domenica 24 novembre 2013

SANT‘ONOFRIO: IL CENTRO SPORTIVO DI CONTRADA CAO VERSO IL DEFINITIVO COMPLETAMENTO

(SANT‘ONOFRIO)Dopo l’ennesimo restyling, che ha portato al completamento del bocciodromo coperto ed al rifacimento del campo di calcetto con il ripristino degli spogliatoi, il rifacimento del fondo con erbetta sintetica e la messa in sicurezza della recinzione, potrebbe essere la volta buona per il centro sportivo di contrada Cao.
Una storia davvero travagliata, quella di questo impianto, concepito oltre trent’anni fa, ai tempi in cui Sant’Onofrio ricadeva ancora nella provincia di Catanzaro, come una delle diverse "Aree attrezzate per lo sport ed il tempo libero" concepite come punti di "sosta, svago e ristoro dei numerosi turisti in transito dallo snodo autostradale e diretti verso le diverse località delle Serre Vibonesi".
Un progetto caduto per diverso tempo nel dimenticatoio, fino a quando, si era ai tempi della prima esperienza amministrativa della neonata Provincia di Vibo Valentia guidata dal presidente Enzo Romeo, grazie all’interessamento dell’allora dirigente Francesco Defina il progetto venne ritirato fuori da qualche cassetto e si mise finalmente mano alla sua concreta realizzazione.
Da quel momento per l’area attrezzata di località "Turchese" adiacente il campo sportivo iniziò un lungo calvario fatto di ripetute inaugurazioni ed altrettanto chiusure a causa del combinato disposto tra l’incapacità di valorizzarlo adeguatamente da parte delle amministrazioni comunali che nel frattempo si succedevano e, contestualmente, una serie di atti vandalici che di volta in volta registrarono la devastazione ed il saccheggio dei locali adibiti ad accoglienza e servizi igienici, l’incendio del parco giochi, il danneggiamento del campo di calcetto e degli spogliatoi.
L’amministrazione provinciale non si diede comunque per vinta e più volte, nel periodo della gestione di Ottavio Bruni presidente e Paolo Barbieri assessore ai lavori pubblici, effettuò interventi di ripristino, anche in direzione dell’adeguamento regolamentare del bocciodromo alle esigenze della locale bocciofila "Aurora" ormai da anni impegnata in competizioni a carattere nazionale.
Il resto è storia recente, con gli ultimi interventi realizzati grazie all’interessamento del consigliere provinciale Salvatore Di Sì e che forse consentiranno di scrivere finalmente la parola "fine" a questa vicenda che, complessivamente, ha registrato dei costi di realizzazione non molto distanti dal milione di euro.
Un impianto che potrà comunque rivelarsi utile in termini di fruibilità da parte degli sportivi dell’intero comprensorio, a patto però che l’amministrazione provinciale provveda ad assegnarlo definitivamente al comune dopo gli adempimenti di rito sulla corretta realizzazione dei lavori.
Solo a questo punto l’amministrazione comunale potrà procedere all’auspicata assegnazione del centro sportivo in gestione privata, centrando così il duplice obiettivo di garantire da un lato la corretta manutenzione e preservazione e dall’altro dare un seppur minimo sollievo occupazionale a favore di qualche giovane del luogo.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/11/2013)

SANT‘ONOFRIO: IL CENTRO SPORTIVO DI CONTRADA CAO VERSO IL DEFINITIVO COMPLETAMENTO

(SANT‘ONOFRIO)Dopo l’ennesimo restyling, che ha portato al completamento del bocciodromo coperto ed al rifacimento del campo di calcetto con il ripristino degli spogliatoi, il rifacimento del fondo con erbetta sintetica e la messa in sicurezza della recinzione, potrebbe essere la volta buona per il centro sportivo di contrada Cao.
Una storia davvero travagliata, quella di questo impianto, concepito oltre trent’anni fa, ai tempi in cui Sant’Onofrio ricadeva ancora nella provincia di Catanzaro, come una delle diverse "Aree attrezzate per lo sport ed il tempo libero" concepite come punti di "sosta, svago e ristoro dei numerosi turisti in transito dallo snodo autostradale e diretti verso le diverse località delle Serre Vibonesi".
Un progetto caduto per diverso tempo nel dimenticatoio, fino a quando, si era ai tempi della prima esperienza amministrativa della neonata Provincia di Vibo Valentia guidata dal presidente Enzo Romeo, grazie all’interessamento dell’allora dirigente Francesco Defina il progetto venne ritirato fuori da qualche cassetto e si mise finalmente mano alla sua concreta realizzazione.
Da quel momento per l’area attrezzata di località "Turchese" adiacente il campo sportivo iniziò un lungo calvario fatto di ripetute inaugurazioni ed altrettanto chiusure a causa del combinato disposto tra l’incapacità di valorizzarlo adeguatamente da parte delle amministrazioni comunali che nel frattempo si succedevano e, contestualmente, una serie di atti vandalici che di volta in volta registrarono la devastazione ed il saccheggio dei locali adibiti ad accoglienza e servizi igienici, l’incendio del parco giochi, il danneggiamento del campo di calcetto e degli spogliatoi.
L’amministrazione provinciale non si diede comunque per vinta e più volte, nel periodo della gestione di Ottavio Bruni presidente e Paolo Barbieri assessore ai lavori pubblici, effettuò interventi di ripristino, anche in direzione dell’adeguamento regolamentare del bocciodromo alle esigenze della locale bocciofila "Aurora" ormai da anni impegnata in competizioni a carattere nazionale.
Il resto è storia recente, con gli ultimi interventi realizzati grazie all’interessamento del consigliere provinciale Salvatore Di Sì e che forse consentiranno di scrivere finalmente la parola "fine" a questa vicenda che, complessivamente, ha registrato dei costi di realizzazione non molto distanti dal milione di euro.
Un impianto che potrà comunque rivelarsi utile in termini di fruibilità da parte degli sportivi dell’intero comprensorio, a patto però che l’amministrazione provinciale provveda ad assegnarlo definitivamente al comune dopo gli adempimenti di rito sulla corretta realizzazione dei lavori.
Solo a questo punto l’amministrazione comunale potrà procedere all’auspicata assegnazione del centro sportivo in gestione privata, centrando così il duplice obiettivo di garantire da un lato la corretta manutenzione e preservazione e dall’altro dare un seppur minimo sollievo occupazionale a favore di qualche giovane del luogo.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/11/2013)

giovedì 21 novembre 2013

OGGI 21 NOVEMBRE ORE 19.00 - RIUNIONE DEL COMITATO NO DISCARICA VAJOTI

Si riunisce oggi 21 novembre alle ore 19.00 presso i locali dell'Oratorio di via San Gerardo il COMITATO NO DISCARICA VAJOTI, per la composizione gruppo di lavoro e proposte.
(Pasquale Santaguida)

