lunedì 26 marzo 2012

MAIERATO ORDINE PUBBLICO MERCOLEDÌ SERA IN CONSIGLIO

Il sindaco Rizzo e il cons. Servello
(MAIERATO) Rimane alta l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’emergenza criminalità a Maierato.
L’eco dell’attentato dinamitardo dello scorso 3 marzo che ha gravemente danneggiato l’immobile ubicato sulla via Provinciale per Sant’Onofrio, distruggendo di fatto le due attività commerciali allocate al piano terra e mettendo seriamente a repentaglio l’incolumità fisica dei cinque componenti la famiglia che risiedeva al primo piano, non si è infatti attenuata.
A questo si accompagna lo sconcerto dell’intera comunità, ancora scossa  dalle fasi concitate successive al boato provocato dalla violenta esplosione, addirittura collegata in un primo momento  ad una forte scossa di terremoto tanto da indurre pressochè tutti i cittadini a riversarsi impauriti ed ancora in piena notte nelle strade.
E così, mentre con il coordinamento della magistratura proseguono senza sosta le indagini sul campo dei carabinieri della locale stazione guidata dal luogotenente Antonio Cannizzaro, anche le istituzioni non rinunciano a far sentire la propria autorevole voce.
E’ previsto per il prossimo 28 marzo alle ore 20 il consiglio comunale convocato dal sindaco Sergio Rizzo per dibattere insieme a cittadini ed autorità la questione relativa all’ordine pubblico ed alla sicurezza.
L’occasione sarà propizia al sindaco Rizzo per ribadire ancora una volta la richiesta di una maggiore presenza dello stato sul territorio sia in termini di uomini che di risorse assegnate per ridare la “necessaria tranquillità ad una popolazione già alle prese con la difficile opera di ricostruzione post frana”.
Ed in vista di questo appuntamento si muove con decisione anche il gruppo consiliare di minoranza “Rinascita”.
E’ infatti il capogruppo Domenico Servello a lanciare la proposta di “precedere i lavori consiliari da una marcia  di solidarietà nei confronti delle vittime dell’atto intimidatorio e di ulteriore sensibilizzazione della cittadinanza sull’emergenza in atto”.
Nelle intenzioni degli organizzatori il corteo dei partecipanti, dopo essersi ritrovato sul luogo del recente attentato, sfilerà in silenzio lungo le vie del paese per poi concludersi nel piazzale antistante il municipio. Contestualmente, il gruppo “Rinascita” invita i tutti titolari di attività commerciali ad “abbassare simbolicamente per la durata della marcia le saracinesche dei negozi”. 
(Raffaele Lopreiato - Gazzetta del Sud) 

MAIERATO ORDINE PUBBLICO MERCOLEDÌ SERA IN CONSIGLIO

Il sindaco Rizzo e il cons. Servello
(MAIERATO) Rimane alta l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’emergenza criminalità a Maierato.
L’eco dell’attentato dinamitardo dello scorso 3 marzo che ha gravemente danneggiato l’immobile ubicato sulla via Provinciale per Sant’Onofrio, distruggendo di fatto le due attività commerciali allocate al piano terra e mettendo seriamente a repentaglio l’incolumità fisica dei cinque componenti la famiglia che risiedeva al primo piano, non si è infatti attenuata.
A questo si accompagna lo sconcerto dell’intera comunità, ancora scossa  dalle fasi concitate successive al boato provocato dalla violenta esplosione, addirittura collegata in un primo momento  ad una forte scossa di terremoto tanto da indurre pressochè tutti i cittadini a riversarsi impauriti ed ancora in piena notte nelle strade.
E così, mentre con il coordinamento della magistratura proseguono senza sosta le indagini sul campo dei carabinieri della locale stazione guidata dal luogotenente Antonio Cannizzaro, anche le istituzioni non rinunciano a far sentire la propria autorevole voce.
E’ previsto per il prossimo 28 marzo alle ore 20 il consiglio comunale convocato dal sindaco Sergio Rizzo per dibattere insieme a cittadini ed autorità la questione relativa all’ordine pubblico ed alla sicurezza.
L’occasione sarà propizia al sindaco Rizzo per ribadire ancora una volta la richiesta di una maggiore presenza dello stato sul territorio sia in termini di uomini che di risorse assegnate per ridare la “necessaria tranquillità ad una popolazione già alle prese con la difficile opera di ricostruzione post frana”.
Ed in vista di questo appuntamento si muove con decisione anche il gruppo consiliare di minoranza “Rinascita”.
E’ infatti il capogruppo Domenico Servello a lanciare la proposta di “precedere i lavori consiliari da una marcia  di solidarietà nei confronti delle vittime dell’atto intimidatorio e di ulteriore sensibilizzazione della cittadinanza sull’emergenza in atto”.
Nelle intenzioni degli organizzatori il corteo dei partecipanti, dopo essersi ritrovato sul luogo del recente attentato, sfilerà in silenzio lungo le vie del paese per poi concludersi nel piazzale antistante il municipio. Contestualmente, il gruppo “Rinascita” invita i tutti titolari di attività commerciali ad “abbassare simbolicamente per la durata della marcia le saracinesche dei negozi”. 
(Raffaele Lopreiato - Gazzetta del Sud) 

domenica 25 marzo 2012

SALVATORE DI SÌ PRONTO A LANCIARE LA SUA SFIDA NELLE AMMINISTRATIVE DEL 6 E 7 MAGGIO, DI UNA LISTA CIVICA DI CENTROSINISTRA


