A lanciarlo, nel modo più
autorevole possibile, il sindaco Tito Roda' a margine di un'assemblea pubblica
da tempo convocata per approfondire le problematiche relative alla
sottoscrizione di un accordo di partneriato pubblico-privato per la
progettazione delle edicole e cappelle funerarie da realizzare nella parte
nuova del cimitero comunale.
In questa occasione, infatti,
il primo cittadino ha inteso portare a conoscenza della cittadinanza l'avvenuta
presentazione di una nuova richiesta per l'attivazione nel territorio comunale
di una discarica di rifiuti.
E così, il tempo di tirare un sospiro di
sollievo per lo scampato pericolo con lo stop definitivo imposto dalla regione
lo scorso mese di aprile alla realizzazione di una mega discarica in località
Tozza Palombara di contrada Vajoti, dove avrebbero potuto essere conferiti fino
a mezzo milioni di metri cubi di rifiuti tra quelli classificati dalle leggi in
materia anche come "pericolosi", che nuove minacciose nubi sembrano
addensarsi sulla comunità santonofrese.
Identici i protagonisti e la
location prescelta per l'impianto, considerato che il soggetto proponente è
sempre la società Ecolux con sede in Filandari che stavolta, sulla base della
richiesta formalizzata in comune lo scorso 28 luglio, vorrebbe realizzare
sempre in località Tozzo Palombara una discarica abilitata al conferimento di
rifiuti "non pericolosi".
Una tipologia che certo non
farebbe venire meno le molteplici problematiche connesse all'attivazione di un
impianto di queste dimensioni sia in termini di traffico continuo che ne
deriverebbe dai mezzi abilitati al trasporto dei rifiuti che per le conseguenze
di carattere ambientale e sanitario che ne potrebbero derivare per la comunità
e per la salvaguardia complessiva dell'ecosistema di un'oasi naturalistica di
primo livello come da sempre è considerata quella di località Vajoti.
E proprio su questi presupposti
poggia il grido di allarme del sindaco Roda' che dopo aver ribadito
l'intenzione dell'amministrazione comunale di "opporsi in tutti i modi
possibili alla realizzazione di questa nuova discarica", ha invitato i
cittadini a "tenere alta l'attenzione perché solo con una reale unità di
intenti si riuscirà a scongiurare questo ulteriore pericolo per il nostro
territorio".
Ad accrescere ulteriormente la
preoccupazione, poi, l'avvenuta presentazione di una analoga richiesta per
l'attivazione di una nuova mega discarica anche nel limitrofo comune di
Stefanaconi.
La notizia, finora nè smentita nè' confermata ufficialmente da parte dell'amministrazione comunale di Stefanaconi, sta creando non poca apprensione anche in quella comunità anche perché allo stato non è dato sapere che tipologie di rifiuti verrebbero stoccati nel nuovo impianto.
La notizia, finora nè smentita nè' confermata ufficialmente da parte dell'amministrazione comunale di Stefanaconi, sta creando non poca apprensione anche in quella comunità anche perché allo stato non è dato sapere che tipologie di rifiuti verrebbero stoccati nel nuovo impianto.
Dagli interventi di alcuni
cittadini presenti all'assemblea si è avuta comunque conferma circa la volontà
di realizzare la discarica di Stefanaconi in località Motta, in linea d'aria
addirittura ancora più vicina a Sant'Onofrio rispetto a contrada Vajoti.
A tal proposito, secondo le
testimonianze raccolte si sarebbe già proceduto al "carotaggio di alcuni
terreni per le necessarie verifiche geologiche" ed inoltre "diversi
proprietari di lotti sarebbero stati già contattati per verificare la loro
disponibilità a venderli".
Da qui la decisione di costituire una delegazione formata da
Roda' e da alcuni componenti del Comitato "NO Discarica" per un
incontro chiarificatore urgente con il sindaco di Stefanaconi Salvatore Di Si'.
Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 13/08/2014
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