OGGI 21 NOVEMBRE ORE 19.00 - RIUNIONE DEL COMITATO NO DISCARICA VAJOTI

Si riunisce oggi 21 novembre alle ore 19.00 presso i locali dell'Oratorio di via San Gerardo il COMITATO NO DISCARICA VAJOTI, per la composizione gruppo di lavoro e proposte.
(Pasquale Santaguida)

SANT‘ONOFRIO:SI ENTRA GIA’ NELL’ATMOSFERA DI NATALE CON I PRESEPI ALLESTITI DA NICOLA ARGIRO’

(SANT‘ONOFRIO)Ormai da quindici anni, la magia del Natale prende forma a Sant’Onofrio in un piccolo laboratorio di via Melissandra.
da Sx verso Dx: Ambrogio Raimondo, Nicola Argiro' ed il piccolo Andrea Argiro' nel laboratorio di via Melissandra.
Qui puntualmente, sin dai primi di ottobre, Nicola Argirò parte per una nuova "missione" che si concluderà quando l’ultimo degli oggetti apparentemente insignificanti quali pacchetti di sigarette, scatole di medicine, rametti e bastoncini di ogni genere come per incanto saranno stati trasformati in case, grotte e percorsi di uno dei tanti suggestivi presepi allestiti.
Una passione che viene da lontano quella di Argirò.
Sin da quando bambino non riusciva a nascondere la sua meraviglia di fronte al presepe, colpito dalla forza evocativa di quelle scene di vita paesana che mirabilmente descrivevano l’evento che avrebbe orientato la storia dell’umanità: l’Avvento di Gesù Salvatore.
Una passione che poi è stata sapientemente coltivata nell’età adulta, con gli innumerevoli viaggi di Nicola nel quartiere napoletano di "S. Gregorio Armeno", da sempre patria ideale dei presepisti di tutti il mondo, per reperire statuette di ogni forma e foggia.
Nel tempo la "Bottega del popolo" di via Melissandra è diventata non solo ritrovo abituale di grandi e piccini che vogliono apprendere le tecniche di realizzazione dei presepi, ma anche luogo attivo di aggregazione, dove ritrovarsi per confrontarsi sui problemi di più stretta attualità.
Alcuni tra i più artistici presepi sono stati in passato donati ad importanti istituzioni locali e nazionali tra le quali ad Argirò piace ricordare "il nuovo complesso penitenziario di Vibo Valentia, la nostra parrocchia e finanche la sede della Conferenza Episcopale Italiana a Roma".
Anche la "stagione dei presepi" di quest’anno assumerà un’importante connotazione sociale.
Da sempre impegnato nel volontariato, Nicola Argirò è oggi in prima fila nella lotta intrapresa da tutta la comunità contro la temuta attivazione di una discarica di rifiuti pericolosi.
Da qui l’idea di proporre una riffa con primo premio il più bel presepe realizzato per destinare la somma raccolta al neo costituito comitato cittadino "NO discarica".
Una nota di merito Argirò intende infine esprimerla per i tanti amici che nel tempo hanno collaborato con questa iniziativa. Tra loro anche Ambrogio Raimondo, Gerardo Ruccella ed il piccolo Andrea Argirò che lo stanno attualmente affiancando.
Insieme a tutti loro, dopo la ormai tradizionale benedizione alla presenza del gruppo anziani parrocchiale, Nicola Argirò esporrà gli oltre venti lavori realizzati quest’anno nel grande gazebo che, da lui fatto appositamente realizzare a spese proprie, verrà installato all’aperto dall’1 all’8 dicembre prossimo prima di essere presumibilmente spostato in altri comuni del comprensorio.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 21/11/2013)

SANT‘ONOFRIO:SI ENTRA GIA’ NELL’ATMOSFERA DI NATALE CON I PRESEPI ALLESTITI DA NICOLA ARGIRO’

(SANT‘ONOFRIO)Ormai da quindici anni, la magia del Natale prende forma a Sant’Onofrio in un piccolo laboratorio di via Melissandra.
da Sx verso Dx: Ambrogio Raimondo, Nicola Argiro' ed il piccolo Andrea Argiro' nel laboratorio di via Melissandra.
Qui puntualmente, sin dai primi di ottobre, Nicola Argirò parte per una nuova "missione" che si concluderà quando l’ultimo degli oggetti apparentemente insignificanti quali pacchetti di sigarette, scatole di medicine, rametti e bastoncini di ogni genere come per incanto saranno stati trasformati in case, grotte e percorsi di uno dei tanti suggestivi presepi allestiti.
Una passione che viene da lontano quella di Argirò.
Sin da quando bambino non riusciva a nascondere la sua meraviglia di fronte al presepe, colpito dalla forza evocativa di quelle scene di vita paesana che mirabilmente descrivevano l’evento che avrebbe orientato la storia dell’umanità: l’Avvento di Gesù Salvatore.
Una passione che poi è stata sapientemente coltivata nell’età adulta, con gli innumerevoli viaggi di Nicola nel quartiere napoletano di "S. Gregorio Armeno", da sempre patria ideale dei presepisti di tutti il mondo, per reperire statuette di ogni forma e foggia.
Nel tempo la "Bottega del popolo" di via Melissandra è diventata non solo ritrovo abituale di grandi e piccini che vogliono apprendere le tecniche di realizzazione dei presepi, ma anche luogo attivo di aggregazione, dove ritrovarsi per confrontarsi sui problemi di più stretta attualità.
Alcuni tra i più artistici presepi sono stati in passato donati ad importanti istituzioni locali e nazionali tra le quali ad Argirò piace ricordare "il nuovo complesso penitenziario di Vibo Valentia, la nostra parrocchia e finanche la sede della Conferenza Episcopale Italiana a Roma".
Anche la "stagione dei presepi" di quest’anno assumerà un’importante connotazione sociale.
Da sempre impegnato nel volontariato, Nicola Argirò è oggi in prima fila nella lotta intrapresa da tutta la comunità contro la temuta attivazione di una discarica di rifiuti pericolosi.
Da qui l’idea di proporre una riffa con primo premio il più bel presepe realizzato per destinare la somma raccolta al neo costituito comitato cittadino "NO discarica".
Una nota di merito Argirò intende infine esprimerla per i tanti amici che nel tempo hanno collaborato con questa iniziativa. Tra loro anche Ambrogio Raimondo, Gerardo Ruccella ed il piccolo Andrea Argirò che lo stanno attualmente affiancando.
Insieme a tutti loro, dopo la ormai tradizionale benedizione alla presenza del gruppo anziani parrocchiale, Nicola Argirò esporrà gli oltre venti lavori realizzati quest’anno nel grande gazebo che, da lui fatto appositamente realizzare a spese proprie, verrà installato all’aperto dall’1 all’8 dicembre prossimo prima di essere presumibilmente spostato in altri comuni del comprensorio.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 21/11/2013)

