la concessione di contributi economici all’impegno profuso dalle stesse a favore della diffusione del nuovo modello comunale di gestione del ciclo dei rifiuti.
E proprio i componenti delle locali squadre di calcio, dando seguito a quanto deciso nel corso di una riunione operativa con l’amministrazione comunale svoltasi lo scorso 12 ottobre, avvieranno già dai prossimi giorni la distribuzione presso le famiglie di materiale informativo e dei cestini per la raccolta dell’umido.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 15/10/2016)

venerdì 14 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: AL VIA IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA CON CONTROLLI RIGOROSI

(SANT‘ONOFRIO) Al via il servizio di mensa destinato ai bambini della scuola dell’infanzia garantito dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto “L’arte del catering” di Mileto.
Stringenti i controlli predisposti dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’istituzione scolastica al fine di garantire la regolarità del servizio sia in termini di erogazione dei pasti che di assoluta qualità degli stessi. 
Sant'Onofrio: Scuola dell'Infanzia
A tale scopo è stata prontamente attivata la commissione di controllo composta dal responsabile del servizio Paolo Petrolo, genitori e referenti scolastici.
Ad ulteriore garanzia del servizio, prevista la fattiva collaborazione delle famiglie alle quali viene data la possibilità di monitorare quotidianamente il servizio mensa.
Concretamente, due genitori potranno partecipare a turno alle diverse fasi di erogazione del servizio, anche con il consumo diretto del pasto, per verificarne la congruità qualitativa e quantitativa con il menù prestabilito.
La riattivazione del servizio mensa a favore dei piccoli alunni della scuola materna costituisce l’auspicato ritorno alla normalità dopo gli incresciosi episodi dello scorso gennaio quando, durante la somministrazione del pranzo, erano stati rinvenuti parassiti nella pasta.
Ad accorgersene alcune docenti che intervenivano prontamente facendo sospendere immediatamente il servizio e dandone comunicazione al dirigente scolastico Raffaele Vitale.
La situazione creava comprensibile preoccupazione presso le famiglie interessate che chiedevano interventi risolutori all’amministrazione comunale ed all‘istituzione scolastica.
L’epilogo finale, accelerato anche da un intervento del Nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri che rilevavano tutta una serie di carenze igieniche e irregolarità a carico della ditta, portava alla revoca definitiva dell’appalto ed alla momentanea interruzione del servizio.
Memori di quella brutta esperienza i genitori dei piccoli alunni non faranno certo ora mancare la loro attenzione e vigilanza sulla regolarità del servizio.
A garanzia ulteriore della qualità dello stesso merita essere segnalato il ruolo istituzionale di Rosa Ferraro, all’epoca tra le mamme più “agguerrite” in difesa della salute dei propri bambini e che oggi riveste la carica di assessore comunale alla pubblica istruzione.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 14/10/2016)

mercoledì 12 ottobre 2016

SANT‘ONOFRIO: EDIFICI STRATEGICI CON VULNERABILITA' ANCHE MEDIO-ALTA.