Salvatore Di Sì
(STEFANACONI) L’ing. Salvatore Di Sì, 61 anni, docente presso l’Ipsia di Vibo Valentia e consigliere provinciale in carica è il candidato a sindaco del Partito democratico per il comune di Stefanaconi.
La decisione, che già da alcuni giorni circolava ufficiosamente, è stata formalizzata nel corso di una partecipata assemblea aperta ad iscritti e simpatizzanti che si è tenuta nella giornata di ieri nella sede del partito dove il neo candidato a sindaco ha comunque più volte rimarcato di voler “procedere alla formazione di una lista civica e di un programma di governo rappresentativi dell’intero centrosinistra”.
Già assessore nell’esecutivo di centrosinistra guidato dall’allora sindaco Fortunato Griffo, Di Sì riveste attualmente nell’amministrazione targata Franzè la carica di consigliere comunale di minoranza in rappresentanza del gruppo “Progetto Stefanaconi”.
Con la discesa in campo dell’esponente del Pd comincia finalmente a delinearsi il quadro politico locale in vista dell’ormai imminente competizione elettorale per la quale i cittadini saranno chiamati alle urne il 6 e 7 maggio prossimi.
Nella tornata amministrativa oltre al nuovo sindaco verranno eletti, alla luce delle recenti novità legislative finalizzate al taglio dei “costi della politica”, solo sei consiglieri comunali (quattro di maggioranza e due di minoranza) per come assegnati ai comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti.
Il rinnovo della compagine amministrativa locale cade in un momento particolarmente delicato per il piccolo comune del vibonese, interessato di recente da una sanguinosa recrudescenza dei fenomeni di stampo mafioso tanto da porre l’“emergenza Stefanaconi” tra le priorità monitorate dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che proprio qui di recente ha tra l’altro tenuto una riunione simbolicamente aperta anche agli studenti.
Residente nella popolosa frazione “Morsillara”, dove da sempre  gode di ampi consensi personali anche in virtù della sua costante e attenta presenza sul territorio, Di Sì dovrà stavolta misurarsi con tutto il paese presentando una piattaforma programmatica ed una squadra capaci di attrarre il voto della maggioranza degli elettori.
Il tutto in un quadro politico che per entrambe gli schieramenti appare profondamente modificato rispetto al recente passato.
Nel centrosinistra sembra infatti ridursi sempre più al lumicino la possibilità di un accordo ufficiale in extremis con i tradizionali alleati ex Rifondazione comunista e Verdi che pure in paese continuano a godere di un discreto seguito.
Tutto ancora da definire anche sulla sponda del centrodestra, dove al momento l’unica certezza è la non ricandidatura del sindaco uscente Saverio Franzè che proprio nei giorni scorsi ha ufficializzato tale decisione adducendo ragioni di carattere personale.
(Raffaele Lopreiato - gazzetta del sud 25/03/2012) 

SALVATORE DI SÌ PRONTO A LANCIARE LA SUA SFIDA NELLE AMMINISTRATIVE DEL 6 E 7 MAGGIO, DI UNA LISTA CIVICA DI CENTROSINISTRA


Salvatore Di Sì
(STEFANACONI) L’ing. Salvatore Di Sì, 61 anni, docente presso l’Ipsia di Vibo Valentia e consigliere provinciale in carica è il candidato a sindaco del Partito democratico per il comune di Stefanaconi.
La decisione, che già da alcuni giorni circolava ufficiosamente, è stata formalizzata nel corso di una partecipata assemblea aperta ad iscritti e simpatizzanti che si è tenuta nella giornata di ieri nella sede del partito dove il neo candidato a sindaco ha comunque più volte rimarcato di voler “procedere alla formazione di una lista civica e di un programma di governo rappresentativi dell’intero centrosinistra”.
Già assessore nell’esecutivo di centrosinistra guidato dall’allora sindaco Fortunato Griffo, Di Sì riveste attualmente nell’amministrazione targata Franzè la carica di consigliere comunale di minoranza in rappresentanza del gruppo “Progetto Stefanaconi”.
Con la discesa in campo dell’esponente del Pd comincia finalmente a delinearsi il quadro politico locale in vista dell’ormai imminente competizione elettorale per la quale i cittadini saranno chiamati alle urne il 6 e 7 maggio prossimi.
Nella tornata amministrativa oltre al nuovo sindaco verranno eletti, alla luce delle recenti novità legislative finalizzate al taglio dei “costi della politica”, solo sei consiglieri comunali (quattro di maggioranza e due di minoranza) per come assegnati ai comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti.
Il rinnovo della compagine amministrativa locale cade in un momento particolarmente delicato per il piccolo comune del vibonese, interessato di recente da una sanguinosa recrudescenza dei fenomeni di stampo mafioso tanto da porre l’“emergenza Stefanaconi” tra le priorità monitorate dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che proprio qui di recente ha tra l’altro tenuto una riunione simbolicamente aperta anche agli studenti.
Residente nella popolosa frazione “Morsillara”, dove da sempre  gode di ampi consensi personali anche in virtù della sua costante e attenta presenza sul territorio, Di Sì dovrà stavolta misurarsi con tutto il paese presentando una piattaforma programmatica ed una squadra capaci di attrarre il voto della maggioranza degli elettori.
Il tutto in un quadro politico che per entrambe gli schieramenti appare profondamente modificato rispetto al recente passato.
Nel centrosinistra sembra infatti ridursi sempre più al lumicino la possibilità di un accordo ufficiale in extremis con i tradizionali alleati ex Rifondazione comunista e Verdi che pure in paese continuano a godere di un discreto seguito.
Tutto ancora da definire anche sulla sponda del centrodestra, dove al momento l’unica certezza è la non ricandidatura del sindaco uscente Saverio Franzè che proprio nei giorni scorsi ha ufficializzato tale decisione adducendo ragioni di carattere personale.
(Raffaele Lopreiato - gazzetta del sud 25/03/2012) 

AMMINISTRATIVE A STEFANACONI: L’ING. SALVATORE DI SÌ È IL CANDITATO A SINDACO PER IL CENTROSINISTRA

L’ing. Salvatore Di Sì, consigliere provinciale eletto nel collegio Sant'Onofrio - Stefanaconi -Filogaso, nonchè consigliere comunale di minoranza al comune di Stefanaconi, è il candidato a sindaco del centrosinistra alle amministrative del 6 e 7 maggio 2012 per il rinnovo degli organi di governo del comune di Stefanaconi.

