martedì 29 ottobre 2013

SANT'ONOFRIO: UN PROGETTO PUNTA ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA VILLA COMUNALE.

(SANT'ONOFRIO) Dopo il recente "colpo" da duecentomila euro ottenuti nell'ambito del piano nazionale di edilizia scolastica e finalizzati alla riqualificazione e messa in sicurezza dei plessi delle locali scuole materna e primaria, l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà ripercorre la strada dei contributi straordinari messi in campo dal governo nazionale per tentare di riqualificare l'ormai vetusto patrimonio immobiliare comunale.
D'altronde, in tempi di bilanci sempre più risicati questa sembra essere l'unica via praticabile da parte degli amministratori pubblici per tentare di incidere positivamente sul tessuto sociale ed economico locale.
In questo caso, il campo di intervento è il programma nazionale “6000 Campanili”, predisposto dal governo guidato da Enrico Letta nell'ambito delle “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” varate con il D.l. n. 69 del 21 giugno 2013.
Destinata ai comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti per progetti di importo compreso tra i cinquecentomila ed il milione di euro, l’iniziativa si avvale di una dotazione finanziaria complessiva di cento milioni di euro che verranno erogati secondo le modalità stabilite nella convenzione sottoscritta da Anci e Ministero delle Infrastrutture.
Gli interventi previsti, che si prefiggono l’obiettivo di contrastare l'ormai evidente stato di degrado e abbandono dei piccoli comuni, potranno essere finalizzati  all'adeguamento normativo di edifici pubblici, alla messa in sicurezza del territorio, alla realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture o di reti telematiche.
Nel caso specifico del comune di Sant'Onofrio, il progetto deliberato dalla giunta comunale prevede un finanziamento complessivo di ottocentomila euro finalizzato ad interventi di “Riqualificazione della Villa comunale con annesso parcheggio ed al rifacimento della rete idrica e fognaria".
Gli elaborati preliminari ed i relativi quadri di sostenibilità economica del progetto sono stati predisposti dall'ufficio tecnico comunale.


 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 29/10/2013)  

SANT'ONOFRIO: UN PROGETTO PUNTA ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA VILLA COMUNALE.

(SANT'ONOFRIO) Dopo il recente "colpo" da duecentomila euro ottenuti nell'ambito del piano nazionale di edilizia scolastica e finalizzati alla riqualificazione e messa in sicurezza dei plessi delle locali scuole materna e primaria, l'esecutivo guidato dal sindaco Tito Rodà ripercorre la strada dei contributi straordinari messi in campo dal governo nazionale per tentare di riqualificare l'ormai vetusto patrimonio immobiliare comunale.
D'altronde, in tempi di bilanci sempre più risicati questa sembra essere l'unica via praticabile da parte degli amministratori pubblici per tentare di incidere positivamente sul tessuto sociale ed economico locale.
In questo caso, il campo di intervento è il programma nazionale “6000 Campanili”, predisposto dal governo guidato da Enrico Letta nell'ambito delle “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” varate con il D.l. n. 69 del 21 giugno 2013.
Destinata ai comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti per progetti di importo compreso tra i cinquecentomila ed il milione di euro, l’iniziativa si avvale di una dotazione finanziaria complessiva di cento milioni di euro che verranno erogati secondo le modalità stabilite nella convenzione sottoscritta da Anci e Ministero delle Infrastrutture.
Gli interventi previsti, che si prefiggono l’obiettivo di contrastare l'ormai evidente stato di degrado e abbandono dei piccoli comuni, potranno essere finalizzati  all'adeguamento normativo di edifici pubblici, alla messa in sicurezza del territorio, alla realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture o di reti telematiche.
Nel caso specifico del comune di Sant'Onofrio, il progetto deliberato dalla giunta comunale prevede un finanziamento complessivo di ottocentomila euro finalizzato ad interventi di “Riqualificazione della Villa comunale con annesso parcheggio ed al rifacimento della rete idrica e fognaria".
Gli elaborati preliminari ed i relativi quadri di sostenibilità economica del progetto sono stati predisposti dall'ufficio tecnico comunale.


 (Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 29/10/2013)  

SANT’ONOFRIO: NESSUNA REAZIONE UFFICIALE RISPETTO ALLA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI LOCALITÀ VAJOTI. LA DISCARICA FA PAURA SOLTANTO ALL’UDC?

(SANT‘ONOFRIO) In attesa di una presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale, che a quanto pare non dovrebbe tardare, cresce la preoccupazione nell’opinione pubblica cittadina per  la paventata realizzazione di una discarica adibita alla raccolta di rifiuti “pericolosi e non pericolosi” nella località “Tozza Palombara” ricadente nel perimetro della più vasta area che si snoda lungo la provinciale per Vazzano ed è meglio conosciuta come “Vajoti”.
A tenere alta l’attenzione sulla delicata vicenda, per il momento, la decisa azione di denuncia politica portata avanti dal locale gruppo dirigente dell’Udc.
E così, dopo la presentazione da parte del gruppo consiliare dello scudocrociato di una “Interrogazione urgente a risposta scritta” con la quale oltre alla convocazione di un consiglio comunale aperto si chiede al sindaco Tito Rodà ed al presidente del consiglio Salvatore Pronestì “quali azioni si intendono porre in essere per evitare la realizzazione dell’opera”, è di queste ultime ore l’affissione di un manifesto pubblico che sotto il titolo “Chiarezza, chiarezza, chiarezza” porta a conoscenza dei cittadini lo stato dell’arte della spinosa vicenda.
L’iniziativa politica in effetti sembra avere sortito l’effetto sperato.
Nei tanti capannelli domenicali che si sono formati l’argomento discarica l’ha fatta da padrone.
Con in tanti a chiedersi “perchè la notizia è diventata di pubblico dominio nella fase terminale della procedura amministrativa, quando ormai appare difficilissimo porvi rimedio senza incorrere in pesanti richieste di risarcimento danni da parte dell’azienda proponente”?
Molte anche le perplessità manifestate sull’impatto che la maxi discarica avrebbe in “un’area finora caratterizzata da una macchia boschiva stupenda ed incontaminata”, senza parlare della paura ingenerata dal “devastante effetto ambientale e sanitario che il conferimento di quasi mezzo milioni di metri cubi di rifiuti ad alto tasso inquinante avrebbe non solo su Sant’Onofrio ma su tutti i paesi del circondario”.
Né contribuisce certo a rasserenare gli animi l’approfondimento sui cosiddetti “rifiuti pericolosi” che andrebbero ad essere conferiti in località “Vajoti”.
A tal proposito basta consultare la Gazzetta Ufficiale n. 288 del 10.12.2010 nella quale è stato pubblicato il D.L. n. 205/2010 ad oggetto “Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.11.2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”.
Ciò in quanto proprio alla raccolta di queste tipologie di rifiuti inserite nel cosiddetto “Allegato D” dell’atto normativo fa riferimento l’iter autorizzativo della discarica in questione.
E proprio scorrendo le venti voci che compongono questo “Allegato D” si viene a conoscenza che tra le tipologie previste sono anche compresi: “rifiuti derivanti da trattamento fisico o chimico di minerali; rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce; rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone; rifiuti dei processi chimici inorganici e organici; pitture, vernici, smalti, adesivi e inchiostri di stampa; oli esauriti e residui di combustibili liquidi; rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione compreso il terreno proveniente da siti contaminati; rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario; rifiuti urbani inclusi i rifiuti della raccolta differenziata”.