Sant'Onofrio: Scuola Media S. D'Aloe
(SANT‘ONOFRIO) Pur risultando oggettivamente datato, in quanto risalente a ben diciotto anni fa, lo studio redatto dal dipartimento nazionale di Protezione civile descrive ancora oggi in modo estremamente attendibile lo stato di salute degli edifici pubblici nel comune di Sant’Onofrio.
Una radiografia impietosa, quella che ne viene fuori, in quanto evidenzia le tantissime criticità degli edifici interessati dall’indagine conoscitiva e per la messa in sicurezza dei quali poco o nulla è stato realizzato dal 1998 ad oggi.
Premesso che la verifica è stata condotta dai tecnici incaricati dalla Protezione civile sia sulle componenti in muratura che su quelle in calcestruzzo dei diversi fabbricati, è per quest’ultima tipologia di materiale che si rinvengono i livelli di vulnerabilità più allarmanti.
Estremamente preoccupante appare, in particolare, la condizione strutturale degli edifici scolastici di via del Signore attualmente adibiti a scuola materna ed elementare e della scuola media “Stanislao D’Aloe” di via Badea, tutte caratterizzate da un livello di vulnerabilità sismica definito “medioalto”.
Identica situazione di rischio anche per l’immobile di via Melissandra, per oltre un trentennio adibito ad asilo nido ed attualmente chiuso per la sospensione del servizio a suo tempo decretato dall’amministrazione Rodà.
Poco sicuro anche il palazzo municipale di via Raffale Teti con una vulnerabilità sismica “medioalta”.
Minore preoccupazione sembra invece destare l’edificio pubblico di via Badea a suo tempo classificato a rischio “medio basso”.
Inizialmente destinato a scuola materna, l’immobile ormai da un ventennio è stato assegnato in comodato gratuito dal comune alla parrocchia che lo utilizza per le attività oratoriali.
Completamente mutata appare, rispetto alla condizione di utilizzo iniziale, la situazione relativa al mattatoio comunale (vulnerabilità “medio bassa“) di località Cao ormai da anni completamente dismesso e all’ex direzione didattica di via Raffaele Teti (vulnerabilità “medio bassa“) nel frattempo demolita per fare posto alla costruzione ex novo del centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino”.
In fase di ristrutturazione è poi l’asilo comunale ex suore di via del Signore (vulnerabilità sismica “medioalta”).
L’immobile, ormai da diversi decenni in stato di completo abbandono, dovrebbe rinascere a nuova vita al termine dei lavori di riqualificazione finalizzati alla creazione di una sede Coc (Centro operativo comunale) gestita dalla Protezione civile.
Allarmante, infine, anche la situazione di alcuni edifici censiti sul territorio comunale e destinati all’erogazione di importanti servizi quali ufficio postale e alloggi Anas, entrambi caratterizzati da una vulnerabilità sismica “medioalta”.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 12/10/2016)

mercoledì 5 ottobre 2016

STEFANACONI: ANTENNA CORRETTO L'OPERATO DEL COMUNE

(STEFANACONI) Giunge all’epilogo conclusivo la vicenda che ormai da diversi mesi vede contrapposta la comunità di Stefanaconi alla compagnia telefonica Wind.
All’origine della querelle la decisione della Wind di procedere all’installazione di un’antenna di telefonia mobile per l’emissione di campi elettromagnetici ad alta frequenza a ridosso del centro abitato ed in prossimità degli edifici scolastici.
Ad accentuare ulteriormente la preoccupazione dei cittadini, la constatazione che il traliccio alto più di venticinque metri sarebbe dovuto sorgere in un’area classificata “R4” in quanto considerata ad elevatissimo rischio di dissesto idrogeologico.
Una situazione di oggettivo rischio per le possibili gravi ricadute ambientali e sulla salute pubblica tanto da indurre di recente la Procura della Repubblica di Vibo Valentia a procedere al sequestro cautelativo del cantiere dove avrebbero dovuto realizzarsi i lavori dell’impianto.
A scrivere probabilmente la parola fine è ora il Consiglio di Stato con la sentenza che rigetta l’ordinanza con la quale il Tar Calabria aveva precedentemente sospeso l’efficacia dei provvedimenti adottati dal comune di Stefanaconi per la demolizione delle opere abusivamente realizzate da Wind.
Di fatto con questa decisione il massimo consesso di giustizia amministrativa accoglie e fa proprie le argomentazioni addotte dagli avvocati Maria Teresa Santaguida e Domenico Sorace in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Sì.
Nello specifico, viene confermata la legittimità dei provvedimenti adottati dall’ente a fronte di interventi edilizi realizzati dalla società di telecomunicazione in assenza delle necessarie autorizzazioni.
La paventata realizzazione dell’impianto Wind, lo ricordiamo, aveva provocato una forte mobilitazione nella comunità di Stefanaconi con la costituzione di un agguerrito Comitato “NO Antenna” cui avevano aderito oltre 1300 cittadini.
E proprio dal presidente del comitato Raffaele Arcella erano partite una serie di bordate contro l’operato del Genio Civile e della stessa amministrazione comunale considerata almeno in alcuni delicati passaggi della vicenda “fin troppo morbida se non addirittura acquisciente” nei confronti della Wind.
Appare quindi comprensibile, nel momento del successo della battaglia giudiziaria intrapresa, la volontà del sindaco Di Sì di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
E così, dopo aver evidenziato come ancora una volta il comune di Stefanaconi ha dimostrato di avere “agito correttamente e nel pieno rispetto dei principi di legalità e trasparenza”, il primo cittadino non nasconde la propria soddisfazione per la “difficile battaglia condotta e vinta contro un colosso delle telecomunicazioni”.
“Non intendo polemizzare - è la stoccata conclusiva di Di Sì - sulle inesattezze circa presunte omissioni o ritardi nell’assumere non meglio precisate iniziative, essendo obiettivo primario dell’amministrazione comunale da me guidata la difesa degli interessi della collettività in piena aderenza con i principi di legalità e trasparenza ”.

