(SANT’ONOFRIO) Quello
appena iniziato potrebbe davvero essere l'anno del definitivo rilancio per il
patrimonio immobiliare destinato all'edilizia scolastica a Sant'Onofrio. E'
quanto spera l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Rodà che
proprio nell'ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici destinati
all'istruzione di ogni ordine e grado e presenti sul territorio comunale
confida per arginare la ormai sempre più evidente emorragia di studenti che pur
residenti a Sant'Onofrio anno dopo anno vengono portati dalle rispettive
famiglie ad infoltire le già nutrite schiere di alunni frequentanti le scuole
dell’obbligo della vicina città capoluogo. Ebbene, a breve questa speranza
potrebbe tramutarsi in realtà grazie al concretizzarsi di tutta una serie di
interventi precedentemente programmati e di recente ammessi a finanziamento per
un importo complessivo di poco superiore ai seicentomila euro. E' il caso
innanzitutto dell'edificio adibito a scuola primaria e dell'infanzia di via Del
Signore che, inserito nel piano di edilizia scolastica elaborato nell'ambito
del "Decreto del fare" da parte del governo guidato da Enrico Letta,
si è visto attribuito un contributo straordinario di ben duecentomila euro che
verranno destinati alla “messa in sicurezza”. Per tale intervento si attende a
breve l'avvio dei lavori avendo già provveduto i tecnici progettisti Gregorio
Pezzo e Giuseppe Trecozzi a presentare il relativo progetto esecutivo cui ha
fatto prontamente seguito da parte dell'ufficio tecnico comunale dell'avvio
della relativa procedura di assegnazione dell'appalto già calendarizzato dalla
Suap
(Stazione unica appaltante provinciale). Tra gli interventi previsti
"smaltimento delle vecchie lastre e rifacimento del manto di copertura,
spicconatura intonaco cornicione, rimozione vecchi infissi e installazione dei
nuovi, adeguamento servizi igienici". Anche l'edificio adibito a scuola
media di via Badea sarà sottoposto ad un accurato ed ormai improcrastinabile
restyling grazie ad un contributo straordinario di trecentocinquantamila euro.
Ad assegnare la considerevole somma, in questa occasione, direttamente il
Ministero dell'Istruzione nell'ambito di un bando predisposto unitamente al
Ministero dell'Ambiente attingendo ai fondi comunitari del Por Calabria 2007/2013
finalizzati alla "Riqualificazione degli edifici scolastici pubblici in
relazione all'efficienza energetica, alla messa a norma degli impianti,
all'abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione di impianti
sportivi ed al miglioramento dell'attrattività degli spazi scolastici
all‘aperto". In questo caso le risorse assegnate saranno direttamente
gestite dall'istituzione scolastica che, con specifica procedura, ha già
provveduto ad affidare a soggetti esterni l'incarico di progettazione definitiva.
Un vero “toccasana” per le legittime aspettative delle famiglie santonofresi
potrebbe infine rilevarsi il contributo di sessantamila euro che, ottenuto
dall’amministrazione comunale nell’ambito del “Piano di azione e coesione.
Programma nazionale servizi di cura all’infanzia e agli anziani non
autosufficienti”, verrà utilizzato nel caso specifico per la riapertura ed il
rilancio dell‘asilo nido comunale. Il finanziamento, ottenuto nell’ambito del
Piano di intervento presentato dal Distretto socioassistenziale con il comune
di Vibo Valentia capofila dovrebbe essere utilizzato, stando agli elaborati
tecnici ed alle schede di sostenibilità economica del progetto, in misura del
cinquanta per cento per interventi strutturali sull’edificio di via Melissandra
mentre la rimanente parte, pari a trentamila euro verrebbe destinata alla
cooperativa sociale che si assumerebbe l’onere della gestione della struttura.
A tal proposito appare opportuno ricordare che la mancata riapertura dell’asilo
nido lo scorso settembre, dopo la decisione dell’esecutivo Rodà di destinare ad
altre mansioni le cinque educatrici d’infanzia che da trent‘anni svolgevano
questa attività, costituisce uno dei “nervi scoperti” della comunità. Ciò in
quanto in quanto non solo si sono private le famiglie di un servizio essenziale
da sempre considerato un “fiore all’occhiello di Sant’Onofrio” ma, nel
contempo, non si è nemmeno riusciti a garantire, ad oggi, l’attivazione del
promesso servizio sostitutivo seppur in regime di convenzione privata.
(Raffaele Lopreiato)
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