  

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 28/10/2013)  

SANT’ONOFRIO: NESSUNA REAZIONE UFFICIALE RISPETTO ALLA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI LOCALITÀ VAJOTI. LA DISCARICA FA PAURA SOLTANTO ALL’UDC?

(SANT‘ONOFRIO) In attesa di una presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale, che a quanto pare non dovrebbe tardare, cresce la preoccupazione nell’opinione pubblica cittadina per  la paventata realizzazione di una discarica adibita alla raccolta di rifiuti “pericolosi e non pericolosi” nella località “Tozza Palombara” ricadente nel perimetro della più vasta area che si snoda lungo la provinciale per Vazzano ed è meglio conosciuta come “Vajoti”.
A tenere alta l’attenzione sulla delicata vicenda, per il momento, la decisa azione di denuncia politica portata avanti dal locale gruppo dirigente dell’Udc.
E così, dopo la presentazione da parte del gruppo consiliare dello scudocrociato di una “Interrogazione urgente a risposta scritta” con la quale oltre alla convocazione di un consiglio comunale aperto si chiede al sindaco Tito Rodà ed al presidente del consiglio Salvatore Pronestì “quali azioni si intendono porre in essere per evitare la realizzazione dell’opera”, è di queste ultime ore l’affissione di un manifesto pubblico che sotto il titolo “Chiarezza, chiarezza, chiarezza” porta a conoscenza dei cittadini lo stato dell’arte della spinosa vicenda.
L’iniziativa politica in effetti sembra avere sortito l’effetto sperato.
Nei tanti capannelli domenicali che si sono formati l’argomento discarica l’ha fatta da padrone.
Con in tanti a chiedersi “perchè la notizia è diventata di pubblico dominio nella fase terminale della procedura amministrativa, quando ormai appare difficilissimo porvi rimedio senza incorrere in pesanti richieste di risarcimento danni da parte dell’azienda proponente”?
Molte anche le perplessità manifestate sull’impatto che la maxi discarica avrebbe in “un’area finora caratterizzata da una macchia boschiva stupenda ed incontaminata”, senza parlare della paura ingenerata dal “devastante effetto ambientale e sanitario che il conferimento di quasi mezzo milioni di metri cubi di rifiuti ad alto tasso inquinante avrebbe non solo su Sant’Onofrio ma su tutti i paesi del circondario”.
Né contribuisce certo a rasserenare gli animi l’approfondimento sui cosiddetti “rifiuti pericolosi” che andrebbero ad essere conferiti in località “Vajoti”.
A tal proposito basta consultare la Gazzetta Ufficiale n. 288 del 10.12.2010 nella quale è stato pubblicato il D.L. n. 205/2010 ad oggetto “Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.11.2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”.
Ciò in quanto proprio alla raccolta di queste tipologie di rifiuti inserite nel cosiddetto “Allegato D” dell’atto normativo fa riferimento l’iter autorizzativo della discarica in questione.
E proprio scorrendo le venti voci che compongono questo “Allegato D” si viene a conoscenza che tra le tipologie previste sono anche compresi: “rifiuti derivanti da trattamento fisico o chimico di minerali; rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce; rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone; rifiuti dei processi chimici inorganici e organici; pitture, vernici, smalti, adesivi e inchiostri di stampa; oli esauriti e residui di combustibili liquidi; rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione compreso il terreno proveniente da siti contaminati; rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario; rifiuti urbani inclusi i rifiuti della raccolta differenziata”.

  

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 28/10/2013)  

domenica 27 ottobre 2013

PROCESSIONE MADONNA DEL ROSARIO 27 OTTOBRE 2013



(Sant'Onofrio) Come da tradizione si è svolta anche quest'anno in coincidenza con l'ultima domenica di ottobre la festa della Madonna del SS. Rosario organizzata dall'omonima Arcicofraternita.
Molto partecipati dalla comunità parrocchiale si sono rivelati i diversi momenti dei festeggiamenti religiosi in programma e culminati nella solenne celebrazione eucaristica officiata dal parroco don Franco Fragala' e, a seguire, dalla processione che ha attraversato le vie principali del paese. 
Ad allietare il tutto, l'esibizione del complesso bandistico e, per la gioia dei più piccini, dei tradizionali giganti Mata e Grifone. 








PROCESSIONE MADONNA DEL ROSARIO 27 OTTOBRE 2013



(Sant'Onofrio) Come da tradizione si è svolta anche quest'anno in coincidenza con l'ultima domenica di ottobre la festa della Madonna del SS. Rosario organizzata dall'omonima Arcicofraternita.
Molto partecipati dalla comunità parrocchiale si sono rivelati i diversi momenti dei festeggiamenti religiosi in programma e culminati nella solenne celebrazione eucaristica officiata dal parroco don Franco Fragala' e, a seguire, dalla processione che ha attraversato le vie principali del paese. 
Ad allietare il tutto, l'esibizione del complesso bandistico e, per la gioia dei più piccini, dei tradizionali giganti Mata e Grifone. 