AMMINISTRATIVE A STEFANACONI: L’ING. SALVATORE DI SÌ È IL CANDITATO A SINDACO PER IL CENTROSINISTRA

L’ing. Salvatore Di Sì, consigliere provinciale eletto nel collegio Sant'Onofrio - Stefanaconi -Filogaso, nonchè consigliere comunale di minoranza al comune di Stefanaconi, è il candidato a sindaco del centrosinistra alle amministrative del 6 e 7 maggio 2012 per il rinnovo degli organi di governo del comune di Stefanaconi.

sabato 24 marzo 2012

DOMENICA LA CHIESA DEL ROSARIO RIAPRE AL CULTO DOPO I LAVORI DI RESTAURO

Chiesa del Rosario
(SANT’ONOFRIO) La chiesa del SS. Rosario verrà riaperta al culto domenica prossima, nel corso di una solenne funzione religiosa alla quale presenzieranno il vicario diocesano mons. Domenico Monteleone ed il parroco don Franco Fragalà, la chiesa del SS. Rosario.
E così, a poco più di due anni dalla sua chiusura, che grave disappunto aveva provocato nell’intera comunità parrocchiale, la chiesa retta dall’omonima Arciconfraternita guidata dal priore Michele Virdò verrà restituita ai fedeli.
La chiusura alla pratica del culto dell’edificio sacro risale al 29 gennaio 2010, inseguito ad un’ordinanza dell’ufficio tecnico comunale con la quale si intimava perentoriamente “la chiusura al pubblico della chiesa, sino a quando non saranno eseguite appropriate indagini per la verifica delle reali condizioni di stabilità e degli eventuali lavori di risanamento igienico-sanitario e messa in sicurezza”.
Alla base di questa decisione, il verbale della ricognizione tecnica effettuata dai vigili del fuoco del comando provinciale, da cui si evinceva “la presenza di lesioni alle strutture murarie, specie in prossimità dell’altare, che inducono ad ipotizzare un dissesto statico”.
Veniva inoltre rilevata “la presenza di infiltrazioni di acqua meteorica proveniente dal tetto nonché ampie chiazze di umidità che costituiscono potenziale pericolo”.
Tra i luoghi simbolo della memoria identitaria locale la chiesa, che pure aveva superato quasi indenne i due terribili terremoti del 1905 e del 1908 che ridussero in macerie gran parte dei paesi del vibonese, è stata ulteriormente impreziosita negli ultimi anni dalla installazione di un artistico portone in bronzo realizzato dall’artista Pino Schiti e dal ripristino del campanile originario.
Anche l’area circostante è stata di recente oggetto di un importante intervento di recupero architettonico, finanziato dalla Provincia di Vibo Valentia.
Il ripristino delle parti lesionate e la messa in sicurezza attuali della chiesa sono stati resi possibili grazie ai fondi raccolti con la sottoscrizione popolare che, promossa dall’Arciconfraternita e da un comitato civico costituitosi per l’occasione, ha registrato la piena e convinta adesione della comunità santonofrese.
Questo in dettaglio il programma della cerimonia di inaugurazione prevista per domenica pomeriggio: ore 17 recita del S. Rosario presso la chiesa matrice; ore 17.30 la solenne processione con la quale la venerata statua della Madonna del SS. Rosario verrà intronizzata nella sua sede originaria presso la chiesa ristrutturata e, a conclusione, celebrazione eucaristica. (Raffaele Lopreiato – gazzetta del sud 24/03/2012)

DOMENICA LA CHIESA DEL ROSARIO RIAPRE AL CULTO DOPO I LAVORI DI RESTAURO

Chiesa del Rosario
(SANT’ONOFRIO) La chiesa del SS. Rosario verrà riaperta al culto domenica prossima, nel corso di una solenne funzione religiosa alla quale presenzieranno il vicario diocesano mons. Domenico Monteleone ed il parroco don Franco Fragalà, la chiesa del SS. Rosario.
E così, a poco più di due anni dalla sua chiusura, che grave disappunto aveva provocato nell’intera comunità parrocchiale, la chiesa retta dall’omonima Arciconfraternita guidata dal priore Michele Virdò verrà restituita ai fedeli.
La chiusura alla pratica del culto dell’edificio sacro risale al 29 gennaio 2010, in seguito ad un’ordinanza dell’ufficio tecnico comunale con la quale si intimava perentoriamente “la chiusura al pubblico della chiesa, sino a quando non saranno eseguite appropriate indagini per la verifica delle reali condizioni di stabilità e degli eventuali lavori di risanamento igienico-sanitario e messa in sicurezza”.
Alla base di questa decisione, il verbale della ricognizione tecnica effettuata dai vigili del fuoco del comando provinciale, da cui si evinceva “la presenza di lesioni alle strutture murarie, specie in prossimità dell’altare, che inducono ad ipotizzare un dissesto statico”.
Veniva inoltre rilevata “la presenza di infiltrazioni di acqua meteorica proveniente dal tetto nonché ampie chiazze di umidità che costituiscono potenziale pericolo”.
Tra i luoghi simbolo della memoria identitaria locale la chiesa, che pure aveva superato quasi indenne i due terribili terremoti del 1905 e del 1908 che ridussero in macerie gran parte dei paesi del vibonese, è stata ulteriormente impreziosita negli ultimi anni dalla installazione di un artistico portone in bronzo realizzato dall’artista Pino Schiti e dal ripristino del campanile originario.
Anche l’area circostante è stata di recente oggetto di un importante intervento di recupero architettonico, finanziato dalla Provincia di Vibo Valentia.
Il ripristino delle parti lesionate e la messa in sicurezza attuali della chiesa sono stati resi possibili grazie ai fondi raccolti con la sottoscrizione popolare che, promossa dall’Arciconfraternita e da un comitato civico costituitosi per l’occasione, ha registrato la piena e convinta adesione della comunità santonofrese.
Questo in dettaglio il programma della cerimonia di inaugurazione prevista per domenica pomeriggio: ore 17 recita del S. Rosario presso la chiesa matrice; ore 17.30 la solenne processione con la quale la venerata statua della Madonna del SS. Rosario verrà intronizzata nella sua sede originaria presso la chiesa ristrutturata e, a conclusione, celebrazione eucaristica. (Raffaele Lopreiato – gazzetta del sud 24/03/2012)

