venerdì 7 febbraio 2014

SANT’ONOFRIO: IL SEGRETARIO NINO PEZZO SALUTA LO STOP ALLA GRANDE DISCARICA

Nino Pezzo UDC
(SANT’ONOFRIO) Con l'intervento del segretario della locale sezione dell'Udc Antonino Pezzo si chiude il cerchio del dibattito in atto sulla cosiddetta "discarica dei veleni".
Va infatti ascritto a merito del gruppo consiliare dello scudocrociato l’aver reso di pubblico dominio, lo scorso mese di ottobre con una interrogazione scritta, la richiesta ormai in fase avanzatissima della società Ecolux srl per la realizzazione in località "Vajoti" di un impianto capace di accogliere mezzo milione di tonnellate di rifiuti definiti dalla legge come "pericolosi".
Da quel momento, il dibattito sulla paventata realizzazione della discarica subiva una brusca accelerazione portando la cittadinanza, fortemente allarmata per le possibili conseguenze di carattere sanitario ed ambientale che ne sarebbero potute derivare, ad autocostituirsi in un battagliero Comitato "NO Discarica".
Anche l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Rodà prendeva di petto la situazione attivandosi con il proprio legale di fiducia avv. Michele De Fina a proporre un ricorso al Tar Calabria con il quale muoveva una serie di rilievi sulla illegittimità dell'iter autorizzativo seguito.
Un ricorso che comunque non è stato mai discusso davanti all'organo di giurisdizione amministrativa in quanto il Dipartimento politiche dell'ambiente della Regione Calabria con un provvedimento di “annullamento in autotutela” provvedeva lo scorso 10 gennaio a revocare l'autorizzazione precedentemente concessa alla ditta che aveva progettato dell'impianto.
E proprio sul positivo epilogo della vicenda si registra ora il pronunciamento del segretario Pezzo che, preso atto di come sia stata "fugata ogni possibilità di seppellire veleni nel nostro territorio", evidenzia l’impegno del proprio partito dimostratosi ancora una volta "efficace nelle azioni contro le ingiustizie ed i soprusi".
Un partito, quello dell'Udc, che il segretario cittadino definisce di "sana e robusta opposizione" per la "capacità che ci rende unici di saper sempre anteporre il bene comune alla semplice propaganda politica".
E così, pur non volendosi "attribuire alcuna paternità", Pezzo non nasconde la "grande soddisfazione provata nell'apprendere dell'indietro tutta degli uffici regionali che con un atto viziato nella legittimità avevano provocato un'immane paura all'intera nostra comunità".
Un risultato raggiunto grazie al "ruggito dei santonofresi" che ha indotto i competenti uffici regionali a "riconoscere che il loro precedente atto era illegittimo".
E proprio da questo primo traguardo ottenuto il segretario scudocrociato riparte per esortare il sindaco a "non fermarsi, ma ad andare avanti nel dare risposte alle pressanti richieste della comunità".
Tra queste, per Pezzo prioritarie rimangono l'"apertura del centro di aggregazione sociale di via Raffaele Teti, l'attivazione dell'isola ecologica e l'adozione del Piano strutturale comunale".

(Raffaele Lopreiato, Gazzetta del Sud del 07.02.201)

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