(SANT‘ONOFRIO)La comunità di Sant’Onofrio ritrova, almeno
momentaneamente, lo smalto dei giorni migliori.
E’ successo da sabato a lunedì scorso, nei tre giorni in cui
si è articolata l’annunciata visita pastorale di mons. Luigi Renzo, vescovo
della diocesi.
Un evento lungamente atteso se si pensa che l’ultimo
precedente risale al 1975, con l’allora vescovo mons. Vincenzo De Chiara.
E reso ancora di più coinvolgente dalle recenti vicende che
hanno accompagnato il “commissariamento” dell’Affruntata da parte del Comitato
provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e la conseguente decisione di
sospensione della rappresentazione sacra adottata dall’Arciconfraternita del
SS. Rosario quale forma di protesta per una decisione non condivisa.
Con il vescovo Renzo che, comprensibilmente preoccupato per
la piega che aveva preso la vicenda, era accorso a Sant’Onofrio proprio nel
giorno solenne di Pasqua per celebrare messa e tentare di ridare un po’ di
serenità ad una comunità visibilmente scossa.
Sul mancato svolgimento dell’Affruntata, comunque, nessuno
se l’è sentita di tornare pubblicamente nei numerosi incontri che si sono
succeduti in questi tre giorni.
Ad eccezione di mons. Renzo che, in occasione dello scambio
dei saluti con l’amministrazione comunale presso il centro di aggregazione
giovanile, con seduti al suo fianco il sindaco Tito Rodà ed il maresciallo dei
carabinieri Rosalba Illiano, ha indirettamente toccato l’argomento.
Rivelando di essere rimasto “favorevolmente colpito dalla
vivacità culturale del paese, con le numerose realtà associazionistiche che
danno concretamente il senso di una maggioranza in grado di isolare le forze
malevole ed arroganti che sono minoritarie e non devono assolutamente
prevalere”.
“La vostra comunità - ha proseguito il vescovo - ha gli
anticorpi necessari per arginare le forze del male, facendo prevalere sempre la
cultura dell’amore e della civiltà”.
Dal punto di vista squisitamente organizzativo tutto è
comunque andato nel migliore dei modi, grazie ad una programmazione articolata
e curata sin nei minimi particolari da don Franco Fragalà e dalle diverse
componenti parrocchiali.
A partire dalla suggestiva accoglienza lungo la gradinata
della chiesa matrice, con mons. Renzo festosamente salutato al suo arrivo dalle
autorità religiose ed istituzionali e da una folla di fedeli mentre il gruppo
folklorico “Città di Sant’Onofrio” eseguiva un originale repertorio di brani di
musica sacra.
Particolarmente caloroso anche l’incontro del vescovo con
gli studenti, più volte esortati dal presule a “seguire la strada maestra della
verità, della pace e della giustizia” nel solco degli insegnamenti dei “papi
santi” Roncalli e Wojtyla e dell’attuale pontefice Francesco.
A caratterizzare ulteriormente la visita pastorale di mons.
Renzo, la solenne celebrazione eucaristica con la somministrazione del
sacramento della cresima, la visita agli ammalati e gli incontri con le
associazioni cattoliche.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta
del Sud 13/05/2014)
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