martedì 14 gennaio 2014

SANT’ONOFRIO: UN CONTRIBUTO DI 600MILA EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE SCUOLE

(SANT’ONOFRIO) Quello appena iniziato potrebbe davvero essere l'anno del definitivo rilancio per il patrimonio immobiliare destinato all'edilizia scolastica a Sant'Onofrio. E' quanto spera l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Rodà che proprio nell'ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici destinati all'istruzione di ogni ordine e grado e presenti sul territorio comunale confida per arginare la ormai sempre più evidente emorragia di studenti che pur residenti a Sant'Onofrio anno dopo anno vengono portati dalle rispettive famiglie ad infoltire le già nutrite schiere di alunni frequentanti le scuole dell’obbligo della vicina città capoluogo. Ebbene, a breve questa speranza potrebbe tramutarsi in realtà grazie al concretizzarsi di tutta una serie di interventi precedentemente programmati e di recente ammessi a finanziamento per un importo complessivo di poco superiore ai seicentomila euro. E' il caso innanzitutto dell'edificio adibito a scuola primaria e dell'infanzia di via Del Signore che, inserito nel piano di edilizia scolastica elaborato nell'ambito del "Decreto del fare" da parte del governo guidato da Enrico Letta, si è visto attribuito un contributo straordinario di ben duecentomila euro che verranno destinati alla “messa in sicurezza”. Per tale intervento si attende a breve l'avvio dei lavori avendo già provveduto i tecnici progettisti Gregorio Pezzo e Giuseppe Trecozzi a presentare il relativo progetto esecutivo cui ha fatto prontamente seguito da parte dell'ufficio tecnico comunale dell'avvio della relativa procedura di assegnazione dell'appalto già calendarizzato dalla Suap 
(Stazione unica appaltante provinciale). Tra gli interventi previsti "smaltimento delle vecchie lastre e rifacimento del manto di copertura, spicconatura intonaco cornicione, rimozione vecchi infissi e installazione dei nuovi, adeguamento servizi igienici". Anche l'edificio adibito a scuola media di via Badea sarà sottoposto ad un accurato ed ormai improcrastinabile restyling grazie ad un contributo straordinario di trecentocinquantamila euro. Ad assegnare la considerevole somma, in questa occasione, direttamente il Ministero dell'Istruzione nell'ambito di un bando predisposto unitamente al Ministero dell'Ambiente attingendo ai fondi comunitari del Por Calabria 2007/2013 finalizzati alla "Riqualificazione degli edifici scolastici pubblici in relazione all'efficienza energetica, alla messa a norma degli impianti, all'abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione di impianti sportivi ed al miglioramento dell'attrattività degli spazi scolastici all‘aperto". In questo caso le risorse assegnate saranno direttamente gestite dall'istituzione scolastica che, con specifica procedura, ha già provveduto ad affidare a soggetti esterni l'incarico di progettazione definitiva. Un vero “toccasana” per le legittime aspettative delle famiglie santonofresi potrebbe infine rilevarsi il contributo di sessantamila euro che, ottenuto dall’amministrazione comunale nell’ambito del “Piano di azione e coesione. Programma nazionale servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti”, verrà utilizzato nel caso specifico per la riapertura ed il rilancio dell‘asilo nido comunale. Il finanziamento, ottenuto nell’ambito del Piano di intervento presentato dal Distretto socioassistenziale con il comune di Vibo Valentia capofila dovrebbe essere utilizzato, stando agli elaborati tecnici ed alle schede di sostenibilità economica del progetto, in misura del cinquanta per cento per interventi strutturali sull’edificio di via Melissandra mentre la rimanente parte, pari a trentamila euro verrebbe destinata alla cooperativa sociale che si assumerebbe l’onere della gestione della struttura. A tal proposito appare opportuno ricordare che la mancata riapertura dell’asilo nido lo scorso settembre, dopo la decisione dell’esecutivo Rodà di destinare ad altre mansioni le cinque educatrici d’infanzia che da trent‘anni svolgevano questa attività, costituisce uno dei “nervi scoperti” della comunità. Ciò in quanto in quanto non solo si sono private le famiglie di un servizio essenziale da sempre considerato un “fiore all’occhiello di Sant’Onofrio” ma, nel contempo, non si è nemmeno riusciti a garantire, ad oggi, l’attivazione del promesso servizio sostitutivo seppur in regime di convenzione privata.
(Raffaele Lopreiato)


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