sabato 10 agosto 2013

SANT’ONOFRIO: PEZZO ATTACCA IL SINDACO E PONE UNA SERIE DI QUESITI

Il sindaco Tito Rodà
(Sant'Onofrio) Sembra giunto ormai ad un punto di non ritorno il confronto-scontro tra l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Roda' ed il partito dell'Udc, trasformatosi, in poco meno di due anni di esperienza amministrativa, da prezioso alleato di governo in principale forza di opposizione. A confermarlo ulteriormente, l'ultimo intervento del segretario cittadino dello scudocrociato Antonino Pezzo. 
In una nota, infatti, l'esponente politico dopo aver definito "inadatto e sordomuto" il sindaco Roda', preannuncia addirittura l'intenzione di "chiedere ai miei amici di partito se è opportuno, a salvaguardia della dignità dei nostri consiglieri, lasciare le poltrone in consiglio comunale". 
Alla base della clamorosa minaccia, l'andamento dei lavori dell'ultimo civico consesso durante il quale, puntualizza Pezzo, a precisa domanda sulle "sorti dell'asilo nido il sindaco si avvale della facolta' di non rispondere".
Nino Pezzo UDC
Un sindaco che per l'esponente dello scudocrociato "teme il confronto perché non è capace di sostenerlo" in quanto "senza maggioranza e tenuto in piedi da una lista civetta pensa di poter bacchettare a destra e a manca tutti coloro i quali non ubbidiscono ai suoi ordini e tutti quelli che non la pensano come lui".
Atteggiamenti, quelli tenuti da Roda', che per Pezzo sono frutto di valutazioni sbagliate in quanto i "santonofresi non siamo un popolo di pecoroni".
Sulla base di queste considerazioni, l'ennesima sequela di richieste dirette al primo cittadino: "come intendi portare avanti la questione dell'asilo nido dopo averne annunciato la chiusura? Perché non apri il centro di aggregazione sociale? Perché non hai approfittato in tempo utile del D.L. 35? Perché non hai fatto partecipi associazioni, partiti, imprenditori e professionisti sulla stesura del Piano strutturale comunale?".
Si tratta di quesiti che per il segretario Pezzo non possono rimare senza risposta, tanto da preannunciare la "richiesta di un consiglio comunale aperto per discutere su questi punti importanti che riguardano il futuro della nostra comunità".
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 10-08-2013)

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