sabato 17 dicembre 2011

PIANO SCOLASTICO PROVINCIALE, L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI SANT’ONOFRIO SALVA LA DIRIGENZA.

Il piano di dimensionamento scolastico 2012-2013 approderà in consiglio provinciale mercoledì prossimo. L'assessore all'Istruzione Pasquale Fera, che ha coordinato tutti i lavori faticando non poco per contemperare tutte le esigenze, ha curato la stesura definitiva del documento che, alla resa dei conti, sembra accontentare tutti. A parte, infatti, il malumore manifestato da un paio di sindaci, per il resto tutto pare andare per il verso giusto. Ossia, i dirigenti non hanno nulla da ridire sulle scelte operate. Dopo tanto strattonare, le esigenze sono state soddisfatte. Ne sa qualcosa l'assessore Fera che intervenendo ieri ad un convegno della Cisl Scuola tenutosi al 501 hotel ha parlato con la franchezza che gli è abituale. «Non dovete pensare solo a voi stessi – ha asserito rivolgendosi ai dirigenti peraltro numerosi in sala – ma anche alla scuola. Spesso parecchi di voi identificano la scuola con la propria persona. In realtà bisogna lavorare per la scuola e non per sé stessi. Le pressioni – ha aggiunto – non fanno bene. Si obbliga i politici a scelte sbagliate». Parole dure, sintomatiche di uno stato di tensione che ha accompagnato la stesura del nuovo Piano di dimensionamento, un lavoro sicuramente delicato e complesso durante il quale Fera ha, evidentemente, avuto modo di entrare in contatto con mentalità e culture che antepongono l'interesse proprio al bene collettivo. E, invece «dovremmo dal basso – ha insistito l'assessore provinciale all'Istruzione – avere uno scatto d'orgoglio lavorando insieme per salvare la speranza di una scuola migliore e in grado di preparare un futuro sereno per i nostri figli». Guardando la bozza del Piano che sarà portata in consiglio provinciale per l'approvazione definitiva, non sono poche le cose che suscitano qualche perplessità. O almeno non sono poche le scelte che cozzano contro i contenuti dell'art. 19 della legge 15 luglio 2011, n. 111, comma 4 che prevede la formazione di istituti comprensivi con non meno di mille alunni di Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Numero che scende a 500 nei comuni montani.
La bozza di Piano prevede nelle zone di montagna un istituto omnicomprensivo (Filadelfia) e 11 istituti comprensivi (Filadelfia, Dinami, Rombiolo, Acquaro, Gerocarne, 2 a Serra San Bruno, Ricadi, Cessaniti, Maierato, Monterosso). Sono, invece dodici gli istituti fuori dalle aree montane (San Calogero, San Costantino, Soriano, Briatico, Nicotera, Tropea, Zungri, Pizzo e 5 – I Circolo, i.c. Garibaldi, II Circolo, i.c. Vibo Mafrina e i.c. Murmura - sul territorio comunale), ma oltre i mille alunni vanno solo Nicotera e Vibo Marina. Zungri addirittura si attesta su 248 alunni. Salvano la dirigenza perchè inseriti in aree ad alta densità mafiosa o di forte disagio geografico o per entrambi i motivi l'istituto omnicomprensivo di Nicotera e i comprensivi di Fabrizia, Nardodipace e Sant'Onofrio. Situazione più tranquilla a livello di istruzione secondaria di secondo grado dove quasi tutti gli istituti vanno oltre i seicento alunni. Salvano la dirigenza l'Itis che aggrega l'Ite di Mileto e il liceo classico "Morelli" che recupera i numeri necessari accorpando l'Istituto d'Arte. L'Itg conferma l'abbinamento con l'Ipsia. Nessun problema neppure in periferia. A Filadelfia il liceo scientifico e l'Ipsia danno vita ad un istituto omnicomprensivo di montagna inglobando anche la secondaria di primo grado di Filadelfia e Francavilla Angitola.
Altro omnicomprensivo si conferma a Nicotera che mantiene la secondaria di primo grado e sfrutta le deroghe per i comuni afflitti dalla mafia. Stessa soluzione a Pizzo dove la verticalizzazione è completa, dall'Infanzia al Nautico. Nessun problema a Tropea e a Serra. In entrambi i casi tutti gli istituti superiori messi assieme vanno oltre gli 800 alunni.
 (Pino Brosio – Gazzetta del sud 17/12/2011)

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