martedì 19 novembre 2013

SANT‘ONOFRIO: DISCARICA, IL COMITATO PENSA AD AZIONI LEGALI E POLITICHE

(SANT‘ONOFRIO) L’assemblea costitutiva del comitato "NO discarica" di sabato scorso, oltre ad elevare il livello di coinvolgimento della popolazione sulla temuta realizzazione della discarica di rifiuti "pericolosi" di località "Vajoti", è servita anche per mettere a confronto idee e proposte che, portate a sintesi unitaria, costituiranno la piattaforma programmatica delle future iniziative di sensibilizzazione.
Nel contesto della discussione, particolarmente apprezzati dall’uditorio si sono rivelati gli interventi dell’economista Damiano Silipo e dell’avvocato Domenico Sorace.
Entrambi i professionisti, infatti, nella loro disamina oltre che una puntuale disamina della situazione attuale, hanno indicato le possibili direttrici d’azione del neo costituito comitato civico.
Di "battaglia dura da portare avanti in modo convincente" ha parlato il prof. Silipo che ha esortato i cittadini ad "elaborare proposte concrete perché di certo non basterà un semplice no a scoraggiare chi si è fatto promotore della realizzazione della discarica".
In tale ottica, per il docente Unical la "battaglia non si vincerà combattendola solo sul piano legale, ma promuovendo iniziative capaci di coinvolgere direttamente i livelli istituzionali superiori".
Sulla falsariga di Silipo, l’avv. Sorace che anche dal suo punto di vista ha confermato come si tratti di una "battaglia sociale più che legale" rimarcando la "strategicità di interventi come quelli relativi alla realizzazione della discarica che, proprio per questa loro natura il più delle volte comportano una spoliazione delle competenze degli enti territoriali, nel caso specifico il comune, a vantaggio di un concentramento del potere decisionale ai livelli superiori".
"Per tale ragione - ha proseguito il legale - occorre fare rete in una convergenza unitaria di obiettivi che ci porti a non dividerci sui dettagli ma a costituire un vero e proprio blocco sociale".
"Dobbiamo avere presente - ha poi concluso Sorace - che nella nuova concezione della gestione del ciclo dei rifiuti le discariche costituiscono l’aspetto residuale, l’unico livello nel quale i rifiuti anziché risorsa da valorizzare vengono considerati un peso e, come tale, da occultare".
Mirata al più ampio coinvolgimento istituzionale, per meglio innervare la protesta, è stata anche la proposta avanzata da Paolo Petrolo di promuovere un "consiglio comunale straordinario e aperto da tenersi simbolicamente in modo congiunto tra i comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Filogaso e Vazzano presso il sito individuato per la realizzazione della discarica".

(Raffaele Lopreiato)

SANT‘ONOFRIO: DISCARICA, IL COMITATO PENSA AD AZIONI LEGALI E POLITICHE

(SANT‘ONOFRIO) L’assemblea costitutiva del comitato "NO discarica" di sabato scorso, oltre ad elevare il livello di coinvolgimento della popolazione sulla temuta realizzazione della discarica di rifiuti "pericolosi" di località "Vajoti", è servita anche per mettere a confronto idee e proposte che, portate a sintesi unitaria, costituiranno la piattaforma programmatica delle future iniziative di sensibilizzazione.
Nel contesto della discussione, particolarmente apprezzati dall’uditorio si sono rivelati gli interventi dell’economista Damiano Silipo e dell’avvocato Domenico Sorace.
Entrambi i professionisti, infatti, nella loro disamina oltre che una puntuale disamina della situazione attuale, hanno indicato le possibili direttrici d’azione del neo costituito comitato civico.
Di "battaglia dura da portare avanti in modo convincente" ha parlato il prof. Silipo che ha esortato i cittadini ad "elaborare proposte concrete perché di certo non basterà un semplice no a scoraggiare chi si è fatto promotore della realizzazione della discarica".
In tale ottica, per il docente Unical la "battaglia non si vincerà combattendola solo sul piano legale, ma promuovendo iniziative capaci di coinvolgere direttamente i livelli istituzionali superiori".
Sulla falsariga di Silipo, l’avv. Sorace che anche dal suo punto di vista ha confermato come si tratti di una "battaglia sociale più che legale" rimarcando la "strategicità di interventi come quelli relativi alla realizzazione della discarica che, proprio per questa loro natura il più delle volte comportano una spoliazione delle competenze degli enti territoriali, nel caso specifico il comune, a vantaggio di un concentramento del potere decisionale ai livelli superiori".
"Per tale ragione - ha proseguito il legale - occorre fare rete in una convergenza unitaria di obiettivi che ci porti a non dividerci sui dettagli ma a costituire un vero e proprio blocco sociale".
"Dobbiamo avere presente - ha poi concluso Sorace - che nella nuova concezione della gestione del ciclo dei rifiuti le discariche costituiscono l’aspetto residuale, l’unico livello nel quale i rifiuti anziché risorsa da valorizzare vengono considerati un peso e, come tale, da occultare".
Mirata al più ampio coinvolgimento istituzionale, per meglio innervare la protesta, è stata anche la proposta avanzata da Paolo Petrolo di promuovere un "consiglio comunale straordinario e aperto da tenersi simbolicamente in modo congiunto tra i comuni di Sant’Onofrio, Maierato, Filogaso e Vazzano presso il sito individuato per la realizzazione della discarica".