giovedì 22 marzo 2012

NOMINATI DIECI NUOVI CAVALIERI TRA LORO IL SANTONOFRESE MARIO MALFARA' SACCHINI


Il vescovo mons. Luigi Renzo nominato Grand’Ufficiale dell’Ordine che ha antiche origini
Sono dieci i vibonesi che il presidente della Conferenza episcopale calabra, mons. Luigi Vittorio Mondello, arcivescovo metropolita dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, ha nominato Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Si tratta di Nicolino (Lillo) Congrestrì, Francesco Cavallaro, Domenico Colaci, Martino D'Auria, Giuseppe La Piana, Mario Malfarà Sacchini, Antonio Mastrofilippo, Antonio Pagano, Giuseppe Patania e Rocco Pistininzi. La proclamazione, che è avvenuta sabato scorso nel Duomo di Reggio Calabria alla presenza, tra gli altri, del luogotenente per l'Italia Meridionale Tirrenica, sua eccellenza il cavaliere di Gran Croce, Giovanni Napoletano, è stata propedeutica per l'istituzione della sezione della delegazione dell'Ordine. A dirigerla è stato chiamato il cav. Nicolino (Lillo) Congrestrì. Promotore dell'iniziativa il vescovo mons. Luigi Renzo, nominato Grand'Ufficiale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La delegazione viene realizzata in un momento storico particolare per la Chiesa vibonese che attraverso questo prestigioso obiettivo rafforza il suo baluardo in direzione della difesa e della promozione della fede cattolica.

Mons. Mondello insignisce Francesco Cavallaro

Il neo cavaliere Mario Malfarà Sacchini
«Al vescovo Luigi Renzo – sottolinea il delegato Nicolino Congestrì – spetta infatti il merito non soltanto di aver creduto in questa idea quanto nell'aver favorito e reso spedito l'avvio del rapporto con il Vaticano e la Casa Madre dell'Ordine, puntando verso un maggiore sviluppo dei principi della Chiesa».

Per il cav. Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere d'amministrazione del Cnel «questa iniziativa conferma laddove ve ne fosse bisogno, che sul nostro territorio l'azione del vescovo Luigi Renzo continua ad essere importante sul piano della spinta necessaria per intensificare gli ideali del Cristianesimo ma soprattutto in direzione di una sempre più rispondente condivisione d'intenti per conseguire i più adeguati obiettivi di pace». 

La nomina di Lillo Congestrì
Un grosso contributo, per rendere possibile la costituzione della delegazione più giovane dell'Ordine nell'Italia Meridionale Tirrenica, è arrivato dal preside della sezione Calabria Ultra di Reggio Calabria dell'Ordine avv. Aldo Porcelli.


Reggio Calabria, un momento della cerimonia

Il cav. Malfarà di Sant'Onofrio
L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha come Gran Maestro, nominato direttamente dal Sommo Pontefice, sua emminenza reverendissima il cardinale Edwin Frederick O'Brien. L'Ordine ha antiche origini e durante i secoli è stato riordinato e arricchito di privilegi dai Sommi Pontefici.
La sezione vibonese dell'Ordine

NOMINATI DIECI NUOVI CAVALIERI TRA LORO IL SANTONOFRESE MARIO MALFARA' SACCHINI


Il vescovo mons. Luigi Renzo nominato Grand’Ufficiale dell’Ordine che ha antiche origini
Sono dieci i vibonesi che il presidente della Conferenza episcopale calabra, mons. Luigi Vittorio Mondello, arcivescovo metropolita dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, ha nominato Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Si tratta di Nicolino (Lillo) Congrestrì, Francesco Cavallaro, Domenico Colaci, Martino D'Auria, Giuseppe La Piana, Mario Malfarà Sacchini, Antonio Mastrofilippo, Antonio Pagano, Giuseppe Patania e Rocco Pistininzi. La proclamazione, che è avvenuta sabato scorso nel Duomo di Reggio Calabria alla presenza, tra gli altri, del luogotenente per l'Italia Meridionale Tirrenica, sua eccellenza il cavaliere di Gran Croce, Giovanni Napoletano, è stata propedeutica per l'istituzione della sezione della delegazione dell'Ordine. A dirigerla è stato chiamato il cav. Nicolino (Lillo) Congrestrì. Promotore dell'iniziativa il vescovo mons. Luigi Renzo, nominato Grand'Ufficiale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La delegazione viene realizzata in un momento storico particolare per la Chiesa vibonese che attraverso questo prestigioso obiettivo rafforza il suo baluardo in direzione della difesa e della promozione della fede cattolica.

