giovedì 15 novembre 2012

STEFANACONI: «RIAPRIRE SUBITO LA STRADA PER VIBO»


(STEFANACONI) Convocato dal prefetto Michele di Bari a seguito di esplicita richiesta dell’amministrazione comunale di Stefanaconi, si è svolto ieri mattina presso la prefettura di Vibo Valentia un vertice sulla situazione di pericolosità venutasi a creare sulla strada provinciale Vibo- Stefanaconi.
L’importante arteria viaria, utilizzata quotidianamente da centinaia di automobilisti che da e verso il capoluogo si spostano dai centri dell’intero comprensorio e più volta assurta negli ultimi anni alla ribalta della cronaca nazionale per la situazione di crescente pericolosità causata dalla realizzanda “tangenziale Est”, è ormai da più di una settimana chiusa al traffico.
All’origine della decisione, la constata caduta di massi e calcinacci sul manto stradale a causa di un crollo parziale che ha interessato il complesso di S. Chiara ricadente nel comune di Vibo Valentia.
Le operazioni necessarie ala riapertura della provinciale, rivelatesi più complicate del previsto tanto da far paventare ai tecnici incaricati un notevole prolungamento dei tempi, hanno indotto il sindaco Salvatore Di Sì a fare appello al rappresentate territoriale del governo per un suo interessamento diretto alla vicenda.
Alla riunione in prefettura hanno preso parte, oltre al prefetto Di Bari ed al sindaco Di Sì, il comandante provinciale dei vigili del fuoco ed i  responsabili dell’ufficio tecnico del comune capoluogo e della provincia di Vibo Valentia.
Di Sì, nel motivare la sua pressante richiesta al prefetto ha evidenziato la necessità di ripristinare al più presto un tratto viario di fondamentale importanza per i cittadini non solo di Stefanaconi ma anche dell’intero comprensorio, costretti “ancora una volta ad affrontare notevoli difficoltà nel percorrere strade alternative per raggiungere la città di Vibo Valentia”.
Il sindaco di Stefanaconi ha inoltre evidenziato al prefetto il “crescente malcontento della popolazione”, preannunciando la “costituzione di un comitato spontaneo di cittadini e la promozione di forme eclatanti di protesta qualora il problema del ripristino e della messa in sicurezza della strada provinciale non verrà affrontato in modo approfondito e definitivo”.

   (Raffaele Lopreiato Gazzetta del sud 15-11-2012)  

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