(Raffaele Lopreiato)

lunedì 18 novembre 2013

SANT‘ONOFRIO: DISCARICA VAJOTI IL NO SECCO DELLA POPOLAZIONE

(SANT‘ONOFRIO) Nelle stesse ore in cui, sabato scorso, a Napoli Piazza Plebiscito veniva pacificamente invasa da centomila manifestanti che invocavano interventi risolutori per la bonifica della "Terra dei fuochi" contaminata dagli sversamenti di  rifiuti tossici occultati nel sottosuolo, anche a Sant'Onofrio si levava alto e forte il grido di sdegno di un'intera comunità contro la paventata realizzazione in località "Vajoti" di una nuova "discarica dei veleni". E' stata davvero una serata importante quella vissuta in questa occasione dalla comunità santonofrese che, con grande senso civico, si è ritrovata unita presso l'oratorio parrocchiale di via San Gerardo. 
A rispondere "presente" alla chiamata a raccolta di un "gruppo spontaneo di cittadini" allarmato dalla pericolosità della discarica di rifiuti definiti "pericolosi" dalla normativa in materia che di fatto autorizzerebbe il conferimento finanche di "materiali provenienti da siti contaminati", tutte le componenti istituzionali, politiche e sociali del paese che nel corso di un confronto serrato e partecipe hanno alfine superato gli iniziali distinguo e contrapposizioni per ritrovarsi uniti nello sposare una causa, quella del convinto "No alla discarica senza se e senza ma", dalla quale dipendono le sorti della Sant'Onofrio di oggi e soprattutto di quella che verrà.
Un paese  nel quale, e senza per questo avere timore di essere accusati di "terrorismo psicologico", come è stato affermato a più voci già oggi "l'incidenza dei tumori e delle malattie irreversibili che colpiscono la popolazione registrano una crescita esponenziale ben maggiore rispetto ala media nazionale" e che proprio in ragione di ciò intende scongiurare il pericolo di una "bomba ecologica ad orologeria piazzata a poche migliaia di metri dal centro abitato e nel cuore di un'oasi naturalistica di incomparabile bellezza”.
Ecco perchè, consapevoli della serietà e gravità della discussione in atto, tantissimi sono stati i cittadini convenuti all'incontro per esprimere la loro indignazione verso un provvedimento passato sopra le loro teste e nel contempo desiderosi di conoscere lo stato dell'arte della pratica alla quale comunque hanno affermato all'unisono "ci opporremo con tutte le nostre forze a costo di compiere gesti eclatanti".

Dopo l'apertura dei lavori da parte di Pasquale Santaguida, delegato dal gruppo promotore ad illustrare le ragioni dell'iniziativa, tanti gli interventi che si sono succeduti.
Antonino Pezzo, segretario della locale sezione Udc che per prima nelle scorse settimane ha reso di pubblico dominio la notizia, dopo aver rimarcato che la discarica in questione assorbirà “l’area equivalente ad otto campi di calcio e corrisponderà per capienza alle dimensioni di un grattacielo di ottocento  metri di altezza per una base di duecento metri quadrati” ha rimarcato la necessità di “agire in fretta stante lo stato di avanzamento dell'iter autorizzativo” e, pur evidenziando alcuni “ingiustificati ritardi dell'amministrazione comunale” ha ribadito la piena disponibilità a collaborare.
Dal canto loro gli amministratori comunali, presenti al gran completo ad eccezione del sindaco Tito Rodà assente giustificato per ragioni di salute, hanno ripercorso con il vicesindaco Pietro Lopreiato ed il presidente del consiglio Salvatore Pronestì tutte le fasi della procedura evidenziando la “puntualità del nostro operato a conferma di un impegno che non verrà meno nel prosieguo  della vicenda”.
Un importante contributo al dibattito sia in termini di proposte operative che di chiarimenti tecnici è stato anche portato da Giuseppe Barbieri (presidente pro loco), Giuseppe Ruffa (segretario Pd), Onofrio Fusca (consigliere comunale) Gianni Ferito e numerosi  altri cittadini.
Tra i presenti anche il parroco don Franco Fragalà che pur non intervenendo nel dibattito ha voluto sancito con la sua presenza la vicinanza e solidarietà della chiesa locale verso le legittime preoccupazioni della popolazione.
Al termine della manifestazione sono state raccolte le adesioni al neo costituito comitato “NO Discarica” che già dai prossimi giorni, per come convenuto, interagirà con l'amministrazione comunale per promuovere nuove iniziative di sensibilizzazione.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud  18/11/2013)  

SANT‘ONOFRIO: DISCARICA VAJOTI IL NO SECCO DELLA POPOLAZIONE

(SANT‘ONOFRIO) Nelle stesse ore in cui, sabato scorso, a Napoli Piazza Plebiscito veniva pacificamente invasa da centomila manifestanti che invocavano interventi risolutori per la bonifica della "Terra dei fuochi" contaminata dagli sversamenti di  rifiuti tossici occultati nel sottosuolo, anche a Sant'Onofrio si levava alto e forte il grido di sdegno di un'intera comunità contro la paventata realizzazione in località "Vajoti" di una nuova "discarica dei veleni". E' stata davvero una serata importante quella vissuta in questa occasione dalla comunità santonofrese che, con grande senso civico, si è ritrovata unita presso l'oratorio parrocchiale di via San Gerardo. 
A rispondere "presente" alla chiamata a raccolta di un "gruppo spontaneo di cittadini" allarmato dalla pericolosità della discarica di rifiuti definiti "pericolosi" dalla normativa in materia che di fatto autorizzerebbe il conferimento finanche di "materiali provenienti da siti contaminati", tutte le componenti istituzionali, politiche e sociali del paese che nel corso di un confronto serrato e partecipe hanno alfine superato gli iniziali distinguo e contrapposizioni per ritrovarsi uniti nello sposare una causa, quella del convinto "No alla discarica senza se e senza ma", dalla quale dipendono le sorti della Sant'Onofrio di oggi e soprattutto di quella che verrà.
Un paese  nel quale, e senza per questo avere timore di essere accusati di "terrorismo psicologico", come è stato affermato a più voci già oggi "l'incidenza dei tumori e delle malattie irreversibili che colpiscono la popolazione registrano una crescita esponenziale ben maggiore rispetto ala media nazionale" e che proprio in ragione di ciò intende scongiurare il pericolo di una "bomba ecologica ad orologeria piazzata a poche migliaia di metri dal centro abitato e nel cuore di un'oasi naturalistica di incomparabile bellezza”.
Ecco perchè, consapevoli della serietà e gravità della discussione in atto, tantissimi sono stati i cittadini convenuti all'incontro per esprimere la loro indignazione verso un provvedimento passato sopra le loro teste e nel contempo desiderosi di conoscere lo stato dell'arte della pratica alla quale comunque hanno affermato all'unisono "ci opporremo con tutte le nostre forze a costo di compiere gesti eclatanti".