giovedì 24 ottobre 2013

SANT’ONOFRIO: UNA DISCARICA IN LOCALITÀ VAJOTI

(SANT‘ONOFRIO) La notizia è di quelle destinate a lasciare il segno.
D’altronde già a leggere il dispositivo del decreto n. 10158 del 12 luglio 2013 a firma del dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria c’è quanto basta per sobbalzare dalla sedia: “Realizzazione nuova discarica di rifiuti in località Tozza Palombara del Comune di Sant’Onofrio (VV) - Procedura per la valutazione d’impatto ambientale, ai sensi del Dlgs. n. 152/2006 e s.m.i., e del Regolamento Regionale n. 3 del 04/08/2008 e s.m.i. - Proponente Ecolux s.r.l., Filandari (VV)”.
Un atto, questo emesso dalla Regione che, nell’esprimere “parere favorevole di compatibilità ambientale” ratifica di fatto lo stato di ulteriore e forse irreversibile avanzamento del progetto di realizzazione sul territorio comunale di una discarica di rifiuti della quale nulla finora aveva avuto modo di sapere l’opinione pubblica cittadina.
Che certo ben altra considerazione e coinvolgimento partecipativo avrebbe meritato anche sulla base del presupposto che, stando almeno alla lettura degli atti amministrativi finora prodotti, nella discarica in questione che ricadrà in “zona agricola a circa sei chilometri dal centro abitato di Sant’Onofrio” e si svilupperà su un’area complessiva di quarantamila metri quadrati potrà essere conferito fino a quasi
mezzo milione di metri cubi di “rifiuti pericolosi e non pericolosi”.
A squarciare il velo del silenzio che stranamente finora aveva avvolto l’iter autorizzativo della discarica, per la quale nessun passaggio è stato fatto in consiglio comunale mentre agli atti risulta una nota del 23 marzo 2012 con la quale l’ufficio tecnico comunale trasmetteva il proprio parere per la valutazione di impatto ambientale, scende ora in campo il gruppo consiliare dell’Udc.
Con una “Interrogazione urgente a risposta scritta” indirizzata al sindaco Tito Rodà ed al presidente del consiglio Salvatore Pronestì gli appartenenti allo scudocrociato muovono all’amministrazione comunale una serie di rilievi.
Già in premessa gli interroganti manifestano tutte le loro perplessità rilevando che la “realizzazione di detto progetto prevede la discarica di qualsiasi tipo di rifiuti anche i più pericolosi con tutte le conseguenze del caso” e che la “suddetta discarica verrebbe realizzata a pochi chilometri di distanza dal centro abitato e a brevissima distanza dall’autostrada A3 con gravissimi danni per la salute dei cittadini e con ingenti danni per le campagne limitrofe”.
In considerazione di ciò, e dopo aver evidenziato anche possibili profili di illegittimità poichè “è notoriamente risaputo che nel piano dei rifiuti elaborato dall’Assessorato regionale all’Ambiente non è stato inserito alcun impianto nemmeno per quelli non nocivi”, il gruppo Udc ribadisce la “pericolosità della realizzazione del progetto in questione” per il quale i “consiglieri non sono a conoscenza di atti emessi dall’amministrazione comunale per contrastare questa opera”.
Da qui i pressanti interrogativi a sindaco e presidente del consiglio per sapere “se e quali azioni si intendono porre in essere per evitare la realizzazione dell’opera; se sono stati adottati e quali sono gli atti relativi; se, avendo il comune di Sant’Onofrio un interesse legittimo per tutelare la salute dei propri cittadini, è stato impugnato davanti al Tar il decreto emesso del Dipartimento Ambiente della Regione regolarmente trasmesso al comune” o eventualmente le “ragioni della mancata impugnatura”.
Consapevoli dell’importanza che la vicenda assume per l’intera comunità gli esponenti scudocrociati chiedono infine la “convocazione di un consiglio comunale aperto per dibattere con l’intera popolazione il tema in questione”.
L’auspicio condiviso è che ci siano ancora i margini per un eventuale ripensamento considerato che, da quanto appreso da fonti tecniche, allo stato della pratica per essere definitivamente perfezionata manchi solo la cosiddetta A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente in caso di apertura di discariche per rifiuti qualificati come “pericolosi”. 
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/10/2013)

SANT’ONOFRIO: UNA DISCARICA IN LOCALITÀ VAJOTI

(SANT‘ONOFRIO) La notizia è di quelle destinate a lasciare il segno.
D’altronde già a leggere il dispositivo del decreto n. 10158 del 12 luglio 2013 a firma del dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria c’è quanto basta per sobbalzare dalla sedia: “Realizzazione nuova discarica di rifiuti in località Tozza Palombara del Comune di Sant’Onofrio (VV) - Procedura per la valutazione d’impatto ambientale, ai sensi del Dlgs. n. 152/2006 e s.m.i., e del Regolamento Regionale n. 3 del 04/08/2008 e s.m.i. - Proponente Ecolux s.r.l., Filandari (VV)”.
Un atto, questo emesso dalla Regione che, nell’esprimere “parere favorevole di compatibilità ambientale” ratifica di fatto lo stato di ulteriore e forse irreversibile avanzamento del progetto di realizzazione sul territorio comunale di una discarica di rifiuti della quale nulla finora aveva avuto modo di sapere l’opinione pubblica cittadina.
Che certo ben altra considerazione e coinvolgimento partecipativo avrebbe meritato anche sulla base del presupposto che, stando almeno alla lettura degli atti amministrativi finora prodotti, nella discarica in questione che ricadrà in “zona agricola a circa sei chilometri dal centro abitato di Sant’Onofrio” e si svilupperà su un’area complessiva di quarantamila metri quadrati potrà essere conferito fino a quasi
mezzo milione di metri cubi di “rifiuti pericolosi e non pericolosi”.
A squarciare il velo del silenzio che stranamente finora aveva avvolto l’iter autorizzativo della discarica, per la quale nessun passaggio è stato fatto in consiglio comunale mentre agli atti risulta una nota del 23 marzo 2012 con la quale l’ufficio tecnico comunale trasmetteva il proprio parere per la valutazione di impatto ambientale, scende ora in campo il gruppo consiliare dell’Udc.
Con una “Interrogazione urgente a risposta scritta” indirizzata al sindaco Tito Rodà ed al presidente del consiglio Salvatore Pronestì gli appartenenti allo scudocrociato muovono all’amministrazione comunale una serie di rilievi.
Già in premessa gli interroganti manifestano tutte le loro perplessità rilevando che la “realizzazione di detto progetto prevede la discarica di qualsiasi tipo di rifiuti anche i più pericolosi con tutte le conseguenze del caso” e che la “suddetta discarica verrebbe realizzata a pochi chilometri di distanza dal centro abitato e a brevissima distanza dall’autostrada A3 con gravissimi danni per la salute dei cittadini e con ingenti danni per le campagne limitrofe”.
In considerazione di ciò, e dopo aver evidenziato anche possibili profili di illegittimità poichè “è notoriamente risaputo che nel piano dei rifiuti elaborato dall’Assessorato regionale all’Ambiente non è stato inserito alcun impianto nemmeno per quelli non nocivi”, il gruppo Udc ribadisce la “pericolosità della realizzazione del progetto in questione” per il quale i “consiglieri non sono a conoscenza di atti emessi dall’amministrazione comunale per contrastare questa opera”.
Da qui i pressanti interrogativi a sindaco e presidente del consiglio per sapere “se e quali azioni si intendono porre in essere per evitare la realizzazione dell’opera; se sono stati adottati e quali sono gli atti relativi; se, avendo il comune di Sant’Onofrio un interesse legittimo per tutelare la salute dei propri cittadini, è stato impugnato davanti al Tar il decreto emesso del Dipartimento Ambiente della Regione regolarmente trasmesso al comune” o eventualmente le “ragioni della mancata impugnatura”.
Consapevoli dell’importanza che la vicenda assume per l’intera comunità gli esponenti scudocrociati chiedono infine la “convocazione di un consiglio comunale aperto per dibattere con l’intera popolazione il tema in questione”.
L’auspicio condiviso è che ci siano ancora i margini per un eventuale ripensamento considerato che, da quanto appreso da fonti tecniche, allo stato della pratica per essere definitivamente perfezionata manchi solo la cosiddetta A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dal Ministero dell’Ambiente in caso di apertura di discariche per rifiuti qualificati come “pericolosi”. 
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 24/10/2013)

