(VIBO VALENTIA) L'ascesa al "Soglio
di Pietro" di Papa Francesco ha senz'altro contribuito a riaccendere in
milioni di credenti la speranza verso una Chiesa capace di rinnovarsi.
Gli umili gesti e le parole semplici che ne hanno accompagnato ogni uscita pubblica hanno fortemente caratterizzato questo primo semestre del pontificato di papa Bergoglio, catalizzando sul suo operato e sul suo stile di vita una attenzione mediatica planetaria.
Ma, come sempre succede in tutte le vicende umane, anche in questo caso c'è chi maldestramente cerca di adeguare ai propri interessi di profitto la popolarità del nuovo pontefice, carpendo la buona fede e la generosità della gente.
Gli umili gesti e le parole semplici che ne hanno accompagnato ogni uscita pubblica hanno fortemente caratterizzato questo primo semestre del pontificato di papa Bergoglio, catalizzando sul suo operato e sul suo stile di vita una attenzione mediatica planetaria.
Ma, come sempre succede in tutte le vicende umane, anche in questo caso c'è chi maldestramente cerca di adeguare ai propri interessi di profitto la popolarità del nuovo pontefice, carpendo la buona fede e la generosità della gente.
Nella fattispecie, una presunta "Associazione Papa Francesco" con sede a Roma, della quale i vibonesi sono venuti a conoscenza in questi ultimi giorni a mezzo delle migliaia di lettere che, genericamente indirizzate alle "Preg.me Famiglie", hanno ingolfato le cassette della posta.
Molto accattivante il kit contenuto nella lettera, con una suggestiva cartolina
di Piazza San Pietro ed una nota di accompagnamento con la quale si illustrano
le presunte finalità dell'iniziativa.
Il tutto sormontato
dall'immagine sorridente del Santo Padre.
L'associazione si presenta "Nel segno della pace e della carità
cristiana" e si pregia di inviare ai destinatari la tessera di "Socio
sostenitore", facendo sapere che l'attivazione della stessa avviene
"senza alcun costo" e che così facendo l'interessato "diventerà
membro della nostra grande Famiglia condividendo i progetti, le opere, le
attività e le iniziative ispirate alla dottrina e alle parole di Papa
Bergoglio".
Tanti naturalmente i dubbi che sorgono da una attenta analisi della lettera,
anche perchè alla chiesa cattolica non difettano le organizzazioni
ufficialmente riconosciute che si spendono nel campo della solidarietà.
Nè contribuisce a chiarire meglio le cose il numero verde cui la lettera
consiglia di rivolgersi.
Alla chiamata risponde una signorina che, con fare cortese, precisa le modalità di perfezionamento dell'adesione: pagare alcune decine di euro per ricevere "entro dieci giorni ed a mezzo corriere una effigie con cornice in silver di papa Bergoglio, un libro di preghiere ed un rosario benedetto".
Alla chiamata risponde una signorina che, con fare cortese, precisa le modalità di perfezionamento dell'adesione: pagare alcune decine di euro per ricevere "entro dieci giorni ed a mezzo corriere una effigie con cornice in silver di papa Bergoglio, un libro di preghiere ed un rosario benedetto".
Viene altresì precisato che gli "associati verranno in seguito contattati
per partecipare ad ulteriori iniziative a sfondo benefico".
Sulla vicenda, intanto, fonti autorevoli della curia romana, oltre a riservarsi
la "facoltà di approfondire il caso a tutela dell'immagine del Santo Padre
ed eventualmente adire le vie legali per i profili giudiziari che si potrebbero
configurare", fanno chiaramente capire che "mai e poi mai la chiesa
cattolica si sognerebbe di promuovere o indirettamente sostenere iniziative di
tal genere al di fuori dei circuiti ufficialmente riconosciuti, che a livello
locale fanno capo esclusivamente alle parrocchie ed alla Caritas
diocesana".
(Raffaele Lopreiato)
(Raffaele Lopreiato)
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