Dopo l'apertura dei lavori da parte di Pasquale Santaguida, delegato dal gruppo promotore ad illustrare le ragioni dell'iniziativa, tanti gli interventi che si sono succeduti.
Antonino Pezzo, segretario della locale sezione Udc che per prima nelle scorse settimane ha reso di pubblico dominio la notizia, dopo aver rimarcato che la discarica in questione assorbirà “l’area equivalente ad otto campi di calcio e corrisponderà per capienza alle dimensioni di un grattacielo di ottocento  metri di altezza per una base di duecento metri quadrati” ha rimarcato la necessità di “agire in fretta stante lo stato di avanzamento dell'iter autorizzativo” e, pur evidenziando alcuni “ingiustificati ritardi dell'amministrazione comunale” ha ribadito la piena disponibilità a collaborare.
Dal canto loro gli amministratori comunali, presenti al gran completo ad eccezione del sindaco Tito Rodà assente giustificato per ragioni di salute, hanno ripercorso con il vicesindaco Pietro Lopreiato ed il presidente del consiglio Salvatore Pronestì tutte le fasi della procedura evidenziando la “puntualità del nostro operato a conferma di un impegno che non verrà meno nel prosieguo  della vicenda”.
Un importante contributo al dibattito sia in termini di proposte operative che di chiarimenti tecnici è stato anche portato da Giuseppe Barbieri (presidente pro loco), Giuseppe Ruffa (segretario Pd), Onofrio Fusca (consigliere comunale) Gianni Ferito e numerosi  altri cittadini.
Tra i presenti anche il parroco don Franco Fragalà che pur non intervenendo nel dibattito ha voluto sancito con la sua presenza la vicinanza e solidarietà della chiesa locale verso le legittime preoccupazioni della popolazione.
Al termine della manifestazione sono state raccolte le adesioni al neo costituito comitato “NO Discarica” che già dai prossimi giorni, per come convenuto, interagirà con l'amministrazione comunale per promuovere nuove iniziative di sensibilizzazione.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud  18/11/2013)  

sabato 16 novembre 2013

SANT'ONOFRIO: IL SINDACO SCENDE IN CAMPO CONTRO LA DISCARICA

(SANT'ONOFRIO)La vicenda relativa alla temuta realizzazione della maxi discarica di località "Vajoti", dove nelle intenzioni dei soggetti privati proponenti in un’area di quarantamila metri quadrati dovrebbero essere stoccati fino a quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti definiti dalla normativa in materia come “pericolosi”, continua a tenere banco nell'opinione pubblica locale.
E così, in attesa dell'assemblea popolare indetta per stasera a partire dalle ore 18.30 presso l'oratorio parrocchiale di via San Gerardo da un “gruppo spontaneo di cittadini” con l'obiettivo di avviare un serrato confronto sulla delicata vicenda e nel contempo procedere alla costituzione di un comitato "No discarica", anche l'amministrazione comunale scende ufficialmente in campo per meglio chiarire la propria posizione e dire "No ai falsi allarmismi sulla discarica di Tozza Palombara".
In una nota, infatti,  rivolgendosi direttamente ai "Carissimi santonofresi" il sindaco Tito Rodà "dopo un periodo di silenzio sulla stampa, pur lavorando assiduamente e costantemente al servizio dei nostri cittadini" evidenzia il "bisogno di fare chiarezza su una tematica delicata quanto importante".
Sulla discarica in questione per il primo cittadino "tanto abbiamo letto e tanto è stato detto, ma per sgomberare il campo da equivoci e malintesi, e non potendo in alcun modo tollerare le strumentalizzazioni politiche di chicchessia, soprattutto su un argomento così delicato quale quello della salute pubblica e dell'ambiente, è necessario raccontare quanto è stato fatto e quanto si farà".
A tal proposito Rodà, consapevole che in "questo particolare momento vi è la necessità dell'unità ed a poco servono le strumentalizzazioni anche di basso profilo che cercano solo di provocare ostilità, destabilizzazione, preoccupazione e falsi allarmismi tra la popolazione",  precisa come "già quando è stato presentato il progetto definitivo della discarica da parte di una società privata, l'amministrazione comunale ed il competente ufficio Asp hanno dato parere contrario, inviato alla Regione Calabria in data 23 marzo 2012".
Anche successivamente alla notifica, avvenuta lo scorso mese di agosto, del parere favorevole della Regione alla Valutazione di impatto ambientale (VIA), l'amministrazione comunale per come rileva Rodà si è "attivata subito sia conferendo incarico ad un legale al fine di tutelare i propri interessi e la salute dei cittadini, sia incontrandosi con i tecnici della Regione Calabria".
Nel documento il sindaco evidenzia poi i diversi passaggi procedurali che ancora attendono l'iter autorizzativo ed in particolare "permesso a costruire, nulla osta idrogeologico e procedura A.I.A. che non possono essere concesse se non prima viene interpellato il Comune in una apposita conferenza dei servizi unitamente ad Asp ed enti regionali competenti".
Alla luce di queste considerazioni il sindaco rassicura la comunità ribadendo che "a tutti deve essere chiaro che l'amministrazione comunale si opporrà con tutte le proprie forze, anche in quella sede, alla realizzazione dell'opera perchè sente la responsabilità di tutelare i suoi cittadini".
Deciso anche l'appello conclusivo di Rodà che nel ribadire la piena disponibilità per "qualsiasi chiarimento o iniziativa che possa tutelare la nostra gente e quella dei paesi limitrofi" invita chi è "mosso da senso civico a porsi a fianco dell'amministrazione comunale per le iniziative future" che - si impegna il primo cittadino - si premurerà di "coinvolgere i rappresentati regionali sul territorio, la giunta regionale ed il suo presidente per far comprendere loro le paure, le inquietudini e le perplessità della popolazione che deve essere salvaguardata da qualsiasi pericolo".