sabato 5 ottobre 2013

S.ONOFRIO: SUOR DULIA “LA MIA MISSIONE È ANDARE INCONTRO ALLA PERSONA QUALUNQUE ESSA SIA”

Suor Dulia
Carissimi fratelli e sorelle,
piccoli e grandi presenti e non presenti,
vorrei iniziare col ringraziare Dio, per il dono della vocazione alla vita consacrata, per la mia famiglia che sempre mi ha accompagnata con il rispetto e la preghiera nella mia scelta di vita, per il dono della mia famiglia religiosa del Cenacolo Domenicano che ha fiducia in me, per il tempo che mi ha dato di poter vivere con voi, lavorando insieme per il Regno di Dio e per testimoniare la Carità con la vita, sforzandoci a non limitarci con le sole parole, ma con i fatti e nella verità.
Gesù non ha avuto una vita facile e così anch’io, come tutti, non ho avuto sempre discese, ma a volte molte salite faticose, però sempre superabili con l’aiuto di Dio.
Vorrei, per questo, chiedere scusa per le volte che ho sbagliato; io ho cercato di fare quello che le mie capacità mi consentivano, così chiedo scusa se a volte la difficoltà della lingua italiana non mi ha consentito di esprimere al meglio il mio pensiero.
Chissà quante volte non mi sono espressa bene e, di conseguenza, capita male.
Mi fa piacere vedervi tutti insieme, in questa celebrazione eucaristica, perché è questo il senso di una vera parrocchia anche se ci sono diversi gruppi che si occupano delle diverse attività parrocchiali, lo scopo di ogni gruppo deve essere quello di formare la comunità parrocchiale, altrimenti il gruppo resta chiuso in se stesso, ed è negativo.
Il Papa ci sta incoraggiando ad uscire dalle nostre chiusure per andare incontro ai nostri fratelli, ed io voglio augurare a tutti indistintamente di essere sempre porte aperte, comunicativi con gli altri, di voi io porto tutto, un pezzettino della storia di ciascuno di voi, perché ho vissuto ogni momento con voi, siano stati essi momenti di gioia e dolore, di sofferenza e fatica, di malattia e di morte, di divisione e unione, di conflitto e di pace, di preghiera e di comunione, per una pizza insieme.
Le strade sono tante e diverse, ma il traguardo uguale per ciascuno: è il Signore Gesù, verso il cuore di Dio.
I bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti, gli anziani e gli ammalati, tutti voi mi avete aiutata a crescere e maturare nella mia vita in tutte le dimensioni; io spero di avervi aiutati ad incontrare Gesù Vivo e risorto.
La vita della parrocchia è molto articolata e il rischio delle divisioni è dietro la porta, il parroco è l’unico che può aiutare voi ad evitare questo rischio.
A proposito di questo, voglio dire grazie a don Franco, per la sua pazienza e fiducia verso di me, gli auguro di non scoraggiarsi davanti alle sfide che si presentano ogni giorno, come del resto è nella vita di ogni famiglia di questa nostra comunità parrocchiale.
Il mio grazie va anche a don Maurizio Raniti per essersi fidato di me e per avermi dato la possibilità di collaborare con lui nelle attività parrocchiali quando sono arrivata a S. Onofrio. Grazie
A don Antonio Mazzeo, per avere sostenuto e accompagnato le nostre iniziative per il bene della nostra comunità parrocchiale. 
Loro hanno guidato la parrocchia nel tempo che ha preceduto questo in cui, oggi, si conclude il mio servizio a S. Onofrio.
Grazie ad Antonio e ad Agostino perché abbiamo condiviso il nostro essere nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa.
Un grazie infinito va a don Fortunato Figliano per la sua disponibilità nell’accompagnarmi: nella mia vita spirituale e religiosa ho sentito in te la presenza di Gesù a fianco a me. Hai saputo ascoltarmi, capirmi, aiutarmi a fare discernimento nella mia vita.
Io in cambio voglio metterti sotto il manto della Vergine Maria, Regina del Santo Rosario e prometto di pregare per te quotidianamente perché come Congregazione del Cenacolo Domenicano abbiamo il compito di fare un’ora di adorazione ogni giorno per la fedeltà di tutti i sacerdoti.
Un grazie forte va a tutti i miei collaboratori nei diversi gruppi ed a coloro che mi sostituivano nelle attività perché senza di loro e senza Dio non avrei concluso niente in mezzo a voi.
Grazie al “gruppo degli Anziani” perché da loro ho ricevuto tutto. Stare con loro, da lunedì a venerdì, nella preghiera del Rosario mi è stato di aiuto.