Mons. Mondello insignisce Francesco Cavallaro

Il neo cavaliere Mario Malfarà Sacchini
«Al vescovo Luigi Renzo – sottolinea il delegato Nicolino Congestrì – spetta infatti il merito non soltanto di aver creduto in questa idea quanto nell'aver favorito e reso spedito l'avvio del rapporto con il Vaticano e la Casa Madre dell'Ordine, puntando verso un maggiore sviluppo dei principi della Chiesa».

Per il cav. Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal e consigliere d'amministrazione del Cnel «questa iniziativa conferma laddove ve ne fosse bisogno, che sul nostro territorio l'azione del vescovo Luigi Renzo continua ad essere importante sul piano della spinta necessaria per intensificare gli ideali del Cristianesimo ma soprattutto in direzione di una sempre più rispondente condivisione d'intenti per conseguire i più adeguati obiettivi di pace». 

La nomina di Lillo Congestrì
Un grosso contributo, per rendere possibile la costituzione della delegazione più giovane dell'Ordine nell'Italia Meridionale Tirrenica, è arrivato dal preside della sezione Calabria Ultra di Reggio Calabria dell'Ordine avv. Aldo Porcelli.


Reggio Calabria, un momento della cerimonia

Il cav. Malfarà di Sant'Onofrio
L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha come Gran Maestro, nominato direttamente dal Sommo Pontefice, sua emminenza reverendissima il cardinale Edwin Frederick O'Brien. L'Ordine ha antiche origini e durante i secoli è stato riordinato e arricchito di privilegi dai Sommi Pontefici.
La sezione vibonese dell'Ordine

domenica 18 marzo 2012

DAL CONS. PROVINCIALE SALVATORE DI SÌ, NUOVO CONTRIBUTO PER L'AMMODERNAMENTO E LA MESSA IN SICUREZZA DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE DI SANT’ONOFRIO

Il cons. prov.le Salvatore Di Sì
(SANT’ONOFRIO) Un contributo economico di rilievo per rilanciare l’impiantistica sportiva comunale.
Questo il senso delle due deliberazioni di giunta provinciale (n. 49 e n. 50 dell’8 marzo 2012) con le quali l’esecutivo guidato dal presidente Francesco De Nisi ha provveduto ad assegnare al comune di Sant’Onofrio ulteriori preziose risorse finanziarie per un importo complessivo di circa 35mila euro.  
Si tratta di somme derivanti dall’utilizzo delle economie di precedenti lavori eseguiti dall’Amministrazione provinciale  nell’ambito del programma di ammodernamento dell’impiantistica sportiva di proprietà dei comuni del vibonese.
A darne notizia, il consigliere provinciale Salvatore Di Sì che, nel mettere in risalto “il fattivo impegno del presidente De Nisi per questo ulteriore finanziamento che va ad aggiungersi al precedente contributo già assegnato di 100mila euro”, non manca di evidenziare come gli interventi programmati siano finalizzati in particolare “all’ammodernamento ed alla messa in sicurezza del campo sportivo comunale utilizzato dalle locali società calcistiche che ormai da anni svolgono la loro insostituibile opera di formazione ed educazione dei giovani ai valori dello sport e del vivere civile”.   (Raffaele Lopreiato) 

DAL CONS. PROVINCIALE SALVATORE DI SÌ, NUOVO CONTRIBUTO PER L'AMMODERNAMENTO E LA MESSA IN SICUREZZA DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE DI SANT’ONOFRIO

Il cons. prov.le Salvatore Di Sì
(SANT’ONOFRIO) Un contributo economico di rilievo per rilanciare l’impiantistica sportiva comunale.
Questo il senso delle due deliberazioni di giunta provinciale (n. 49 e n. 50 dell’8 marzo 2012) con le quali l’esecutivo guidato dal presidente Francesco De Nisi ha provveduto ad assegnare al comune di Sant’Onofrio ulteriori preziose risorse finanziarie per un importo complessivo di circa 35mila euro.  
Si tratta di somme derivanti dall’utilizzo delle economie di precedenti lavori eseguiti dall’Amministrazione provinciale  nell’ambito del programma di ammodernamento dell’impiantistica sportiva di proprietà dei comuni del vibonese.
A darne notizia, il consigliere provinciale Salvatore Di Sì che, nel mettere in risalto “il fattivo impegno del presidente De Nisi per questo ulteriore finanziamento che va ad aggiungersi al precedente contributo già assegnato di 100mila euro”, non manca di evidenziare come gli interventi programmati siano finalizzati in particolare “all’ammodernamento ed alla messa in sicurezza del campo sportivo comunale utilizzato dalle locali società calcistiche che ormai da anni svolgono la loro insostituibile opera di formazione ed educazione dei giovani ai valori dello sport e del vivere civile”.   (Raffaele Lopreiato) 

martedì 13 marzo 2012

SAVERIO FRANZÈ SI TIRA FUORI: «NON MI RICANDIDERÒ»