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 19-11-2013) 

SANT'ONOFRIO: IL SINDACO SCENDE IN CAMPO CONTRO LA DISCARICA

(SANT'ONOFRIO)La vicenda relativa alla temuta realizzazione della maxi discarica di località "Vajoti", dove nelle intenzioni dei soggetti privati proponenti in un’area di quarantamila metri quadrati dovrebbero essere stoccati fino a quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti definiti dalla normativa in materia come “pericolosi”, continua a tenere banco nell'opinione pubblica locale.
E così, in attesa dell'assemblea popolare indetta per stasera a partire dalle ore 18.30 presso l'oratorio parrocchiale di via San Gerardo da un “gruppo spontaneo di cittadini” con l'obiettivo di avviare un serrato confronto sulla delicata vicenda e nel contempo procedere alla costituzione di un comitato "No discarica", anche l'amministrazione comunale scende ufficialmente in campo per meglio chiarire la propria posizione e dire "No ai falsi allarmismi sulla discarica di Tozza Palombara".
In una nota, infatti,  rivolgendosi direttamente ai "Carissimi santonofresi" il sindaco Tito Rodà "dopo un periodo di silenzio sulla stampa, pur lavorando assiduamente e costantemente al servizio dei nostri cittadini" evidenzia il "bisogno di fare chiarezza su una tematica delicata quanto importante".
Sulla discarica in questione per il primo cittadino "tanto abbiamo letto e tanto è stato detto, ma per sgomberare il campo da equivoci e malintesi, e non potendo in alcun modo tollerare le strumentalizzazioni politiche di chicchessia, soprattutto su un argomento così delicato quale quello della salute pubblica e dell'ambiente, è necessario raccontare quanto è stato fatto e quanto si farà".
A tal proposito Rodà, consapevole che in "questo particolare momento vi è la necessità dell'unità ed a poco servono le strumentalizzazioni anche di basso profilo che cercano solo di provocare ostilità, destabilizzazione, preoccupazione e falsi allarmismi tra la popolazione",  precisa come "già quando è stato presentato il progetto definitivo della discarica da parte di una società privata, l'amministrazione comunale ed il competente ufficio Asp hanno dato parere contrario, inviato alla Regione Calabria in data 23 marzo 2012".
Anche successivamente alla notifica, avvenuta lo scorso mese di agosto, del parere favorevole della Regione alla Valutazione di impatto ambientale (VIA), l'amministrazione comunale per come rileva Rodà si è "attivata subito sia conferendo incarico ad un legale al fine di tutelare i propri interessi e la salute dei cittadini, sia incontrandosi con i tecnici della Regione Calabria".
Nel documento il sindaco evidenzia poi i diversi passaggi procedurali che ancora attendono l'iter autorizzativo ed in particolare "permesso a costruire, nulla osta idrogeologico e procedura A.I.A. che non possono essere concesse se non prima viene interpellato il Comune in una apposita conferenza dei servizi unitamente ad Asp ed enti regionali competenti".
Alla luce di queste considerazioni il sindaco rassicura la comunità ribadendo che "a tutti deve essere chiaro che l'amministrazione comunale si opporrà con tutte le proprie forze, anche in quella sede, alla realizzazione dell'opera perchè sente la responsabilità di tutelare i suoi cittadini".
Deciso anche l'appello conclusivo di Rodà che nel ribadire la piena disponibilità per "qualsiasi chiarimento o iniziativa che possa tutelare la nostra gente e quella dei paesi limitrofi" invita chi è "mosso da senso civico a porsi a fianco dell'amministrazione comunale per le iniziative future" che - si impegna il primo cittadino - si premurerà di "coinvolgere i rappresentati regionali sul territorio, la giunta regionale ed il suo presidente per far comprendere loro le paure, le inquietudini e le perplessità della popolazione che deve essere salvaguardata da qualsiasi pericolo".

 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 19-11-2013) 

venerdì 15 novembre 2013

SANT‘ONOFRIO: DOMANI PRESSO L'ORATORIO PARROCCHIALE DI VIA S. GERARDO INCONTRO PROMOSSO DA UN GRUPPO SPONTANEO DI CITTADINI SULLA DISCARICA DI LOCALITÀ "VAJOTI"

(SANT‘ONOFRIO)Di pari passo con la preoccupazione per le possibili conseguenze ambientali e sanitarie che ne potranno derivare, sembra salire di livello l'attenzione dell'opinione pubblica per la paventata realizzazione di una discarica abilitata alla raccolta di "rifiuti pericolosi e non pericolosi" in località "Vajoti".
E proprio in direzione di fornire ulteriori elementi conoscitivi e di giudizio, su una vicenda che sin da quando lo scorso 21 ottobre è stata resa di pubblico dominio grazie ad una interrogazione urgente presentata dal gruppo consiliare dell'Udc sta di fatto monopolizzando l'attenzione dell'opinione pubblica, si svolgerà domani a partire dalle ore 18.30 presso l'oratorio parrocchiale di via S. Gerardo un incontro promosso da un gruppo spontaneo di cittadini.
L'iniziativa, dichiaratamente apolitica, si prefigge lo scopo di chiamare a raccolta le istituzioni, amministrazione comunale ed associazioni culturali e di volontariato in primis, per un confronto a tutto campo finalizzato alla costituzione di un comitato civico "No discarica" che avrà il compito di monitorare l'evolversi della situazione e nel contempo promuovere tutte le iniziative che si renderanno necessarie per bloccare il tentativo già in fase avanzata di trasformare uno degli angoli naturalistici più suggestivi ed incontaminati della provincia vibonese in ricettacolo di rifiuti di ogni genere.
L'occasione si rivelerà inoltre propizia per meglio comprendere quali sono le prossime mosse che intende muovere l'amministrazione Rodà che, tra l'altro, già nei giorni scorsi ha fatto un primo importante passo conferendo formale incarico ad un legale di fiducia al fine di tutelare i "propri legittimi interessi e le proprie ragioni avverso il decreto n. 1058 del 12.07.2013" con il quale il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria esprimeva "parere favorevole di compatibilità ambientale in merito alla realizzazione di una nuova discarica nel comune di Sant'Onofrio".
L’auspicio condiviso da tutti i cittadini è che, allo stato dell’iter della pratica, esistano ancora i margini necessari per tentare di ostacolare con tutte le forze la temuta autorizzazione all’apertura della megadiscarica di località “Vajoti” che, lo ricordiamo, interesserà un'area di quarantamila metri quadrati per un conferimento previsto di quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti.

