Municipio di Filogaso VV |
(FILOGASO) Sono in tutto 1708, di cui 877 uomini e 831 donne, gli elettori che nella tornata elettorale del 6 e 7 maggio prossimi sceglieranno nel segreto dell’urna gli amministratori, oltre al sindaco quattro consiglieri di maggioranza e due di minoranza, cui affidare il governo del proprio paese
per il prossimo quinquennio.
Due le liste in lizza, entrambe di ispirazione civica, per una competizione che si preannuncia, come da tradizione locale, tirata fino all’ultimo voto.
Nel solco della continuità amministrativa si preannuncia il programma della lista “LiberaMente per Filogaso” che sarà guidata dal candidato a sindaco Antonio Barba.
Cinquant’anni, avvocato libero professionista e vicesindaco nell’esecutivo uscente guidato dal sindaco Giuseppe Francesco Teti che non si è ricandidato, Barba si presenta ai nastri di partenza della campagna elettorale con una lista composta prevalentemente da giovani.
“Radicalmente alternativa” all’amministrazione uscente e con il dichiarato intento di “rimediare ai guasti provocati” si dichiara invece per bocca del suo candidato a sindaco Antonio Rizzo la lista antagonista denominata “Al servizio del cittadino e del territorio”.
Quarantasei anni ed una esperienza amministrativa di lungo corso già alle spalle, culminata nel mandato di primo cittadino espletato nel quinquennio 2002-2007, anche Rizzo si presenta affiancato da una squadra di giovani, tutti alla loro prima esperienza amministrativa.
Pienamente rispettate, in entrambe gli schieramenti, anche le quote rosa”, con una presenza femminile registrata nella squadra di Antonio Barba e due nella compagine che affianca Antonio Rizzo.
Sul piano squisitamente politico-amministrativo va ricordato che sia Rizzo che Barba avevano inizialmente condiviso nella tornata elettorale del 2007 la vittoriosa esperienza nella lista “Insieme per Filogaso” che aveva portato all’affermazione del sindaco Giuseppe Teti.
Fu, allora, quella di Teti una candidatura a dir poco rocambolesca se solo si pensa che solo all’ultimo secondo utile, all’atto della presentazione della lista nelle mani del segretario comunale, riuscì ad avere la meglio su Antonio Rizzo che da sindaco uscente e ricandidato a primo cittadino in pectore si ritrovò, obtorto collo e pena la non presentazione della lista stessa, candidato a semplice consigliere comunale.
Fu quello un colpo di scena destinato a non passare inosservato, che scombussolò equilibri politici e rapporti umani all’interno della compagine uscita comunque vittoriosa dalle urne.
Rizzo infatti se la legò al dito e dopo solo un anno dall’insediamento si dimise con altri cinque consiglieri dalla carica con l’intento dichiarato di un ritorno anticipato alle urne.
Tentativo questo che comunque Teti scongiurò in virtù di un accordo con il gruppo consiliare di minoranza che in cambio di una corposa presenza in giunta, tra cui appunto la carica di vicesindaco al suo esponente di punta Antonio Barba, gli garantiva i numeri necessari per continuare a governare.
Con tali presupposti l’attuale contesa tra Barba e Rizzo, che si preannuncia pirotecnica, appare ai più come una forse definitiva occasione per regolare questi vecchi conti rimasti ancora aperti.
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