Il Sindaco Saverio Franzè (foto Il Quotidiano)
Il sindaco di Stefanaconi Saverio Franzè, si tira fuori e annuncia che alle prossime elezioni non ripresenterà la sua candidatura. «Dopo accurata riflessione ho maturato la decisione di non riproporre la mia ricandidatura alla guida dell'amministrazione comunale di Stefanaconi. Al termine dei cinque anni, nei quali ho espletato al meglio delle possibilità mie e dell'ente il mandato di primo cittadino – dice Franzè – ritengo conclusa questa esperienza. Per me sono stati momenti di grande coinvolgimento emotivo, nel corso dei quali ho sentito tantissima gente vicina all'amministrazione e consapevole delle difficoltà congiunturali in cui essa ha operato. Dal conto nostro, abbiamo cercato di svolgere al meglio il mandato che quasi 800 persone ci conferirono nel maggio del 2007. Lo abbiamo fatto con la passione e il senso civico che ha contraddistinto, penso di poterlo dire senza timore di smentita, ciascuno degli assessori e dei consiglieri schierati al mio fianco. Ci siamo dati un programma e delle scadenze: e a conclusione del quinquennio posso dire con orgoglio, che non solo sono state rispettate, ma si è andato in qualche caso anche oltre».
«Il percorso intrapreso consentirebbe di procedere – aggiunge il sindaco – nella convinzione che l'appoggio degli elettori non sia venuto meno. Ma ragioni di carattere personale mi
pongono un freno: amministrare significa, nel terzo millennio assicurare la presenza vigile e costante, lasciando da parte, se stessi e modificando radicalmente il fluire della propria esistenza. Il sottoscritto ha condiviso e sposato bisogni e necessità della cittadinanza con disponibilità totale all'ascolto, garantendo sostegno agli indigenti e con grande attenzione al sociale: basti pensare che sono stati stabilizzati 11 lavoratori socialmente utili, cifra rilevante per un comune di piccole dimensioni come il nostro. Si potrebbe, ripeto, andare avanti: ma preferisco fermarmi, non per sfuggire alle difficoltà, ma nella speranza di consegnare un ente con i conti in ordine e discreta stabilità alle future generazioni. Al termine di un percorso faticoso, che in molte circostanze ha messo a dura prova la resistenza fisica e psicologica mia e dei miei collaboratori, sento pertanto il bisogno di ringraziarli tutti. A partire dal vicesindaco e dagli altri componenti del mio esecutivo e più in generale dell'assemblea consiliare che non si sono mai tirati indietro, mi sono sempre stati accanto, non hanno mai messo in dubbio il mio operato. Un ringraziamento anche ai dipendenti, a tutti coloro i quali mi hanno dimostrato in questi anni stima e vicinanza. Un ringraziamento soprattutto alla gente onesta di Stefanaconi, capace di accettare – conclude Franzè – scelte non sempre popolari, in anni difficili senza mai far venir meno quella comprensione e l'incoraggiamento indispensabile per andare avanti e affrontare le giornate più difficili». GazzettadelSud 13/03/2012

SAVERIO FRANZÈ SI TIRA FUORI: «NON MI RICANDIDERÒ»

Il Sindaco Saverio Franzè (foto Il Quotidiano)
Il sindaco di Stefanaconi Saverio Franzè, si tira fuori e annuncia che alle prossime elezioni non ripresenterà la sua candidatura. «Dopo accurata riflessione ho maturato la decisione di non riproporre la mia ricandidatura alla guida dell'amministrazione comunale di Stefanaconi. Al termine dei cinque anni, nei quali ho espletato al meglio delle possibilità mie e dell'ente il mandato di primo cittadino – dice Franzè – ritengo conclusa questa esperienza. Per me sono stati momenti di grande coinvolgimento emotivo, nel corso dei quali ho sentito tantissima gente vicina all'amministrazione e consapevole delle difficoltà congiunturali in cui essa ha operato. Dal conto nostro, abbiamo cercato di svolgere al meglio il mandato che quasi 800 persone ci conferirono nel maggio del 2007. Lo abbiamo fatto con la passione e il senso civico che ha contraddistinto, penso di poterlo dire senza timore di smentita, ciascuno degli assessori e dei consiglieri schierati al mio fianco. Ci siamo dati un programma e delle scadenze: e a conclusione del quinquennio posso dire con orgoglio, che non solo sono state rispettate, ma si è andato in qualche caso anche oltre».
«Il percorso intrapreso consentirebbe di procedere – aggiunge il sindaco – nella convinzione che l'appoggio degli elettori non sia venuto meno. Ma ragioni di carattere personale mi

venerdì 9 marzo 2012

PUBBLICATO IN PRE-INFORMAZIONE L’AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE E IL FINANZIAMENTO DI NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALIe imprenditoriali

L’Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali promosse da Nuovi Giovani Imprenditori è stato pubblicato, in pre-informazione, sul sito istituzionale della Regione Calabria. Il bando approvato con decreto in corso di registrazione, prevede di realizzare un processo integrato che riesca ad accompagnare ed agevolare i giovani nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. L’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ne dà notizia esprimendo soddisfazione per l’avvio di questa seconda fase del progetto sperimentale proposto dal Dipartimento. Il bando, infatti, è stato preceduto da una fase di sensibilizzazione e di diffusione della cultura di impresa e del lavoro autonomo che ha coinvolto 2 Atenei e 76 istituti scolastici superiori, interessando oltre 3.800 studenti, a cui si aggiungono altri 240 partecipanti appartenenti alle varie categorie di docenti, capi d’istituto o ospiti esterni agli ambienti scolastici. I soggetti ammessi alle agevolazioni sono le imprese “giovanili”di “nuova costituzione”, che intendono realizzare Piani di Sviluppo Aziendale nell’ambito di proprie unità produttive locali ubicate nel territorio della Regione Calabria e potranno contare su un ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento pari a euro 20.000.000,00, a valere sulla Linea di Intervento 7.1.4.3 “Promozione dell’imprenditoria giovanile” del POR Calabria FESR 2007-2013 – Asse VII “Sistemi produttivi”. Secondo l’Assessore Caridi “una delle principali novità di questo bando risiede nella precisa volontà di non generare mera attivazione di spesa pubblica, puntando invece all’attivazione di azioni finalizzate a creare reali condizioni di sviluppo e produttività in un’ottica di sostenibilità economica e di valorizzazione delle risorse disponibili (umane, culturali, naturali ecc.). Un obiettivo – ha aggiunto - per il quale la Regione, con il contributo della Fondazione Field, ha programmato, oltre alla concessione di incentivi economici, azioni di accompagnamento, sia propedeutiche che successive allo sviluppo del Piano di Impresa. La ‘sperimentazione’ riguarda anche la formazione per gli aspiranti nuovi giovani imprenditori che viene realizzata con una formula innovativa basata su seminari e workshop incentrati sulle testimonianze dirette di imprenditori capaci di dimostrare che anche in Calabria fare impresa è possibile”. Per l’Assessore Caridi “il metodo si è rivelato quello giusto, considerando la partecipazione attiva ed entusiasta degli studenti alle attività preliminari, dalle quali sono scaturite ben 800 idee imprenditoriali elaborate dai giovani”. Le Domande di Agevolazione dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’Avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. In questo periodo proseguirà l’intensa attività di comunicazione finalizzata alla divulgazione del progetto per consentire una migliore attuazione dell’intervento. g.m. 