Questo mi aiuterà a servire le mie consorelle a Genova, dove sono stata destinata.
Grazie al “gruppo del Giovedì” perché con loro e la formazione cattolica abbiamo fatto un cammino di crescita spirituale, fraterna e di amicizia.
A loro dico di continuare con lo stesso entusiasmo, perché la formazione è permanente: così sarete sempre pronti per servire il Signore e la comunità parrocchiale, con decoro e solennità.
Grazie al “gruppo del Sabato” con cui condividevamo la Parola di Dio, con voi ci siamo preparati a vivere meglio la Domenica Giorno del Signore.
Continuate avanti nella preghiera, nella riflessione e nella condivisione della Parola di Dio.
Grazie alle Catechiste perché insieme abbiamo cercato di preparare e formare cristianamente i nostri ragazzi perché fossero pronti, il meglio possibile, a ricevere i sacramenti.
A questo punto permettetemi di ringraziare il gruppo di ragazzi del catechismo con cui per sei anni abbiamo percorso un cammino di formazione insieme.
Li ho visti crescere e fra di noi si è creato un rapporto di amicizia e di fiducia fino ad oggi. Accompagnerò con la mia preghiera il mio secondo gruppo di bambini del catechismo, perché si preparino bene a ricevere il sacramento della Cresima.
Grazie ai miei giovani dell’Oratorio, perché in me hanno visto e sentito un punto di riferimento, ma io non ho fatto altro che volerli bene, ammirarli, pregare per loro ed ESSERCI.
Mi ha sempre stupito il loro animo, la loro voglia di fare, il loro desiderio di stare insieme. Coraggio!!!
Insieme in un solo corpo come ci insegna Gesù: solo così potete essere la benedizione nella nostra comunità.
Grazie al “gruppo del Coro” perché quando sono arrivata loro mi hanno accolto e inserito nel loro gruppo che poi, io, per impegni comunitari ho dovuto lasciare.
Grazie ai componenti del “gruppo del Rinnovamento” perché mi hanno fatto capire, con la loro presenza nel Cenacolo ogni lunedì, che si può percorrere un cammino spirituale costante, fondamentale per la crescita della fede, lodando e benedicendo Gesù.
Grazie alle Famiglie che hanno collaborato con noi al progetto educativo dei nostri bambini in Guatemala e Honduras perché grazie a loro oggi aiutiamo 40 bambini che non avevano la possibilità di studiare. Suor Osiris rimane come punto di riferimento per la continuazione di questo servizio.
Grazie al Banco Alimentare ed ai ragazzi e adulti della raccolta di alimenti per l’aiuto che in questi anni hanno dato al Cenacolo, perché con i pacchi degli alimenti abbiamo potuto aiutare tante famiglie bisognose e continuerete ancora a farlo.
Diverse famiglie discretamente mi hanno sempre portato alimenti a casa, che poi li distribuivamo a chi ne aveva bisogno.
Ogni volta che ho chiesto il vostro aiuto, me lo avete sempre dato.
Vi chiedo, inoltre, di pregare per i nostri fratelli carcerati perché sono vicini a noi.
Loro sono persone come noi, che hanno bisogno di misericordia e dell’amore di Dio.
Grazie alla Caritas Diocesana ed insieme al Rinnovamento nello Spirito ho avuto la possibilità di andare incontro a loro, ogni lunedì, presso il carcere di Vibo ed ho capito che Gesù vuole operare andando alla ricerca della sua creatura perduta.
Un grazie in amicizia va alle persone che nel periodo che sono stata qui hanno prestato servizio nell’Amministrazione Comunale per il buon funzionamento sociale e politico a beneficio del paese.
Qui ho ricevuto la Cittadinanza Italiana e ringrazio chi si è impegnato per agevolare questo tramite.
Ringrazio la Redazione de “La Voce di Sant’Onofrio” perché sempre è stata presente e disponibile nelle nostre attività parrocchiali ed ha promosso le nostre iniziative.
Grazie Angeli Custodi perché nel momento del bisogno sono stati sempre disponibili.
Infine grazie Amici miei presenti qui in questa celebrazione, a Pino per la sua vera e sincera amicizia che in questi anni mi ha dimostrato, alla Confraternita, ai chierichetti, alle suore delle diverse Congregazioni presenti nella Diocesi, a coloro che rappresentano il Consiglio Religioso Diocesano, del quale facevo parte, grazie alla comunità parrocchiale tutta, a voi che ci siete e coloro che non ci sono più.
Porto nel mio cuore una comunità viva, accogliente, attenta, generosa, disponibile e capace di operare nel bene.
SUOR DULIA

S.ONOFRIO: SUOR DULIA “LA MIA MISSIONE È ANDARE INCONTRO ALLA PERSONA QUALUNQUE ESSA SIA”

