Il neo segretario arch. Nino Pezzo |
(SANT’ONOFRIO) Nello
stagnante panorama politico locale, caratterizzato ormai da molto tempo da una apatia generalizzata che certo
non rende onore ad una comunità che ha conosciuto ben altre appassionate
stagioni di impegno civico e contrapposizione ideale, qualcosa finalmente
sembra muoversi.
Merito questo da ascrivere
all’Udc che, dopo rinvii e contro rinvii dalle poco credibili motivazioni
“diplomatiche”, riesce finalmente a svolgere il proprio congresso cittadino e
conseguentemente a dotarsi dei relativi organismi statutari.
E’ un traguardo raggiunto,
questo del superamento della fase di commissariamento, grazie soprattutto alla
testardaggine del neo segretario cittadino, l’arch. Antonino Pezzo, che
fortemente ha voluto dare compiutezza ad un percorso, quello di radicamento e
riaffermazione della presenza del partito dello scudocrociato in una realtà
storicamente congeniale a questa formazione politica, avviato qualche anno fa
insieme al compianto dott. Francesco Carchedi ed a pochi altri amici fidati con
la riapertura di una nuova sezione cittadina.
Certo non deve essere stato
facile portare a sintesi unitaria le due posizioni che si confrontavano.
L’una, quella che ha poi
espresso il neo segretario Pezzo, facente
riferimento al consigliere
regionale Ottavio Bruni e che propugna il ruolo di un partito dinamico,
propositivo, capace di stimolare e quindi eventualmente anche incalzare
l’amministrazione comunale con proposte ed idee, così rendendosi parte attiva
nel processo di programmazione e di rilancio del territorio; l’altra che fa
invece riferimento all’assessore regionale Francescantonio Stillitani e che
propugna per il partito il ruolo di “cinghia di trasmissione” dell’operato
della “quasi monocolore” amministrazione
comunale guidata dal sindaco Tito Rodà.
D’altronde, per intuire le
difficoltà di addivenire fino all’ultimo momento ad una gestione unitaria del
partito bastava ascoltare gli interventi che si sono succeduti nel corso
dell’assemblea da parte dei più autorevoli rappresentanti del partito presenti
in un parterre che annoverava tra gli altri il segretario regionale sen. Gino
Trematerra, l’on. Mario Tassone, il segretario e la presidente provinciale Iconio
Massara e Sabrina Caglioti, i già citati Stillitani e Bruni.
In tutti prevaleva infatti
l’esortazione ad una “fiducia reciproca, ad un impegno comune finalizzato alla
crescita della comunità e di conseguenza del partito”.
Con l’on. Bruni che, in considerazione
del ruolo di mediazione cui era stato chiamato nella fase del commissariamento,
non nascondeva la sua “amarezza per non essere riuscito nell’intento di
arrivare ad un accordo condiviso, nonostante l’esiguo numero di iscritti
rendesse facile portare a sintesi le posizioni che si fronteggiavano”.
“Certo - concludeva
l’esponente regionale - le divisioni che si sono appalesate non hanno dato
all’esterno un’immagine positiva, anche in considerazione del ruolo
preminente che esercitiamo nella conduzione
dell’amministrazione comunale”.
Il prosieguo del dibattito
contribuiva comunque ad indurre tutti a più miti consigli e già negli
interventi di Nino Pezzo e del sindaco Rodà si intuivano i presupposti per una
soluzione unitaria che infatti di li a poco avrebbe visto la luce con la
presentazione di una sola lista affiancata al candidato a segretario.
Questi in dettaglio i
componenti del nuovo direttivo: Rosario Arcella, Nicola Addesi, Fortunato
Febbraro, Giovanni Ferito, Giuseppe Figliano, Domenico Lopreiato, Clemente
Messina, Ernesto Nesci, Salvatore
Pronestì, Franco Stinà.
In chiusura dei lavori, il
rituale saluto di ringraziamento del neo segretario Pezzo che, nel ribadire la
“volontà di lavorare con lealtà ed in piena sinergia con l’amministrazione comunale”,
ha già preannunciato l’avvio di un “confronto serrato ed aperto con cittadini
ed organizzazioni di categoria sul Piano strutturale comunale ormai di prossima
adozione ”.
da Sx verso Dx: OTTAVIO BRUNI; FRANCESCANTONIO STILLITANI; GINO TREMATERRA; SABRINA CAGLIOTI, MARIO TASSONE, ICONIO MASSARA. |
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02/10/2012)
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