Peppe Ruffa |
(SANT’ONOFRIO)
Come l’araba fenice, il Partito
democratico prova a risorgere dalle proprie ceneri.
Considerata
una delle roccaforti della sinistra e da sempre caratterizzata da confronti
accesi quanto coinvolgenti e ricchi di pathos,
la Sant ’Onofrio
politica cerca, seppur faticosamente, di ricostruire un rapporto diretto con i
cittadini, molti dei quali sembrano aver smarrito quel senso identitario e di
fiera appartenenza che pure fino ad un recente passato li aveva caratterizzati.
E
così dopo l’Udc, che proprio di recente ha eletto il proprio direttivo
sezionale guidato dal neo segretario Antonino Pezzo, è toccato ora al Pd
ritrovarsi a congresso per dotarsi degli organismi statutari necessari per
poter affrontare con la necessaria determinazione la prossima impegnativa, e
per molti versi decisiva, competizione delle elezioni politiche di aprile 2013.
L’impresa
di ricompattare il partito, che già si preannunciava difficile alla vigilia, si
è rivelata addirittura ardua se si guarda al dato politico finale.
Molte
le assenze di peso che si sono registrate sia nei due giorni dedicati al
tesseramento che nella fase del dibattito congressuale, a partire da quella di
Paolo Barbieri, già vicepresidente dell’amministrazione provinciale e sindaco di
Sant’Onofrio per tre mandati consecutivi e da sempre considerato il leader
incontrastato della sinistra locale.
Il
tutto a confermare che le incomprensioni, i dissapori e la profonda diversità
di vedute che ha caratterizzato la fase politica di questo partito dopo la traumatica
interruzione dell’esperienza amministrativa dell’esecutivo guidato da Frano Ciancio,
non hanno avuto come epilogo il necessario chiarimento di fondo per voltare
definitivamente pagina e ripartire in un clima di ritrovata unitarietà.
Una
situazione di empasse, quella venutasi a creare, che ha avuto come conseguenza
più clamorosa ed evidente la mancata presentazione, poco più di un anno fa, della
lista e del simbolo di partito alle elezioni comunali.
E
con queste gravose problematiche dovrà confrontarsi sin da subito il neo
segretario Giuseppe Ruffa, eletto unitamente ai candidati dell’unica lista
presentata in sede congressuale e composta da Franco Ciancio, Fortunato Addesi,
Luisa Defina ed Abdel El Afina che costituiranno il nuovo direttivo di sezione.
Con
alle spalle un’esperienza amministrativa in qualità di capogruppo nell’amministrazione
Ciancio, al giovane neo segretario non difettano entusiasmo e voglia di fare.
Sensibile
alle istanze di rinnovamento portate avanti da Matteo Renzi, nel suo discorso di
investitura Peppe Ruffa ha posto l’accento sulla necessità di “costruire un
partito nuovo ed inclusivo costantemente aperto al confronto ed al dibattito
con l’impegno prioritario di diventare presenza attiva nel dibattito
amministrativo locale”.
(Raffaele Lopreiato – Gazzetta del Sud
17/10/2012)
Nessun commento:
Posta un commento