(SANT‘ONOFRIO) Si svolgerà pubblicamente domenica
delle Palme, in occasione della solenne celebrazione eucaristica mattutina e
conformemente a quanto stabilito nel nuovo regolamento diocesano per le
processioni emanato dal vescovo Luigi Renzo, l’estrazione dei nominativi dei
portantini delle statue dell’Affruntata tra coloro che si saranno
precedentemente candidati attraverso idonea prenotazione.
A comunicarlo il parroco di Sant’Onofrio, don Franco
Fragalà, nel corso del partecipato convegno sul tema “L’Affruntata: la bellezza
dell’umano” svoltosi presso il centro di aggregazione sociale di via Raffaele
Teti.
Un’occasione di riflessione e confronto rivelatasi
utile per la comunità, che si ritrovata unita nella consapevolezza che “l’Affruntata
deve ritornare alla sua essenza di rappresentazione paraliturgica, capace di
esaltare fede e partecipazione popolare ad un evento che da sempre costituisce
motivo di identificazione e orgoglio per tutta la comunità santonofrese”.
Ed in tale ottica la comunicazione di don Fragalà ha
di sicuro fatto tirare un sospiro di sollievo a quanti, e non erano pochi,
temevano che anche questa edizione dell’Affruntata, alla luce dei reiterati
fatti di cronaca succedutosi negli ultimi anni, potesse saltare.
Certo nessuna deroga sarà ammessa rispetto alle
stringenti norme del regolamento diocesano che in modo alquanto esplicito
esorta i parroci ad “essere coraggiosi e a dare concreti segni di rottura da
certi andazzi impropri affidando ai giovani l’organizzazione della
rappresentazione sacra ed il ruolo di portantini delle statue, individuandoli
tra coloro che frequentano con assiduità la parrocchia e sono veramente
impegnati in un cammino di fede”.
Tra il pubblico, ad ascoltare con interesse e
discrezione le comunicazioni del parroco, anche il comandante della locale
stazione dei carabinieri, maresciallo Biagio Russo, ed il sindaco Tito Rodà.
Il primo cittadino, in particolare, nel suo breve
intervento di saluto oltre a manifestare condivisione per le nuove direttive
impartite dal vescovo ha ribadito la “necessità irrinunciabile di
riappropriarsi in modo univoco e trasparente dell’Affruntata, che più di ogni
altra cosa costituisce elemento universalmente riconosciuto del patrimonio
identitario della comunità santonofrese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, infine anche don
Gaetano Currà, già parroco di Sant’Onofrio per oltre un quindicennio e profondo
conoscitore della realtà locale, che scandendo le parole si è soffermato
sull’Affruntata come “portatrice dei valori profondi di speranza e
resurrezione” e non già come “ostentazione di valori venali o, peggio ancora,
come strumento di legittimazione di culture perverse che contrastano
palesemente con il messaggio evangelico da sempre improntato a giustizia e
solidarietà”.
Per quanto riguarda invece il tema oggetto
dell’incontro, apprezzamenti unanimi hanno riscosso le relazioni dello stesso
don Currà e del prof. Domenico Sarsale che, coniugando la narrazione dei
Vangeli e di episodi significativi, hanno ricostruito l’evoluzione storica
delle rappresentazioni sacre del periodo di Pasqua tipiche del catanzarese e di
parte del reggino per come influenzate dai bizantini prima e dai normanni dopo.
A rendere ulteriormente suggestiva la manifestazione,
il saggio offerto dal gruppo parrocchiale di Azione Cattolica che ha proposto
una interpretazione a più voci della preghiera “Donna de Paradiso” di Jacopone
da Todi.
(Raffaele
Lopreiato Gazzetta del Sud 17/03/2015)
Nessun commento:
Posta un commento