mercoledì 2 dicembre 2015

SANT'ONOFRIO: AMMINISTRATIVE SALVATORE BULZOMI' ROMPE GLI INDUGI

(SANT‘ONOFRIO) Con l’avvicinarsi della tornata amministrativa di primavera, se nulla ancora trapela dalle forze politiche ufficialmente presenti sul territorio circa il loro futuro posizionamento nella competizione elettorale, così non è per il neo movimento “Insieme per la Rinascita”.
Salvatore Bulzomì
Un gruppo, questo, che anche nell’ultimo manifesto affisso nei giorni scorsi per le vie del paese dopo essersi autodefinito a carattere “esclusivamente civico”, dimostra perlomeno di avere le idee chiare, ribadendo il proprio incondizionato sostegno quale candidato a sindaco all’ex consigliere regionale di Forza Italia Salvatore Bulzomì.
Per i promotori del movimento, infatti, “the wind of change”, il vento del cambiamento, sta “soffiando sempre più forte su Sant’Onofrio” e, considerato che la “legislatura oramai è fortunatamente giunta alla fine, c’è bisogno di un rilancio sociale, di una risoluzione del esigenze dei cittadini, migliorando la vivibilità quotidiana e rilanciando l’associazionismo”.
Premessa di questa volontà innovatrice è la consapevolezza, nei promotori del movimento, della precarietà sociale e culturale in cui versa il paese con l’amministrazione Rodà che “inutilmente cerca di rammendare e rattoppare un vestito ormai lacerato ed inutilizzabile”.
“Un vestito che - secondo i sostenitori di Bulzomì sindaco - è stato usurato non dalla fatica e pesantezza del lavoro ma dall’incuria e dall’incompetenza”.  
A tal proposito inutili vengono ritenuti i “tentativi last second degli amministratori con rattoppi di strade, abbellimenti di monumenti ed imbiancamenti vari”, così credendo di “trarre in inganno i cittadini e far dimenticare loro il recente passato”.
Un tentativo che secondo i promotori di “Insieme per la Rinascita” è comunque destinato a fallire in quanto i santonofresi sono “persone intelligenti che certamente non si faranno abbindolare da qualche scintilla alla fine di una festa triste e con musica poco gradita”.
Tito Rodà

In particolare il dito viene puntato verso il “caso cimitero”. 
“Si tratta del nostro luogo della memoria - sostiene il movimento politico locale - tenuto tra l’incuria e l’indecenza, con pulizia improvvisata, viali infangati e cancelli aperti h24 e senza custode”.
Né la situazione è migliore se si guardano i “lavori per il nuovo ampliamento, fermi da due anni con gli amministratori che con le loro promesse hanno causato un inestimabile danno sia ai cittadini, negando loro la possibilità di completare le opere, che alle imprese, ferme nell’attesa dell’apertura dei cantieri”.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02/12/2015)

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