Suor Dulia
Carissimi fratelli e sorelle,
piccoli e grandi presenti e non presenti,
vorrei iniziare col ringraziare Dio, per il dono della vocazione alla vita consacrata, per la mia famiglia che sempre mi ha accompagnata con il rispetto e la preghiera nella mia scelta di vita, per il dono della mia famiglia religiosa del Cenacolo Domenicano che ha fiducia in me, per il tempo che mi ha dato di poter vivere con voi, lavorando insieme per il Regno di Dio e per testimoniare la Carità con la vita, sforzandoci a non limitarci con le sole parole, ma con i fatti e nella verità.
Gesù non ha avuto una vita facile e così anch’io, come tutti, non ho avuto sempre discese, ma a volte molte salite faticose, però sempre superabili con l’aiuto di Dio.
Vorrei, per questo, chiedere scusa per le volte che ho sbagliato; io ho cercato di fare quello che le mie capacità mi consentivano, così chiedo scusa se a volte la difficoltà della lingua italiana non mi ha consentito di esprimere al meglio il mio pensiero.
Chissà quante volte non mi sono espressa bene e, di conseguenza, capita male.
Mi fa piacere vedervi tutti insieme, in questa celebrazione eucaristica, perché è questo il senso di una vera parrocchia anche se ci sono diversi gruppi che si occupano delle diverse attività parrocchiali, lo scopo di ogni gruppo deve essere quello di formare la comunità parrocchiale, altrimenti il gruppo resta chiuso in se stesso, ed è negativo.
Il Papa ci sta incoraggiando ad uscire dalle nostre chiusure per andare incontro ai nostri fratelli, ed io voglio augurare a tutti indistintamente di essere sempre porte aperte, comunicativi con gli altri, di voi io porto tutto, un pezzettino della storia di ciascuno di voi, perché ho vissuto ogni momento con voi, siano stati essi momenti di gioia e dolore, di sofferenza e fatica, di malattia e di morte, di divisione e unione, di conflitto e di pace, di preghiera e di comunione, per una pizza insieme.
Le strade sono tante e diverse, ma il traguardo uguale per ciascuno: è il Signore Gesù, verso il cuore di Dio.
I bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti, gli anziani e gli ammalati, tutti voi mi avete aiutata a crescere e maturare nella mia vita in tutte le dimensioni; io spero di avervi aiutati ad incontrare Gesù Vivo e risorto.
La vita della parrocchia è molto articolata e il rischio delle divisioni è dietro la porta, il parroco è l’unico che può aiutare voi ad evitare questo rischio.
A proposito di questo, voglio dire grazie a don Franco, per la sua pazienza e fiducia verso di me, gli auguro di non scoraggiarsi davanti alle sfide che si presentano ogni giorno, come del resto è nella vita di ogni famiglia di questa nostra comunità parrocchiale.
Il mio grazie va anche a don Maurizio Raniti per essersi fidato di me e per avermi dato la possibilità di collaborare con lui nelle attività parrocchiali quando sono arrivata a S. Onofrio. Grazie
A don Antonio Mazzeo, per avere sostenuto e accompagnato le nostre iniziative per il bene della nostra comunità parrocchiale. 
Loro hanno guidato la parrocchia nel tempo che ha preceduto questo in cui, oggi, si conclude il mio servizio a S. Onofrio.
Grazie ad Antonio e ad Agostino perché abbiamo condiviso il nostro essere nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa.
Un grazie infinito va a don Fortunato Figliano per la sua disponibilità nell’accompagnarmi: nella mia vita spirituale e religiosa ho sentito in te la presenza di Gesù a fianco a me. Hai saputo ascoltarmi, capirmi, aiutarmi a fare discernimento nella mia vita.
Io in cambio voglio metterti sotto il manto della Vergine Maria, Regina del Santo Rosario e prometto di pregare per te quotidianamente perché come Congregazione del Cenacolo Domenicano abbiamo il compito di fare un’ora di adorazione ogni giorno per la fedeltà di tutti i sacerdoti.
Un grazie forte va a tutti i miei collaboratori nei diversi gruppi ed a coloro che mi sostituivano nelle attività perché senza di loro e senza Dio non avrei concluso niente in mezzo a voi.
Grazie al “gruppo degli Anziani” perché da loro ho ricevuto tutto. Stare con loro, da lunedì a venerdì, nella preghiera del Rosario mi è stato di aiuto.
Questo mi aiuterà a servire le mie consorelle a Genova, dove sono stata destinata.
Grazie al “gruppo del Giovedì” perché con loro e la formazione cattolica abbiamo fatto un cammino di crescita spirituale, fraterna e di amicizia.
A loro dico di continuare con lo stesso entusiasmo, perché la formazione è permanente: così sarete sempre pronti per servire il Signore e la comunità parrocchiale, con decoro e solennità.
Grazie al “gruppo del Sabato” con cui condividevamo la Parola di Dio, con voi ci siamo preparati a vivere meglio la Domenica Giorno del Signore.
Continuate avanti nella preghiera, nella riflessione e nella condivisione della Parola di Dio.
Grazie alle Catechiste perché insieme abbiamo cercato di preparare e formare cristianamente i nostri ragazzi perché fossero pronti, il meglio possibile, a ricevere i sacramenti.
A questo punto permettetemi di ringraziare il gruppo di ragazzi del catechismo con cui per sei anni abbiamo percorso un cammino di formazione insieme.
Li ho visti crescere e fra di noi si è creato un rapporto di amicizia e di fiducia fino ad oggi. Accompagnerò con la mia preghiera il mio secondo gruppo di bambini del catechismo, perché si preparino bene a ricevere il sacramento della Cresima.
Grazie ai miei giovani dell’Oratorio, perché in me hanno visto e sentito un punto di riferimento, ma io non ho fatto altro che volerli bene, ammirarli, pregare per loro ed ESSERCI.
Mi ha sempre stupito il loro animo, la loro voglia di fare, il loro desiderio di stare insieme. Coraggio!!!
Insieme in un solo corpo come ci insegna Gesù: solo così potete essere la benedizione nella nostra comunità.
Grazie al “gruppo del Coro” perché quando sono arrivata loro mi hanno accolto e inserito nel loro gruppo che poi, io, per impegni comunitari ho dovuto lasciare.
Grazie ai componenti del “gruppo del Rinnovamento” perché mi hanno fatto capire, con la loro presenza nel Cenacolo ogni lunedì, che si può percorrere un cammino spirituale costante, fondamentale per la crescita della fede, lodando e benedicendo Gesù.
Grazie alle Famiglie che hanno collaborato con noi al progetto educativo dei nostri bambini in Guatemala e Honduras perché grazie a loro oggi aiutiamo 40 bambini che non avevano la possibilità di studiare. Suor Osiris rimane come punto di riferimento per la continuazione di questo servizio.
Grazie al Banco Alimentare ed ai ragazzi e adulti della raccolta di alimenti per l’aiuto che in questi anni hanno dato al Cenacolo, perché con i pacchi degli alimenti abbiamo potuto aiutare tante famiglie bisognose e continuerete ancora a farlo.
Diverse famiglie discretamente mi hanno sempre portato alimenti a casa, che poi li distribuivamo a chi ne aveva bisogno.
Ogni volta che ho chiesto il vostro aiuto, me lo avete sempre dato.
Vi chiedo, inoltre, di pregare per i nostri fratelli carcerati perché sono vicini a noi.
Loro sono persone come noi, che hanno bisogno di misericordia e dell’amore di Dio.
Grazie alla Caritas Diocesana ed insieme al Rinnovamento nello Spirito ho avuto la possibilità di andare incontro a loro, ogni lunedì, presso il carcere di Vibo ed ho capito che Gesù vuole operare andando alla ricerca della sua creatura perduta.
Un grazie in amicizia va alle persone che nel periodo che sono stata qui hanno prestato servizio nell’Amministrazione Comunale per il buon funzionamento sociale e politico a beneficio del paese.
Qui ho ricevuto la Cittadinanza Italiana e ringrazio chi si è impegnato per agevolare questo tramite.
Ringrazio la Redazione de “La Voce di Sant’Onofrio” perché sempre è stata presente e disponibile nelle nostre attività parrocchiali ed ha promosso le nostre iniziative.
Grazie Angeli Custodi perché nel momento del bisogno sono stati sempre disponibili.
Infine grazie Amici miei presenti qui in questa celebrazione, a Pino per la sua vera e sincera amicizia che in questi anni mi ha dimostrato, alla Confraternita, ai chierichetti, alle suore delle diverse Congregazioni presenti nella Diocesi, a coloro che rappresentano il Consiglio Religioso Diocesano, del quale facevo parte, grazie alla comunità parrocchiale tutta, a voi che ci siete e coloro che non ci sono più.
Porto nel mio cuore una comunità viva, accogliente, attenta, generosa, disponibile e capace di operare nel bene.
SUOR DULIA

