(Sant'Onofrio) Continua a
rimanere alta l'attenzione della comunità sulla vicenda relativa alla
privatizzazione dell'asilo nido comunale. Dando seguito alla decisione assunta
e motivata con la necessità di "rimpolpare" di nuove unità gli
uffici, l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Roda' già da alcune settimane ha
disposto la presa in servizio presso il palazzo municipale delle ormai ex
cinque educatrici d'infanzia. Della "questione asilo nido" e delle
conseguenze che il cambio di gestione comporterà se ne è discusso anche in
occasione dell'ultimo consiglio comunale con una interrogazione presentata dai
consiglieri Nicola Argiro' e Antonino Policaro (Udc) e Onofrio Fusca (Pdl).
Originariamente nella compagine di maggioranza, i tre consiglieri ormai da
tempo hanno assunto una posizione fortemente critica nei confronti dell'operato
del sindaco Roda'. E proprio la privatizzazione dell'asilo nido ha fatto da
detonatore di un confronto politico divenuto particolarmente aspro e che si è
ulteriormente acuito in occasione dell'ultima seduta consiliare.
Nell'interrogazione i firmatari non risparmiavano accuse all'amministrazione
comunale, a loro dire rea di aver "distrutto il fiore all'occhiello della
comunità, mortificando la professionalità delle educatrici e senza presentare
una valida alternativa" e manifestavano seri dubbi sulla reale
volontà di tenere aperta la struttura dato che ad "oggi nessun
credibile piano finanziario per il prosieguo della sua attività e' stato
presentato". Anche sulla "concreta
possibilità di far perdere
alle sette giovani beneficiarie un contributo biennale complessivo di 140mila
euro erogato dalla Regione per lo svolgimento di attività pomeridiane
integrative di quelle svolte dall'asilo nido" i consiglieri Argiro', Fusca
e Policaro hanno focalizzato la loro attenzione, pretendendo chiarimenti dalla
maggioranza. Ma le attese risposte non ci sono state. Con una decisione che di
certo farà registrare nei prossimi giorni ulteriori polemiche e prese di
posizione, il presidente del consiglio Salvatore Pronesti' annunciava infatti
che su tale argomento "la maggioranza non intendeva al momento
rispondere".A rincarare ulteriormente la dose, il sindaco Roda' che di fronte alle vibrate proteste dei tre consiglieri firmatari, che definivano "offensivo" tale atteggiamento", prendeva la parola ma solo per ribadire di "non accettare il comportamento di chi ci manca di rispetto utilizzando il consiglio comunale per portare avanti sterili quanto inutili polemiche".
Una questione spinosa che non
mancherà, insomma, di alimentare la querelle che si preannuncia “calda” in
questi giorni di agosto.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 03-08-2013)
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 03-08-2013)
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