(Raffaele Lopreiato gazzetta del sud 15/11/2013)  


SANT‘ONOFRIO: DOMANI PRESSO L'ORATORIO PARROCCHIALE DI VIA S. GERARDO INCONTRO PROMOSSO DA UN GRUPPO SPONTANEO DI CITTADINI SULLA DISCARICA DI LOCALITÀ "VAJOTI"

(SANT‘ONOFRIO)Di pari passo con la preoccupazione per le possibili conseguenze ambientali e sanitarie che ne potranno derivare, sembra salire di livello l'attenzione dell'opinione pubblica per la paventata realizzazione di una discarica abilitata alla raccolta di "rifiuti pericolosi e non pericolosi" in località "Vajoti".
E proprio in direzione di fornire ulteriori elementi conoscitivi e di giudizio, su una vicenda che sin da quando lo scorso 21 ottobre è stata resa di pubblico dominio grazie ad una interrogazione urgente presentata dal gruppo consiliare dell'Udc sta di fatto monopolizzando l'attenzione dell'opinione pubblica, si svolgerà domani a partire dalle ore 18.30 presso l'oratorio parrocchiale di via S. Gerardo un incontro promosso da un gruppo spontaneo di cittadini.
L'iniziativa, dichiaratamente apolitica, si prefigge lo scopo di chiamare a raccolta le istituzioni, amministrazione comunale ed associazioni culturali e di volontariato in primis, per un confronto a tutto campo finalizzato alla costituzione di un comitato civico "No discarica" che avrà il compito di monitorare l'evolversi della situazione e nel contempo promuovere tutte le iniziative che si renderanno necessarie per bloccare il tentativo già in fase avanzata di trasformare uno degli angoli naturalistici più suggestivi ed incontaminati della provincia vibonese in ricettacolo di rifiuti di ogni genere.
L'occasione si rivelerà inoltre propizia per meglio comprendere quali sono le prossime mosse che intende muovere l'amministrazione Rodà che, tra l'altro, già nei giorni scorsi ha fatto un primo importante passo conferendo formale incarico ad un legale di fiducia al fine di tutelare i "propri legittimi interessi e le proprie ragioni avverso il decreto n. 1058 del 12.07.2013" con il quale il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria esprimeva "parere favorevole di compatibilità ambientale in merito alla realizzazione di una nuova discarica nel comune di Sant'Onofrio".
L’auspicio condiviso da tutti i cittadini è che, allo stato dell’iter della pratica, esistano ancora i margini necessari per tentare di ostacolare con tutte le forze la temuta autorizzazione all’apertura della megadiscarica di località “Vajoti” che, lo ricordiamo, interesserà un'area di quarantamila metri quadrati per un conferimento previsto di quasi mezzo milione di metri cubi di rifiuti.

(Raffaele Lopreiato gazzetta del sud 15/11/2013)  


lunedì 11 novembre 2013

SANT’ONOFRIO: L’AMMINISTRAZIONE PRENDE POSIZIONE SULL’IMPIANTO CHE DOVRÀ SORGERE IN LOCALITÀ VAJOTI

(SANT‘ONOFRIO) Anche l'amministrazione comunale scende in campo contro la paventata attivazione di una discarica di rifiuti in località "Vajoti".
Un sito, lo ricordiamo, dal perimetro di quarantamila metri quadrati dove, qualora autorizzato, potrà essere conferito fino a quasi mezzo milione di rifiuti, tra cui anche quelli identificati dalla normativa in materia come "pericolosi".
Ad ufficializzare la presa di posizione dell'amministrazione comunale, la delibera di giunta n. 59 del 7 novembre 2013 con la quale viene formalmente conferito incarico ad un legale di fiducia al fine di tutelare i "propri legittimi interessi e le proprie ragioni avverso il decreto n. 1058 del 12.07.2013" con il quale il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria esprimeva "parere favorevole di compatibilità ambientale in merito ala realizzazione di una nuova discarica nel comune di Sant'Onofrio".
E così, venti giorni dopo l'iniziativa politica della locale sezione dell’Udc, che attraverso un'interrogazione urgente presentata dal proprio gruppo consiliare chiedeva delucidazioni sullo stato della pratica il cui avvio risale addirittura a circa due anni fa, la formale presa di posizione dell'esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà conferisce autorevolezza al dibattito in atto su un problema che non poche preoccupazioni ed apprensioni sta ingenerando nella comunità da quando la notizia è divenuta di pubblico dominio.
Cresce infatti nei cittadini, man mano che il confronto si approfondisce, la consapevolezza di cosa può comportare una siffatta discarica di rifiuti in termini di impatto ambientale e di rischi per la salute anche perchè già una sommaria lettura del disposto legislativo che disciplina le tipologie dei rifiuti cosiddetti "pericolosi" ingenera non pochi dubbi e riserve.
Molti sono anche quelli che si chiedono quali effettivi ritorni economici in termini di entrate garantite alla casse pubbliche e di conseguenza quali sgravi per gli utenti deriveranno dalla discarica che, appare giusto ricordarlo, oltre a compromettere irrimediabilmente l’oasi naturalistica di località "Vajoti" peggiorerà in modo significativo la qualità della vita di chi, risiedendo o lavorando nell’area circostante, si ritroverà a dover convivere quotidianamente con il traffico in entrata ed in uscita di decine di mezzi pesanti adibiti al trasporto dei rifiuti.
L'auspicio condiviso è che anche nei prossimi giorni l'attenzione rimanga alta, anche attraverso la promozione di iniziative da parte delle forze politiche, sociali e culturali presenti sul territorio e con il necessario coinvolgimento istituzionale dell'amministrazione comunale finalizzate ad un approfondimento del confronto che favorisca il coinvolgimento diretto dei cittadini ed arricchisca le loro conoscenze su questa delicata problematica.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 10/11/2013)