PUBBLICATO IN PRE-INFORMAZIONE L’AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE E IL FINANZIAMENTO DI NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALIe imprenditoriali

L’Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali promosse da Nuovi Giovani Imprenditori è stato pubblicato, in pre-informazione, sul sito istituzionale della Regione Calabria. Il bando approvato con decreto in corso di registrazione, prevede di realizzare un processo integrato che riesca ad accompagnare ed agevolare i giovani nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. L’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ne dà notizia esprimendo soddisfazione per l’avvio di questa seconda fase del progetto sperimentale proposto dal Dipartimento. Il bando, infatti, è stato preceduto da una fase di sensibilizzazione e di diffusione della cultura di impresa e del lavoro autonomo che ha coinvolto 2 Atenei e 76 istituti scolastici superiori, interessando oltre 3.800 studenti, a cui si aggiungono altri 240 partecipanti appartenenti alle varie categorie di docenti, capi d’istituto o ospiti esterni agli ambienti scolastici. I soggetti ammessi alle agevolazioni sono le imprese “giovanili”di “nuova costituzione”, che intendono realizzare Piani di Sviluppo Aziendale nell’ambito di proprie unità produttive locali ubicate nel territorio della Regione Calabria e potranno contare su un ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento pari a euro 20.000.000,00, a valere sulla Linea di Intervento 7.1.4.3 “Promozione dell’imprenditoria giovanile” del POR Calabria FESR 2007-2013 – Asse VII “Sistemi produttivi”. Secondo l’Assessore Caridi “una delle principali novità di questo bando risiede nella precisa volontà di non generare mera attivazione di spesa pubblica, puntando invece all’attivazione di azioni finalizzate a creare reali condizioni di sviluppo e produttività in un’ottica di sostenibilità economica e di valorizzazione delle risorse disponibili (umane, culturali, naturali ecc.). Un obiettivo – ha aggiunto - per il quale la Regione, con il contributo della Fondazione Field, ha programmato, oltre alla concessione di incentivi economici, azioni di accompagnamento, sia propedeutiche che successive allo sviluppo del Piano di Impresa. La ‘sperimentazione’ riguarda anche la formazione per gli aspiranti nuovi giovani imprenditori che viene realizzata con una formula innovativa basata su seminari e workshop incentrati sulle testimonianze dirette di imprenditori capaci di dimostrare che anche in Calabria fare impresa è possibile”. Per l’Assessore Caridi “il metodo si è rivelato quello giusto, considerando la partecipazione attiva ed entusiasta degli studenti alle attività preliminari, dalle quali sono scaturite ben 800 idee imprenditoriali elaborate dai giovani”. Le Domande di Agevolazione dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’Avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. In questo periodo proseguirà l’intensa attività di comunicazione finalizzata alla divulgazione del progetto per consentire una migliore attuazione dell’intervento. g.m. 

L'ARMA DELLA CULTURA CONTRO LA VIOLENZA MESSAGGI A VIVERE NEL PIENO RISPETTO DELLE REGOLE SONO STATI INDIRIZZATI AI RAGAZZI DEL PAESE