Raffaele Lopreiato

venerdì 23 settembre 2016

SANT‘ONOFRIO: PRECIPITAZIONI PIOVASCHE FUORI DELL’ORDINARIO L’AMMINISTRAZIONE AVVIA LA CONTA DEI DANNI SUBITI


(SANT‘ONOFRIO) Investito durante il mese di settembre da tutta una serie di precipitazioni piovasche fuori dell’ordinario, il territorio del comune di Sant’Onofrio, come d’altronde quelli di quasi tutti i centri del vibonese, ha subito danni e devastazioni di vaste proporzioni.
Frane di varia intensità, cedimenti di interi tratti di strade comunali e provinciali, rottura degli argini di fossi e canali, rete idrica e fognaria saltate in diversi punti del centro abitato, pali dell’illuminazione pubblica divelti.
Questo, in sintesi, il bilancio dei danni ingenti causati dalle recenti ondate di maltempo, senza trascurare quelli altrettanto rilevanti occorsi ai beni di proprietà dei cittadini.
A farsi carico delle diverse situazioni di emergenza, l’amministrazione comunale con il sindaco Onofrio Maragò e diversi consiglieri in prima linea con uno sparuto gruppo di operai comunali e di volontari ad evitare ulteriori gravi conseguenze per la popolazione.
Superata comunque, almeno per il momento, la fase acuta dell’emergenza, l’ufficio tecnico comunale è ormai da diversi giorni impegnato a fare la conta analitica dei danni subiti nella prospettiva di individuare, stante l’esiguità dei fondi bilancio disponibili, le necessarie priorità di intervento.
Particolarmente delicata appare la situazione relativa al depuratore comunale che rischia ormai concretamente un cedimento strutturale con le immaginabili conseguenze di tipo ambientale e sanitario che ne potrebbero derivare addirittura per l’intero territorio provinciale.
Lungo è poi l’elenco delle arterie cittadine che hanno subito, per come descritto dall’amministrazione comunale, il “definitivo tracollo strutturale, causato dalla violenza con la quale l’acqua piovana ha trasportato i detriti sollevando il manto bituminoso e creando profonde buche nel centro abitato e nella periferia”.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, l’“esondazione dei torrenti Lavatoio e Scotrapiti che ha arrecato danni ingenti anche ai terreni limitrofi”.
Gravissima appare infine la situazione della strada provinciale “Sant’Onofrio-Vibo Valentia” già in diversi punti precedentemente transennata con pericolosi cordoli di cemento a seguito di numerosi cedimenti del manto stradale.
Dopo gli ultimi casi di precipitazioni piovasche l’arteria, che è considerata di vitale importanza per i collegamenti tra il centro abitato e la città capoluogo, versa in condizioni di assoluto degrado e abbandono. Ciò anche a causa dei diversi guardrail divelti che accrescono ulteriormente la situazione di pericolo della strada, tanto da sconsigliarne ormai la percorrenza anche in occasione di piogge lievi.
Su queste premesse si fonda il “grido d’allarme” dell’amministrazione Maragò che nel chiedere la “collaborazione delle istituzioni preposte alla salvaguardia del territorio al fine di garantirne la salvaguardia idrogeologica” esorta altresì i “vari enti coinvolti, Provincia in primis, a voler provvedere celermente alla messa in sicurezza delle infrastrutture di propria competenza”.
 
Raffaele Lopreiato