(STEFANACONI) Anche a Stefanaconi il Partito democratico si riorganizza dotandosi di nuovi organismi statutari in vista delle prossime importanti scadenze elettorali.
Nuovo segretario cittadino è l’architetto Fortunato Griffo, già sindaco del piccolo centro del vibonese, eletto per acclamazione dall’assemblea degli iscritti.
Ad affiancarlo il direttivo composto da Giuseppe Lococo, Anna Cugliari, Antonio Fortuna e Domenico Pondaco.
Non si è trattato comunque di una decisione unanime, come pure le modalità di voto potrebbero lasciare intendere.
Netta è infatti la dissociazione di Nicola Carullo, già per due mandati segretario cittadino ed attuale capogruppo del partito in seno all’amministrazione comunale, che nel corso del dibattito assembleare ha platealmente restituito la propria tessera.
A spiegare le ragioni di questo gesto eclatante, lo stesso Carullo che in una nota indirizzata alla stampa punta l’indice contro una serie di palesi violazioni del regolamento.
Il tutto, per l’ormai ex capogruppo, solo perché al “sindaco Di Sì ed alla sua combriccola non tornano i conti nel momento in cui si rendono conto della possibilità di avere un candidato a segretario capace di traghettare il partito verso un nuovo modo di fare politica”. Entrando nello specifico, Carullo denuncia la “violazione delle regole di democrazia interna e “l’umiliazione della dignità degli iscritti in quanto tutto è stato sistemato a tavolino”.
Per tali ragioni l’esponente politico, dopo aver definito la celebrazione del congresso una “farsa in cui sono prevalsi i meccanismi di mutua assistenza della casta al potere”, non esita a chiederne l’annullamento per evidenti “vizi procedurali”.
Forti dubbi esprime poi Carullo, considerato il “modo poco ortodosso in cui opera il primo cittadino”, sulla gestione della cosa pubblica qualora “venga riproposto lo stesso modus operandi”, ispirato dalla filosofia orwelliana secondo la quale nella “fattoria tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
Di natura diametralmente opposta le valutazioni sul fronte opposto.
Per il sindaco Salvatore Di Sì “tutto si è svolto nella più assoluta regolarità e trasparenza come pure possono certificare i partecipanti ai lavori congressuali in rappresentanza dei vertici provinciali del partito”.
“D’altronde – conclude Di Sì - Carullo si è limitato a partecipare solo alla fase dibattimentale e quindi non ha alcun elemento per giudicare sulla regolarità o meno delle operazioni di voto”.
(Raffaele Lopreiato Gazzetta del Sud 27/09/2012)
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