Un Comitato per l'ordine e la sicurezza all'interno della palestra dell'istituto della scuola primaria di Stefanaconi per ribadire che lo Stato non abbassa la guardia di fronte alla recrudescenza della violenza criminale. L'iniziativa è stata voluta dal prefetto Michele di Bari, con l'intento di dare un segnale forte alla comunità che si sente «smarrita e abbandonata», assediata dalle cosche che hanno cominciato a farsi la guerra. Venti di vendetta che potrebbero sfociare in nuovi fatti di sangue e che potrebbero scatenare una vera e propria guerra di mafia.
E ieri a Stefanaconi il Prefetto ha voluto guardare in faccia tutti, non solo i vertici delle forze dell'ordine, ma anche i rappresentanti della comunità del piccolo centro del Vibonese: il sindaco Saverio Franzè, il parroco don Salvatore Santaguida e la dirigente dell'istituto comprensivo Maria Eugenia Basile. Un incontro per ribadire che lo Stato «si presenta compatto». Al termine della riunione tecnica del Comitato, il Prefetto ha annunciato che sul territorio sono stati potenziati i controlli allo scopo di fronteggiare l'emergenza criminale. Appelli in tal senso erano stati lanciati dopo i recenti fatti di sangue sia dal sindaco che dal parroco.
L'occasione è stata propizia anche per avere un incontro con i ragazzi della scuola Media, che sotto il coordinamento della professoressa Antonella Angelieri, stanno portando avanti un progetto di formazione per la legalità. Dopo il saluto della dirigente, che ha messo in risalto il ruolo fondamentale della scuola, che punta a fare sviluppare la cultura della solidarietà e della legalità, (deterrenti fondamentali contro la violenza), è stata la volta dei ragazzi che hanno posto una serie di domande al Prefetto ed ai vertici delle forze dell'ordine. «La nostra presenza qui – ha spiegato il Prefetto – rappresenta il volto dello Stato, che esprime vicinanza e solidarietà morale a questa comunità per quanto sta accadendo». Il Prefetto ha, quindi, ribadito che lo Stato si fa carico di questi problemi al punto che sono state messe in atto una serie di iniziative tese a fronteggiare l'emergenza sotto il profilo dell'ordine pubblico. «Dobbiamo anche dire che qui non tutto è negativo – ha osservato il rappresentante del Governo, parlando con i ragazzi – ci sono tante realtà di cui dovreste andare fieri: la Scuola, la Parrocchia e le istituzioni». E secondo il Prefetto bisogna ripartire proprio da questi punti fermi per risalire la china e riconquistare gli spazi di democrazia e legalità che il territorio in questi anni ha ceduto
alle bande criminali. A rivolgersi ai ragazzi anche il procuratore Mario Spagnuolo il quale ha voluto richiamare la loro attenzione sui punti di forza della criminalità: «Non è certo la forza militare, ma sono l'ignoranza, il sottosviluppo e la paura della gente. Come uscire da questa situazione? Toglietevi subito dalla testa che possano essere solo le forze di polizia a restituire e difendere la legalità. Il problema si potrà risolvere in maniera definitiva solo attraverso la crescita culturale del territorio. E in questo contesto – ha sottolineato – la scuola è vettore fondamentale». Il procuratore Spagnuolo ha, quindi, esortato i ragazzi a vivere il loro paese nella normalità «anche se dalle istituzioni dovete pretendere i vostri sacrosanti diritti».
Messaggi importanti sono stati lanciati anche dal questore Giuseppe Cucchiara, dal ten. col. Daniele Scardecchia, dal col. Paolo Valle della GdF e dal comandante del Corpo forestale Gaetano Lorenzo Lopez. Da parte di tutti l'invito ai ragazzi a seguire la via della legalità, del rispetto delle regole. Mentre il sindaco Saverio Franzè nell'incontro con i componenti del Comitato ha esternato le sue preoccupazioni per la recrudescenza della violenza criminale sul territorio chiedendo la massima attenzione dello Stato e delle forze dell'ordine. «La nostra comunità – ha detto il sindaco – ha radici che affondano nella solidarietà e nella civiltà contadina e vuole tramandare questi valori alle future generazioni non la violenza».
(Nicola Lopreiato - Gazzetta del Sud 09/03/2012)

L'ARMA DELLA CULTURA CONTRO LA VIOLENZA MESSAGGI A VIVERE NEL PIENO RISPETTO DELLE REGOLE SONO STATI INDIRIZZATI AI RAGAZZI DEL PAESE

Un Comitato per l'ordine e la sicurezza all'interno della palestra dell'istituto della scuola primaria di Stefanaconi per ribadire che lo Stato non abbassa la guardia di fronte alla recrudescenza della violenza criminale. L'iniziativa è stata voluta dal prefetto Michele di Bari, con l'intento di dare un segnale forte alla comunità che si sente «smarrita e abbandonata», assediata dalle cosche che hanno cominciato a farsi la guerra. Venti di vendetta che potrebbero sfociare in nuovi fatti di sangue e che potrebbero scatenare una vera e propria guerra di mafia.
E ieri a Stefanaconi il Prefetto ha voluto guardare in faccia tutti, non solo i vertici delle forze dell'ordine, ma anche i rappresentanti della comunità del piccolo centro del Vibonese: il sindaco Saverio Franzè, il parroco don Salvatore Santaguida e la dirigente dell'istituto comprensivo Maria Eugenia Basile. Un incontro per ribadire che lo Stato «si presenta compatto». Al termine della riunione tecnica del Comitato, il Prefetto ha annunciato che sul territorio sono stati potenziati i controlli allo scopo di fronteggiare l'emergenza criminale. Appelli in tal senso erano stati lanciati dopo i recenti fatti di sangue sia dal sindaco che dal parroco.
L'occasione è stata propizia anche per avere un incontro con i ragazzi della scuola Media, che sotto il coordinamento della professoressa Antonella Angelieri, stanno portando avanti un progetto di formazione per la legalità. Dopo il saluto della dirigente, che ha messo in risalto il ruolo fondamentale della scuola, che punta a fare sviluppare la cultura della solidarietà e della legalità, (deterrenti fondamentali contro la violenza), è stata la volta dei ragazzi che hanno posto una serie di domande al Prefetto ed ai vertici delle forze dell'ordine. «La nostra presenza qui – ha spiegato il Prefetto – rappresenta il volto dello Stato, che esprime vicinanza e solidarietà morale a questa comunità per quanto sta accadendo». Il Prefetto ha, quindi, ribadito che lo Stato si fa carico di questi problemi al punto che sono state messe in atto una serie di iniziative tese a fronteggiare l'emergenza sotto il profilo dell'ordine pubblico. «Dobbiamo anche dire che qui non tutto è negativo – ha osservato il rappresentante del Governo, parlando con i ragazzi – ci sono tante realtà di cui dovreste andare fieri: la Scuola, la Parrocchia e le istituzioni». E secondo il Prefetto bisogna ripartire proprio da questi punti fermi per risalire la china e riconquistare gli spazi di democrazia e legalità che il territorio in questi anni ha ceduto