(STEFANACONI) Sarà con ogni probabilità l’ingegnere Salvatore Di Sì,
61 anni, docente all’Ipsia di Vibo Valentia ed attuale consigliere provinciale
in quota Pd, il prossimo sindaco di Stefanaconi.
La lista Di Sì per l'Unità, nello sfondo l'ing. Salvatore Di Sì |
Questa, almeno, sembra essere la chiave di lettura prevalente
nell’opinione pubblica una volta suonato il gong del termine ultimo per la
presentazione delle candidature nel piccolo comune alle porte del capoluogo.
Due le liste in campo che
si contenderanno i voti dei cittadini nella tornata amministrativa del 6 e 7
maggio prossimi, anche se la loro composizione è tale da far già intravedere il
possibile epilogo.
A contendere lo scranno più
alto della casa municipale a Salvatore Disì, peraltro già assessore nell’esecutivo
di centrosinistra guidato dal sindaco Fortunato
Griffo e consigliere comunale di minoranza uscente, sarà il dottor
Massimiliano Figliuzzi, 40 anni, di professione agronomo, che guiderà la lista “Insieme con te”.
Ad accomunare infatti
Figliuzzi agli altri candidati della sua lista, il flebile legame con il
territorio considerato che tutti, ad eccezione di Salvatore Lacaria che vive
nella popolosa frazione Morsillara, risultano residenti in altri centri del
vibonese.
Il dott. Massimiliano Figliuzzi capolista "Insieme con te" |
Passando ad esaminare la
composizione delle liste, preminente appare la presenza di giovani, quasi tutti
alla loro prima esperienza amministrativa, in entrambe gli schieramenti.
Rispettate in pieno anche
le “quote rosa”, con due presenze femminili che si registrano nella lista “Di Sì
per l’Unità” e addirittura tre nella compagine che sostiene il capolista
Figliuzzi.
Non mancano poi le novità
e gli spunti di riflessione dal punto di vista squisitamente politico, tanto da
far pensare che davvero, con l’ufficializzazione di queste candidature, si sia
chiusa una stagione della storia recente della comunità.
Con riferimento allo
schieramento di centrosinistra, va rimarcata, ad oggi, la mancata adesione ufficiale alla
candidatura di Salvatore Di Sì di forze
politiche quali Verdi, Italia dei Valori ed ex Rifondazione comunista che pure
a Stefanaconi vantano una presenza significativa.
Per questa tornata
amministrativa cede anche il passo “Progetto Stefanaconi”.
Infatti, dopo aver saputo
efficacemente interpretare i bisogni di rinnovamento della comunità locale in
quella lunga stagione che, efficacemente definita come la “Primavera di
Stefanaconi”, si caratterizzò per i due
mandati amministrativi consecutivi di Elisabetta Carullo e, a seguire, di
Fortunato Griffo, questo movimento
politico sembra aver esaurito la sua forza propulsiva ed aggregatrice.
Una prima probante
conferma si era già avuta nella tornata elettorale del 2007 quando, seppur per
una manciata di voti, sempre sotto la guida di Griffo “Progetto Stefanaconi”
aveva dovuto cedere il passo allo schieramento avversario guidato da Saverio
Franzè.
Ciononostante, proprio da
quella esperienza politica provengono sia Salvatore Di Sì che alcuni dei suoi
candidati a consigliere.
Sul versante del
centrodestra, invece, la mancata presentazione di una lista conferma la presenza di una crisi
profonda e di spaccature insanabili, di fronte alle quali nulla hanno potuto
nemmeno i reiterati interventi dei vertici provinciali della CdL, in primis il
sen. Bevilacqua.
Uno stato di cose, questo,
che pone sotto una diversa luce anche la mancata ricandidatura del sindaco
uscente Franzè.
Sono infatti in molti a
chiedersi ora se la dichiarata volontà del sindaco di non ripresentarsi per un
secondo mandato sia davvero ascrivibile come da lui pubblicamente dichiarato a
ragioni di “carattere personale” e non si sia invece trattato di un modo
diplomatico quanto elegante di compiere un “passo indietro” nel tentativo di
mascherare il logoramento di una coalizione politica ormai logorata e, allo
stato dei fatti, non più ricompattabile.
(Raffaele
Lopreiato - gazzetta del sud )
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