mercoledì 20 gennaio 2016

SANT‘ONOFRIO:VERMI A SCUOLA SARA' RESCISSO IL CONTRATTO



(SANT‘ONOFRIO) L’amministrazione comunale fa proprie le "legittime preoccupazioni delle famiglie e si adopererà in tempi rapidissimi” per risolvere la delicata situazione venutasi a creare presso la locale scuola dell’infanzia dopo il rinvenimento, nella giornata di venerdì scorso, di parassiti nella pasta servita all’ora di pranzo.
Una situazione che per fortuna non ha comportato conseguenze per la salute dei bambini, grazie alla prontezza delle docenti in servizio in quel momento che provvedevano immediatamente a far sospendere la distribuzione della pasta incriminata.
A lanciare l‘allarme, la docente referente della commissione di controllo del servizio mensa, che subito allertava il dirigente scolastico Raffaele Vitale ed i competenti uffici comunali che a loro volta disponevano l’immediata interruzione del servizio.
Ulteriori dettagli sugli sviluppi dell’incresciosa vicenda sono stati forniti dal sindaco Tito Rodà che, nella serata di ieri, ha convocato presso la sede municipale una riunione operativa.

Erano presenti amministratori, il dirigente scolastico, le componenti la commissione di controllo ed una delegazione di genitori.
Un incontro svoltosi “all’insegna della massima trasparenza ed aperto anche alla stampa perché - come ha specificato Rodà - con la salute dei nostri figli non si scherza ed in questa vicenda noi, al pari delle famiglie, ci consideriamo parte lesa”.
Sul piano strettamente operativo, preso atto della “sfiducia palpabile verso l’attuale gestore del servizio mensa al quale le famiglie contestano oltre al grave fatto contingente anche una serie di inadempienze in materia di predisposizione del menù e dell’osservanza delle più elementari norme igieniche”, Rodà ha preannunciato già per oggi l’adozione di importanti provvedimenti.
Prevista infatti la sospensione immediata del servizio che fa seguito alla notifica alla ditta interessata di una sanzione di 400 euro per “mancato rispetto del menù” e la “presenza di parassiti” nel cibo.
Contestualmente, sulla base di quanto appositamente disposto dal capitolato d’appalto in materia di “autocontrollo dell’intera filiera di preparazione e distribuzione dei pasti” l’ufficio affari generali del comune attiverà il procedimento per la rescissione del contratto.
Naturalmente sono previsti dei tempi tecnici “quantificabili in una trentina di giorni prima dell’assegnazione del nuovo appalto” durante i quali “comprensibili saranno i sacrifici per i bambini che dovranno accontentarsi del pasto freddo portato da casa”.
Ma anche in questa direzione l’amministrazione comunale intende muoversi con decisione, verificando se ci sono i necessari presupposti per attivare con procedura d’urgenza il servizio provvisorio di somministrazione di pasti caldi garantito da qualche ristorante del luogo.
Piena soddisfazione per la “tempestività degli interventi” e per la “proficua collaborazione tra scuola e comune” è stata espressa dal dirigente scolastico Raffaele Vitale che ha pure evidenziato l’“utilità della commissione di controllo istituita dal comune di Sant’Onofrio come strumento di trasparenza e garanzia”.


Vitale ha altresì ribadito l’impegno profuso da tutte le componenti dell’istituzione da lui guidata per il rilancio del polo scolastico come testimoniano gli “oltre cento iscritti alla scuola dell’infanzia”.
“Un traguardo importante - ha ribadito il dirigente scolastico - che certo non vanificheremo per questo increscioso episodio”.
Da qui la richiesta al sindaco di “provvedimenti rapidi e risolutori in grado di riportare la giusta serenità” mentre nei confronti delle famiglie Vitale ha ribadito la “piena disponibilità verso le famiglie interessate per aiutarle a risolvere nel modo più indolore possibile questa delicata fase emergenziale”.
La crescente tensione che si respira nell’approssimarsi della scadenza amministrativa avvolge anche la vicenda relativa al servizio mensa.
Nel corso dell’incontro non è infatti sfuggito l’accenno polemico di Rodà verso le “strumentalizzazioni di qualche avvoltoio che ha utilizzato questa emergenza per promuovere una campagna di disinformazione”.




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