mercoledì 2 ottobre 2013

SANT’ONOFRIO: IL PD CENSURA L’AMMINISTRAZIONE DI TITO RODÀ SU ASILO NIDO E TARES È SCONTRO

(SANT’ONOFRIO) Gli strali del locale circolo del Partito Democratico si abbattono ancora una volta sull’amministrazione comunale di centrodestra.
Oggetto dell’ennesima denuncia politica, il “silenzio del sindaco su asilo nido e tassa rifiuti” che lascerebbe di fatto i cittadini nella più assoluta ”incertezza”.
Riguardo all’asilo nido, in particolare, il segretario Giuseppe Ruffa, dopo aver ricordato che “in pochi ormai erano rimasti a credere alle rassicurazioni dell’amministrazione comunale” con il sindaco Rodà che pure aveva dichiarato che “esternalizzare significa non svendere l’asilo ma salvare il nido comunale ottimizzando i costi e mantenendo la stessa qualità del servizi”, evidenzia sulla vicenda il “muto atteggiamento dei componenti della giunta che lascia i cittadini attoniti”.
Analogamente, per l’esponente democrat, la “chiarezza è mancata anche sulla nuova imposta Tares” con i “cittadini lasciati completamente all’oscuro sull’entità di tale imposta nonostante la scadenza del 30 settembre”.
A tal riguardo tanti sono i “punti critici sulla gestione di questa imposta” e a giustificazione di ciò Ruffa segnala in dettaglio quelle che a suo parere sono le diverse incongruenze sulle modalità di pagamento del tributo riscontrate, tanto che allo stato appare evidente come ad “avere le idee confuse non è il contribuente ma quest’amministrazione che non rende eseguibile la propria stessa deliberazione”.
Da qui l’impegno assunto dal circolo Pd di “presentare a breve una proposta di delibera di indirizzo per il regolamento Tares” ed al contempo la disponibilità ad “aiutare coloro che cercassero assistenza in questa ingarbugliata situazione”.
Sul piano invece delle considerazioni squisitamente politiche è ancora pollice verso nei confronti dell’amministrazione Rodà che a parere del segretario Ruffa “non solo non è riuscita ad aprire le nuove strutture lasciate in eredità dalle vecchie amministrazioni, ma giornalmente distrugge i servizi che i cittadini santonofresi erano riusciti a conquistare con grande sacrificio”.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02-10-2013)

SANT’ONOFRIO: IL PD CENSURA L’AMMINISTRAZIONE DI TITO RODÀ SU ASILO NIDO E TARES È SCONTRO

(SANT’ONOFRIO) Gli strali del locale circolo del Partito Democratico si abbattono ancora una volta sull’amministrazione comunale di centrodestra.
Oggetto dell’ennesima denuncia politica, il “silenzio del sindaco su asilo nido e tassa rifiuti” che lascerebbe di fatto i cittadini nella più assoluta ”incertezza”.
Riguardo all’asilo nido, in particolare, il segretario Giuseppe Ruffa, dopo aver ricordato che “in pochi ormai erano rimasti a credere alle rassicurazioni dell’amministrazione comunale” con il sindaco Rodà che pure aveva dichiarato che “esternalizzare significa non svendere l’asilo ma salvare il nido comunale ottimizzando i costi e mantenendo la stessa qualità del servizi”, evidenzia sulla vicenda il “muto atteggiamento dei componenti della giunta che lascia i cittadini attoniti”.
Analogamente, per l’esponente democrat, la “chiarezza è mancata anche sulla nuova imposta Tares” con i “cittadini lasciati completamente all’oscuro sull’entità di tale imposta nonostante la scadenza del 30 settembre”.
A tal riguardo tanti sono i “punti critici sulla gestione di questa imposta” e a giustificazione di ciò Ruffa segnala in dettaglio quelle che a suo parere sono le diverse incongruenze sulle modalità di pagamento del tributo riscontrate, tanto che allo stato appare evidente come ad “avere le idee confuse non è il contribuente ma quest’amministrazione che non rende eseguibile la propria stessa deliberazione”.
Da qui l’impegno assunto dal circolo Pd di “presentare a breve una proposta di delibera di indirizzo per il regolamento Tares” ed al contempo la disponibilità ad “aiutare coloro che cercassero assistenza in questa ingarbugliata situazione”.
Sul piano invece delle considerazioni squisitamente politiche è ancora pollice verso nei confronti dell’amministrazione Rodà che a parere del segretario Ruffa “non solo non è riuscita ad aprire le nuove strutture lasciate in eredità dalle vecchie amministrazioni, ma giornalmente distrugge i servizi che i cittadini santonofresi erano riusciti a conquistare con grande sacrificio”.

(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 02-10-2013)

martedì 1 ottobre 2013

SANT’ONOFRIO: IL COMMOSSO SALUTO A SUOR DULIA,UNA RELIGIOSA CHE HA SAPUTO FARSI AMARE GRAZIE ALLA SUA GENUINA SEMPLICITÀ.