SANT’ONOFRIO: L’AMMINISTRAZIONE PRENDE POSIZIONE SULL’IMPIANTO CHE DOVRÀ SORGERE IN LOCALITÀ VAJOTI

(SANT‘ONOFRIO) Anche l'amministrazione comunale scende in campo contro la paventata attivazione di una discarica di rifiuti in località "Vajoti".
Un sito, lo ricordiamo, dal perimetro di quarantamila metri quadrati dove, qualora autorizzato, potrà essere conferito fino a quasi mezzo milione di rifiuti, tra cui anche quelli identificati dalla normativa in materia come "pericolosi".
Ad ufficializzare la presa di posizione dell'amministrazione comunale, la delibera di giunta n. 59 del 7 novembre 2013 con la quale viene formalmente conferito incarico ad un legale di fiducia al fine di tutelare i "propri legittimi interessi e le proprie ragioni avverso il decreto n. 1058 del 12.07.2013" con il quale il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria esprimeva "parere favorevole di compatibilità ambientale in merito ala realizzazione di una nuova discarica nel comune di Sant'Onofrio".
E così, venti giorni dopo l'iniziativa politica della locale sezione dell’Udc, che attraverso un'interrogazione urgente presentata dal proprio gruppo consiliare chiedeva delucidazioni sullo stato della pratica il cui avvio risale addirittura a circa due anni fa, la formale presa di posizione dell'esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà conferisce autorevolezza al dibattito in atto su un problema che non poche preoccupazioni ed apprensioni sta ingenerando nella comunità da quando la notizia è divenuta di pubblico dominio.
Cresce infatti nei cittadini, man mano che il confronto si approfondisce, la consapevolezza di cosa può comportare una siffatta discarica di rifiuti in termini di impatto ambientale e di rischi per la salute anche perchè già una sommaria lettura del disposto legislativo che disciplina le tipologie dei rifiuti cosiddetti "pericolosi" ingenera non pochi dubbi e riserve.
Molti sono anche quelli che si chiedono quali effettivi ritorni economici in termini di entrate garantite alla casse pubbliche e di conseguenza quali sgravi per gli utenti deriveranno dalla discarica che, appare giusto ricordarlo, oltre a compromettere irrimediabilmente l’oasi naturalistica di località "Vajoti" peggiorerà in modo significativo la qualità della vita di chi, risiedendo o lavorando nell’area circostante, si ritroverà a dover convivere quotidianamente con il traffico in entrata ed in uscita di decine di mezzi pesanti adibiti al trasporto dei rifiuti.
L'auspicio condiviso è che anche nei prossimi giorni l'attenzione rimanga alta, anche attraverso la promozione di iniziative da parte delle forze politiche, sociali e culturali presenti sul territorio e con il necessario coinvolgimento istituzionale dell'amministrazione comunale finalizzate ad un approfondimento del confronto che favorisca il coinvolgimento diretto dei cittadini ed arricchisca le loro conoscenze su questa delicata problematica.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 10/11/2013)

martedì 5 novembre 2013

SANT'ONOFRIO: "RADICI", IL PROGETTO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANT'ONOFRIO A FAVORE DI PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI E DISABILI.

(SANT'ONOFRIO) Sarà l'associazione "Nuovi Orizzonti" di San Gregorio d'Ippona a gestire il progetto "Radici", predisposto dall'amministrazione comunale di Sant'Onofrio a favore di persone anziane non autosufficienti e disabili.
Nello specifico, sulla base della verifica dei requisiti prescritti dal bando di partecipazione nove saranno i soggetti beneficiari degli interventi assistenziali previsti. 
Il progetto rientra nell'ambito delle misure adottate a sostegno delle cosiddette “categorie protette”, particolarmente apprezzate in un momento come quello attuale caratterizzato dall’acuirsi della crisi economica e dai concomitanti ulteriori tagli operati ai trasferimenti degli enti locali, specie nel campo dei servizi socio-assistenziali a favore delle fasce socialmente deboli.
Il progetto "Radici", in particolare, finanziato con un contributo straordinario di quasi ventunomila euro erogato dall‘Assessorato regionale alla Politiche sociali, si pone l’obiettivo di porre in essere “azioni concrete finalizzate all’assistenza domiciliare intesa come percorso di recupero alla socialità, facilitando altresì la permanenza della persona disabile o non autosufficiente nel proprio ambito territoriale e familiare”.
Riguardo infine le modalità di realizzazione degli interventi, gli anziani di età superiore ai 65 anni ed i disabili che non possono svolgere autonomamente le normali attività della vita quotidiana potranno usufruire dei servizi domiciliari di “cura e igiene della persona, aiuto domestico e sostegno alla socializzazione”.

(Raffaele Lopreiato)

SANT'ONOFRIO: "RADICI", IL PROGETTO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANT'ONOFRIO A FAVORE DI PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI E DISABILI.

(SANT'ONOFRIO) Sarà l'associazione "Nuovi Orizzonti" di San Gregorio d'Ippona a gestire il progetto "Radici", predisposto dall'amministrazione comunale di Sant'Onofrio a favore di persone anziane non autosufficienti e disabili.
Nello specifico, sulla base della verifica dei requisiti prescritti dal bando di partecipazione nove saranno i soggetti beneficiari degli interventi assistenziali previsti. 
Il progetto rientra nell'ambito delle misure adottate a sostegno delle cosiddette “categorie protette”, particolarmente apprezzate in un momento come quello attuale caratterizzato dall’acuirsi della crisi economica e dai concomitanti ulteriori tagli operati ai trasferimenti degli enti locali, specie nel campo dei servizi socio-assistenziali a favore delle fasce socialmente deboli.
Il progetto "Radici", in particolare, finanziato con un contributo straordinario di quasi ventunomila euro erogato dall‘Assessorato regionale alla Politiche sociali, si pone l’obiettivo di porre in essere “azioni concrete finalizzate all’assistenza domiciliare intesa come percorso di recupero alla socialità, facilitando altresì la permanenza della persona disabile o non autosufficiente nel proprio ambito territoriale e familiare”.
Riguardo infine le modalità di realizzazione degli interventi, gli anziani di età superiore ai 65 anni ed i disabili che non possono svolgere autonomamente le normali attività della vita quotidiana potranno usufruire dei servizi domiciliari di “cura e igiene della persona, aiuto domestico e sostegno alla socializzazione”.

(Raffaele Lopreiato)