(SANT’ONOFRIO) Come poche altre volte era successo nella storia recente, la comunità di Sant’Onofrio si è ritrovata lo scorso 26 settembre per una serata davvero “speciale” che ha regalato momenti di intensa e autentica commozione.
L’occasione, il commiato di Dulia De Leòn Cordon, originaria del Guatemala e consorella del Cenacolo Domenicano, che dopo quasi nove anni di permanenza in paese è stata designata a dirigere la casa madre di Genova, dove riposa la fondatrice dell’ordine Ermelinda Rigon.
Presenza discreta e garbata, suor Dulia si è distinta in questi anni di apostolato missionario al servizio della comunità santonofrese per la sua capacità organizzativa e la predisposizione al dialogo tanto da farla diventare punto di riferimento imprescindibile per i ragazzi, giovani ed anziani.
Catechista, formatrice dei lettori della Sacra Parola, responsabile del Banco Alimentare ed animatrice di un nutrito gruppo anziani, suor Dulia ha saputo testimoniare nel modo più autentico e genuino i principi evangelici della carità e dell’amore, portando con la sua presenza e la sua parola sollievo agli ammalati, ai carcerati ed a tutti coloro che si trovavano in condizioni di difficoltà umana e spirituale.
E questo suo zelo missionario, sempre interpretato con la dolcezza del sorriso e l‘accoglienza solidale presso la casa di via Marcellina dove insieme alle consorelle suor Margherita e suor Candida ha saputo infondere speranza e fiducia ai tanti che quotidianamente vi si rivolgevano, è stato ampiamente riconosciuto ed attestato dai santonofresi anche in occasione di quello che nella speranza di tutti è stato un “arrivederci piuttosto che un addio”.
A farsi interprete dei sentimenti comunitari il parroco don Franco Fragalà che, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta insieme ai confratelli don Maurizio Raniti e don Fortunato Figliano in una chiesa matrice gremita di fedeli, nel delinearne il ruolo svolto ha definito il Cenacolo Domenicano un “dono di Dio alla nostra comunità”.
Da parte sua, nel breve intervento di saluto, suor Dulia ha ripercorso a grandi linee l’ apostolato a Sant’Onofrio ricordando i “tanti momenti vissuti con tutti voi di gioia e di dolore, di vita e di morte, di conflitto e di pace, ma sempre nella consapevolezza che ogni accadimento umano serve ad avvicinarci un po’ di più a Cristo”.
Da qui l’accorato appello ai gruppi, ai singoli fedeli, all’intera comunità parrocchiale a vivere in modo “unitario e fraterno la propria fede, bandendo le divisioni e sempre riconoscendosi nei principi evangelici”.
A margine della celebrazione eucaristica e, a seguire, nel momento conviviale organizzato presso l’oratorio parrocchiale di via San Gerardo, tanti gli attestati di stima verso suor Dulia, ad ulteriore conferma di un impegno missionario che ha saputo conquistare davvero tutti.
Oltre al sindaco Tito Rodà, da segnalare gli interventi di Antonio Arcella (diacono), Giuseppe Barbieri (Pro loco, La Voce e Kaos), Giovanna Lopreiato ed Elisa Fusca (Azione Cattolica), Maria Teresa D’Urzo (Rinnovamento nello spirito), Rina Assisi (Gruppo anziani), Onofrio Pezzo (Confraternita del SS. Rosario).
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 01-10-2013)

SANT’ONOFRIO: IL COMMOSSO SALUTO A SUOR DULIA,UNA RELIGIOSA CHE HA SAPUTO FARSI AMARE GRAZIE ALLA SUA GENUINA SEMPLICITÀ.

(SANT’ONOFRIO) Come poche altre volte era successo nella storia recente, la comunità di Sant’Onofrio si è ritrovata lo scorso 26 settembre per una serata davvero “speciale” che ha regalato momenti di intensa e autentica commozione.
L’occasione, il commiato di Dulia De Leòn Cordon, originaria del Guatemala e consorella del Cenacolo Domenicano, che dopo quasi nove anni di permanenza in paese è stata designata a dirigere la casa madre di Genova, dove riposa la fondatrice dell’ordine Ermelinda Rigon.
Presenza discreta e garbata, suor Dulia si è distinta in questi anni di apostolato missionario al servizio della comunità santonofrese per la sua capacità organizzativa e la predisposizione al dialogo tanto da farla diventare punto di riferimento imprescindibile per i ragazzi, giovani ed anziani.
Catechista, formatrice dei lettori della Sacra Parola, responsabile del Banco Alimentare ed animatrice di un nutrito gruppo anziani, suor Dulia ha saputo testimoniare nel modo più autentico e genuino i principi evangelici della carità e dell’amore, portando con la sua presenza e la sua parola sollievo agli ammalati, ai carcerati ed a tutti coloro che si trovavano in condizioni di difficoltà umana e spirituale.
E questo suo zelo missionario, sempre interpretato con la dolcezza del sorriso e l‘accoglienza solidale presso la casa di via Marcellina dove insieme alle consorelle suor Margherita e suor Candida ha saputo infondere speranza e fiducia ai tanti che quotidianamente vi si rivolgevano, è stato ampiamente riconosciuto ed attestato dai santonofresi anche in occasione di quello che nella speranza di tutti è stato un “arrivederci piuttosto che un addio”.
A farsi interprete dei sentimenti comunitari il parroco don Franco Fragalà che, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta insieme ai confratelli don Maurizio Raniti e don Fortunato Figliano in una chiesa matrice gremita di fedeli, nel delinearne il ruolo svolto ha definito il Cenacolo Domenicano un “dono di Dio alla nostra comunità”.
Da parte sua, nel breve intervento di saluto, suor Dulia ha ripercorso a grandi linee l’ apostolato a Sant’Onofrio ricordando i “tanti momenti vissuti con tutti voi di gioia e di dolore, di vita e di morte, di conflitto e di pace, ma sempre nella consapevolezza che ogni accadimento umano serve ad avvicinarci un po’ di più a Cristo”.
Da qui l’accorato appello ai gruppi, ai singoli fedeli, all’intera comunità parrocchiale a vivere in modo “unitario e fraterno la propria fede, bandendo le divisioni e sempre riconoscendosi nei principi evangelici”.
A margine della celebrazione eucaristica e, a seguire, nel momento conviviale organizzato presso l’oratorio parrocchiale di via San Gerardo, tanti gli attestati di stima verso suor Dulia, ad ulteriore conferma di un impegno missionario che ha saputo conquistare davvero tutti.
Oltre al sindaco Tito Rodà, da segnalare gli interventi di Antonio Arcella (diacono), Giuseppe Barbieri (Pro loco, La Voce e Kaos), Giovanna Lopreiato ed Elisa Fusca (Azione Cattolica), Maria Teresa D’Urzo (Rinnovamento nello spirito), Rina Assisi (Gruppo anziani), Onofrio Pezzo (Confraternita del SS. Rosario).
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 01-10-2013)